Privacy Policy 15 attaccanti esplosi con Zeman

15 attaccanti esplosi con Zeman

12 Maggio 2020

Divertimento. È il concetto che salta alla mente non appena vediamo accostato il nome di Zdenek Zeman al calcio. Il tecnico boemo si è caratterizzato non tanto per i suoi successi, quanto per la spensieratezza e la spregiudicatezza delle sue squadre e il risultante spettacolo che ne è sempre derivato. Il Lecce, la Lazio, la Roma, il Foggia e tante altre: tutte squadre che hanno raccolto poco in termini di titoli, ma che hanno divertito e conquistato non solo i rispettivi tifosi, ma tutti gli amanti di questo sport. E poco importa se il successo non era forse così compatibile con la sua filosofia: quello di Zeman è un concetto di calcio che fa bene, e che porta i suoi frutti, almeno individualmente.

Nel giorno del suo compleanno, abbiamo deciso di presentare quindici attaccanti che grazie all’allenatore ceco hanno preso il volo, o semplicemente hanno vissuto la migliore annata della propria carriera. Ma prima di cominciare: tantissimi auguri Zdenek!

Francesco BAIANO

Cresciuto nel settore giovanile del suo Napoli, Ciccio Baiano trascorre i primi anni di carriera in prestito a Empoli, Parma e Avellino, con alti e bassi che non convincono l’allora presidente partenopeo Corrado Ferlaino a concedergli un posto nell’undici titolare della sua squadra. Nell’estate del 1990 viene ceduto definitivamente a Foggia, dove, sotto gli ordini di Zdenek Zeman – che lo aveva già conosciuto a Parma – esplode definitivamente. Perfetto per il gioco zemaniano votato all’attacco, Baiano diventerà capocannoniere di Serie B alla sua prima stagione con i satanelli, contribuendo alla promozione del club. Alla sua prima stagione in Serie A, si confermerà ottimo attaccante, e conquisterà anche una convocazione nell’Italia di Arrigo Sacchi, e un prestigioso trasferimento alla Fiorentina nell’estate del 1992.

Valeri BOJINOV

Il bulgaro arriva a Lecce con la garanzia firmata da Pantaleo Corvino, uno che nei Balcani ha saputo scoprire molti talenti interessanti. “Scovato” ad un torneo svoltosi a Malta, Valeri sbarca in Salento all’inizio del nuovo millennio. Con l’arrivo di Zeman, nella stagione 2004-05, mostrerà a tutti il suo patrimonio tecnico, e nonostante la tenera età (è da poco diventato maggiorenne) si conquista un posto da titolare nell’attacco di quel divertentissimo Lecce. Potente, tecnico e veloce, Valeri Bojinov segnerà quattro gol nelle prime cinque partite, attirandosi i fari dei top club europei su di sé. Il calcio sembra aver trovato un nuovo fuoriclasse, ma dal suo trasferimento alla Fiorentina, nel gennaio del 2005, anziché spiccare il volo definitivo, Valeri non riuscirà mai ad affermarsi. Né a Firenze, né altrove. Solo il calcio di Zeman sembrò essere adatto alle sue caratteristiche.

Gianluca CAPRARI

Credits: Giuseppe Bellini/Getty Images

Veloce, dotato di grande tecnica e capace di giocare sia da mezza punta che da esterno d’attacco, quello di Gianluca Caprari è l’identikit perfetto per l’attacco di Zeman. Nella sessione invernale del mercato 2012, Caprari arrivò a Pescara su richiesta del boemo, e contribuì a suon di sgroppate e qualche gol importante alla promozione del Delfino in Serie A, dopo diciannove anni. Il ragazzo romano ritroverà Zeman sempre al Pescara, qualche anno più tardi. È la stagione 2016-17, e il tecnico boemo viene richiamato alla guida dei biancazzurri, dopo l’esonero di Massimo Oddo: il 19 febbraio 2017, alla prima partita di campionato sotto la guida del nuovo tecnico, Gianluca Caprari siglerà la sua prima doppietta in carriera in Serie A, nel 5-0 rifilato al Genoa. «Zeman per me non è stato solo un grande allenatore, ma una sorta di nonno che mi ha aperto le porte al grande calcio con la sua intelligenza».

Marco DELVECCHIO

Arrivato alla Roma nel 1995, l’esplosione di Marco Delvecchio avviene nella stagione 1998-99, quando sulla panchina giallorossa sedeva proprio Zdenek Zeman. Se l’anno precedente il boemo gli aveva preferito il più prolifico Abel Balbo, la stagione successiva Delvecchio conquista un posto nel classico tridente zemaniano composto, oltre a lui, da Paulo Sergio e Francesco Totti. Quella è la sua migliore stagione in assoluto: l’attaccante milanese, infatti, trova la via della rete per ben diciotto volte, concludendo il torneo a sole quattro lunghezze dal capocannoniere, Marcio Amoroso.

Marco DI VAIO

Salernitana, Parma, Juventus, Bologna, Monaco, Valencia. Queste le tappe principali dell’importante carriera di Marco Di Vaio, uno tra gli attaccanti più temuti dalle difese dell’inizio del terzo millennio. Solo i più fini intenditori, però, si ricorderanno del suo esordio, avvenuto il 20 novembre del 1994, in un Lazio-Padova (5-1), condito con un gol dopo appena quindici minuti dal suo ingresso in campo: perfetto controllo di sinistro su assist di Rambaudi e precisissima conclusione di destro a trafiggere il portiere padovano, Bonaiuti. Fu proprio Zeman a concedergli i primi minuti nel massimo campionato italiano di calcio: «Non solo mi ha fatto esordire in A, ma mi ha anche insegnato come si diventa professionisti».

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