25 Samurai per una notte: l’Albo d’Oro dei migliori giocatori della Coppa Intercontinentale
3 Febbraio 2022
C’era una volta la Coppa Intercontinentale, attesissimo appuntamento invernale che metteva di fronte la vincitrice della Coppa dei Campioni e la squadra campione del Sud America. Sfide ricche di fascino e di grandi giocatori, con un valore tecnico certamente maggiore rispetto a quanto si vede nei turni preliminari dell’attuale rassegna iridata per club, pronta a partire nella giornata odierna ad Abu Dhabi. Dando per certo lo scontro in finale tra Chelsea e Palmeiras, abbiamo fatto un giro nel passato della cara vecchia Coppa Intercontinentale, andando a spulciare tra i migliori giocatori della rassegna dal 1980 (quando è stato istituito il premio) al 2004, anno dell’ultima edizione.
Ebbene, ne è uscito fuori un compendio davvero gustoso. Il tutto ricordando che nel 2017 la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del Mondo per Club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell’Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di “Campione del Mondo FIFA”, inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del Mondo per club. Non un particolare da poco, se ci pensate.
1980 – Waldemar VICTORINO (Nacional Montevideo)

El Piscador, attaccante classe 1969, ha nel biennio 1980-81 il suo anno di grazia, con la vittoria della Libertadores, con il suo gol decisivo nella sfida del ritorno contro l’Internacional di Porto Alegre, e con la rete cruciale per la vittoria della squadra uruguagia nella finale di Intercontinentale contro il Nottigham Forest. Decisivo anche nella vittoria del Mundialito da parte dell’Uruguay, arriva nel 1982-83 in Italia con il Cagliari, salutato come grande colpo di mercato. La storia ha raccontato, purtroppo per lui, altro.
1981 – Arthur Antunes Coimbra ZICO (Flamengo)

I brasiliani asfaltano il Liverpool per 3-0, un fatto che non fa neanche troppa notizia vista la presenza dell’asso brasiliano nelle fila dei rossoneri. Zico, da capitano, sforna due assist per la doppietta di Nunes e calcia la punizione non trattenuta dal portiere degli inglesi Grobbelaar e ribattuta in rete da Adilio.
1982 – JAIR GAUCHO (Peñarol)

Nella striscia vincente di squadre sudamericane trova spazio anche il Penarol, che batte il più quotato Aston Villa di Mortimer. La gara ha una svolta dopo la punizione di Jair Gaucho, attaccante brasiliano, che batte Rimmer ed apre la strada al terzo trofeo intercontinentale vinto dagli uruguaiani.
1983 – RENATO Portaluppi (Grêmio)

Due gol all’Amburgo, quello decisivo nei tempi supplementari. Tanto basta a Renato Gaucho per aggiudicarsi il premio di miglior giocare della partita e per trascinare il suo Grêmio alla vittoria contro l’Amburgo. Bene, spesso benissimo, in patria. Male, malissimo, con la maglia della Roma, dove arriva nel 1988-89.
C’è solo un europeo capace di interrompere l’egemonia dei sudamericani: è quasi “impressionante” vedere chi sono i suoi colleghi.

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