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20 giocatori ad aver giocato il Derby di Milano con entrambe le maglie

13 Ottobre 2020

Taribo WEST

In questa lista di uomini appartenenti al meraviglioso calcio delle Sette Sorelle, Taribo è sicuramente il giocatore più importante per culto: le sue treccine ora verdi, richiamanti le Super Eagles della Nigeria, ora nerazzurre, sono state co-protagoniste della fiabesca cavalcata in Coppa UEFA di quell’Inter vestita a strisce orizzontali grigionere. La parentesi al Milan, però, è durata appena dieci mesi: rimane ancora attuale la domanda che ci si è fatti per anni. Quanti anni ha realmente Taribo West? La risposta rappresenta uno dei più grandi misteri del calcio che abbiamo amato con tutti noi stessi. 

Hernan CRESPO

Valdanito è uno dei calciatori più romantici che sia mai esistito: il suo nome è legato indissolubilmente alla squadra più nostalgica e vincente per antonomasia, il grande Parma di Malesani, ma è stato anche un protagonista importante per la storia dell’Albiceleste e delle due milanesi. All’Inter gioca in due momenti differenti della sua carriera, totalizzando quarantacinque reti in 116 presenze. Poi l’esperienza di un anno al Milan, fortemente voluto dal suo padre calcistico, Carlo Ancelotti: nella notte maledetta di Istanbul è l’assoluto protagonista di quel primo tempo leggendario, seguito da una seconda frazione ai confini della realtà. Siamo sicuri che tutti, nessuno escluso, si siano affezionati a questo giocatore, cresciuto ammirando ed emulando le gesta di Paolo Rossi e Jorge Valdano. Riuscendoci egregiamente! 

Andres GUGLIELMINPIETRO

Il nome sembra quello di un hidalgo spagnolo, nella fattispecie argentino, ma noi ricordiamo più che altro quell’abbreviazione in Guly sulla maglia. Arriva al Milan di Zaccheroni dove vince uno Scudetto, segnando anche quattro gol, e dopo qualche anno vestirà il nerazzurro: Andres va all’Inter nella stessa sessione di mercato in cui un certo Andrea compie il percorso opposto. Probabilmente, vista l’esperienza non esaltante dell’argentino in nerazzurro e l’affermazione unica nel suo genere del Maestro, non verrà archiviata nella cartella “bei ricordi” da parte degli aficionados della Beneamata. Ma provate a chiederlo ai cugini un parere su quell’operazione.

Andrea PIRLO

Ha disegnato calcio per tantissimi anni: con ogni probabilità è stato il playmaker più forte di tutti, un vero perno insostituibile. E stentiamo ancora a credere come l’Inter abbia potuto privarsi di un gioiello simile cedendolo agli acerrimi cugini. In rossonero, Andrea vince tutto quello che si può vincere: la posizione da regista arretrato cucitagli addosso da Ancelotti farà la fortuna del Milan, con cui vince nove trofei in 400 presenze. Cosa daremmo oggi per rivederlo lì nel mezzo?