Privacy Policy Quando il Vicenza aveva un capocannoniere di una competizione europea

Quando il Vicenza aveva un capocannoniere di una competizione europea

30 Ottobre 2021

La Coppa delle Coppe nel corso degli anni ha regalato diverse storie memorabili a tutti gli appassionati di calcio, a partire dal fatto che non è stata mai vinta per due stagioni consecutive dallo stesso club, incarnando benissimo l’imprevedibilità che caratterizza lo spirito di una coppa. Curiosamente, sia la prima che l’ultima edizione di questa competizione è stata vinta da un’italiana: nel 1960-61 dalla Fiorentina mentre nel 1998-99 dalla Lazio.

Oggi però andremo ad analizzare la stagione 1997-98, nello specifico i sedici migliori marcatori di quella competizione, trovando al primo posto un giocatore e una squadra che rientrano nelle storie memorabili della Coppa delle Coppe. L’edizione in esame rimanda alla favola del Vicenza, che fallì di un soffio la qualificazione alla finalissima che si disputò allo stadio Råsunda di Stoccolma. Sebbene gli appassionati abbiano accompagnato con grande trasporto l’impresa dei ragazzi di Guidolin fino alla beffa di Stamford Bridge, l’atto finale in terra svedese fu comunque a forti tinte tricolore. Ad iniziare dal direttore di gara che fu Stefano Braschi, passando per il Man of the Match.

L’incontro fra i Blues e lo Stoccarda, infatti, fu risolto da Gianfranco Zola a diciannove minuti dal novantesimo. Magic Box fu buttato nella mischia da Gianluca Vialli, all’epoca player-manager dei londinesi, per aumentare il peso in attacco dei suoi e dopo pochi secondi, la staffilata dalla distanza del sardo andò ad infilarsi alle spalle di Wohlfarth, decidendo l’incontro ed assegnando al Chelsea la sua seconda, storica Coppa delle Coppe.

Andiamo, dunque, ad esaminare la classifica marcatori di quell’edizione che vide il Toro di Sora furoreggiare in giro per l’Europa con i colori biancorossi dei vicentini. E quanto pesa quella rete annullata nella semifinale di ritorno per un fuorigioco inesistente che fece zittire per qualche infinito secondo tutto lo Stamford Bridge

16. Roberto DI MATTEO (Chelsea) – 3 gol

Le nuove generazioni, leggendo il suo nome, penseranno inevitabilmente alla Champions League vinta allenando il Chelsea, ma Di Matteo è stato anche un giocatore del Chelsea, che nella stagione 1997-98 vinse la Coppa delle Coppe e dove l’italo-svizzero, da centrocampista, segnò ben tre reti in otto presenze per i Blues.

15. Garba LAWAL (Roda Kerkrade) – 3 gol

Photo: Matthew Ashton – Empics – Getty Images

Autentica leggenda in Nigeria per aver fatto parte della nazionale nigeriana che vinse l’olimpiade ad Atlanta ’96 (insieme a giocatori del calibro di Jay-Jay Okocha, Nwankwo Kanu e Celestine Babayaro) e che partecipò al Mondiale francese del 1998 (dove ebbe un ruolo chiave nella vittoria 3-2 sulla Spagna) e quello nippo-coreano del 2002. Lawal, centrocampista in grado di ricoprire tutti i ruoli sulla sinistra dalla difesa all’attacco, anche grazie all’oro olimpico, arrivò in Europa, al Roda Kerkrade, in Olanda, dove nella stagione 1997-98 realizzò tre gol in sei partite in Coppa delle Coppe.

14. Lamberto ZAULI (Vicenza) – 3 gol

La favola del Vicenza nella Coppa delle Coppe del 1997-98, che arrivò fino alle semifinali, eliminati solo dal Chelsea poi vincitore della competizione, fu merito anche di Zauli, che, da trequartista, realizzò tre gol in sei presenze in quella competizione. L’urlo del Romeo Menti subito dopo la sua realizzazione nella semifinale d’andata è risuonato nelle stanze di milioni e milioni di italiani vicentini per una sera.

13. Dejan STANKOVIC (Stella Rossa) – 3 gol

Centrocampista di grandissima qualità e in grado di ricoprire qualsiasi ruolo in mezzo al campo, Stankovic lo ricordiamo benissimo per le sue esperienze in Italia con Lazio e Inter e per quei gol capolavoro da metà campo contro Genoa e Schalke 04. Prima dell’approdo in Italia, però, Stankovic giocava per la Stelle Rossa ed era considerato uno dei migliori talenti di quella generazione serba. Tanto che a soli diciannove anni, proprio nella stagione 1997-98, diventò addirittura capitano della squadra di Belgrado, realizzando tre gol in quattro presenze. Anche grazie a questi gol, la Lazio decise di prenderlo per ventiquattro miliardi di lire la stagione successiva. 

12. Ole Martin ÅRST (Tromsø) – 3 gol

Photo: Mike Egerton – Empics – Getty Images

Un buon centravanti che ha trascorso la sua carriera tra la Norvegia e il Belgio. In Norvegia si mise in mostra a ventitré anni con il Tromsø dove realizzò tre gol in quattro partite di Coppa delle Coppe, per poi trasferirsi all’Anderlecht prima e al Gent dopo. Proprio con quest’ultima squadra disputò la sua stagione migliore, realizzando trenta gol in trentatré partite di campionato, arrivando al sesto posto nella graduatoria della Scarpa d’Oro del 2000.

11. Radu NICULESCU (National Bucarest) – 3 gol

Centravanti rumeno che da giovane si mise in mostra con il National Bucarest dove nella stagione 1997-98 in Coppa delle Coppe realizzò tre gol in quattro partite. Successivamente riuscì a disputare due partite da subentrante durante il Mondiale del 1998 in Francia con maglia della sua nazionale e a vincere un campionato sia in Romania con la Steaua Bucarest sia in Turchia con il Galatasaray.

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