Da Butragueño a Raul, da Chendo a Salgado, da Del Bosque a Makelele: viaggio in trent’anni di Real Madrid. Tre formazioni per un pezzo di Storia del Calcio
6 Marzo 2021
Impossibile non scontentare nessuno. E di certo abbiamo lasciato fuori qualcuno che per talento, attaccamento alla maglia e alla causa inevitabilmente avrebbe potuto essere nelle tre formazioni per altrettanti decenni che abbiamo tentato di mettere in campo per celebrare il compleanno di una delle squadre più gloriose della storia del calcio. Parliamo del Real Madrid, che nasce il 6 marzo del 1902 con il nome di Madrid Club de Fútbol e che si vede consacrare con il nome Real direttamente dal re Alfonso XIII di Spagna. L’appellativo Real e la corona sullo stemma, sigillo e garanzia di gloria e vittorie memorabili, rese possibili da giocatori incredibili. Dalla Quinta del Buitre ai primi accenni dei Galacticos, da Buyo a Casillas, da Suker a Luis Nazario da Lima, passando per giocatori che hanno oltrepassato i decenni. Su tutti, ovviamente Raul, il figlio prediletto per eccellenza della Casa Blanca, ma anche Roberto Carlos e Salgado o anche Buyo, che avremmo potuto inserire sia nella formazione degli anni 80 che in quella degli anni 90. Una vera impresa dunque quella che abbiamo tentato di fare, senza alcuna pretesa di poter accontentare tutti, perché, come noto, in questi casi è davvero impossibile, e forse anche ingiusto. Perché il calcio, come forse poche altre cose al mondo, in questi casi si può ammantare di quella soggettività necessaria per scegliere. Anzi, sarà bello leggere nei vostri commenti chi avreste messo voi in queste formazioni, perché molti fenomeni attendono in panchina. Gloriosa, ma pur sempre panchina. Lo diciamo subito, prima del linciaggio: Cristiano Ronaldo è arrivato al Bernabeu nell’estate del 2009, dunque fuori dal nostro raggio d’azione. Se ne parlerà tra qualche anno.
REAL MADRID 1980-89 (3-4-3)
Francisco BUYO
Monumento del calcio spagnolo, in Liga per due decenni, 543 partite giocate. Il portiere spagnolo è stato parte integrante del dominio del Real in campionato dal 1986 al 1990, gli anni d’oro della Quinta del Buitre. Oltre ai titoli di squadra, Buyo vanta anche due trofei Zamora, riconoscimento per il miglior portiere del torneo iberico. Meno fortunata la sua carriera con la maglia della Nazionale, dove il portiere madridista è chiuso da Zubizarreta e Arconada: per lui soltanto sette presenze. Visto il palmares e la carriera che Buyo ha avuto, verrebbe certamente da dire poco male.
Miguel Porlán Noguera CHENDO
Bandiera di quelle che non saranno mai ammainate. Il difensore di Totana ha legato tutta la sua carriera alla maglia blanca e al Bernabeu, vincendo ogni cosa a partire dal 1982, anno del suo esordio. Circa 500 presenze, sette campionati vinti, due Coppe del Re, una Coppa dei Campioni (quella del 1997-98), due Coppe UEFA e cinque Supercoppe di Spagna. Beniamino e idolo della tifoseria, venerato per il suo attaccamento alla maglia e per il suo temperamento in campo. La prova che basta dare fino all’ultima goccia di sudore per entrare nella storia e nei cuori degli appassionati. Per Miguel all’attivo anche la partecipazione con la maglia delle Furie Rosse ai Mondiali del 1986 e del 1990.
Manuel SANCHIS Hontiyuelo
Esordio nel 1983, ultima partita nel 2001. Sempre con la maglia del Real. Sanchìs è stato uno dei componenti della Quinta del Buitre, forse il meno appariscente (anche per via del ruolo) ma l’unico di quella generazione a giocare al Bernabeu per tutta la carriera, e il solo di quella “cricca” a vincere la Coppa dei Campioni per due volte (ma non nel decennio di cui stiamo parlando: le Coppe in questione sono quelle del 1997-98 e del 1999-00). Esordio in prima squadra il 4 dicembre 1983: che fosse destinato a grandi cose si è da subito percepito, visto che ha bagnato la sua prima gara tra i grandi con un gol, evento raro per un difensore.
José Antonio CAMACHO
Sedici stagioni sulla fascia sinistra dei Blancos. Niente male l’avventura con la maglia del Real Madrid per José Antonio Camacho, tra i migliori interpreti del ruolo nel panorama iberico. Per lui 400 partite in Liga, due Mondiali e due europei giocati con la maglia della Spagna e una carriera decisamente altalenante da allenatore. Fallimento sulla panchina del suo Real, la sua ultima esperienza è stata quella come commissario tecnico del Gabon. Decisamente lontano dai fasti raggiunti da giocatore madridista.
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