La rosa del Manchester City che 20 anni fa vinceva la Serie B inglese
1 Novembre 2021
Scordatevi infatti lo squadrone attuale e il nuovissimo Etihad Stadium, i Citizens, che giocano le loro partite casalinghe nello storico Maine Road, sono una compagine con poche star e tanti giocatori di medio livello. Retrocessa la stagione precedente dopo un campionato di Premier assai deludente concluso al diciottesimo posto, la squadra ha però intenzione di rimanere per poco tempo in serie cadetta. Ad allenare la rosa viene così chiamata una vecchia leggenda del calcio inglese: Kevin Keegan, pallone d’oro nel 1978 e nel 1979 e allenatore esperto della categoria. All’ex stella del Liverpool viene consegnata una rosa molto competitiva per la First Division, in cui spiccano gli acquisti dell’esperto Stuart Psycho Pearce, prelevato dal West Ham United, e del nazionale algerino Ali Benarbia, prelevato dal Paris Saint-Germain.
Nei primi anni degli anni 2000 la città di Manchester vive per due team: il primo è uno squadrone che ha appena vinto il treble nella stagione 1998-99, il Manchester United, il secondo è una band che ormai spopola in tutto il mondo, gli Oasis. Peccato che tra queste due formazioni non scorra buon sangue. Ebbene sì, i fratelli Gallagher, cuore pulsante della band, tifano infatti in modo sfrenato per l’altra squadra di calcio della città, che milita anonimamente tra Premier League e First Division (seconda serie d’Inghilterra): il Manchester City.
L’inizio della stagione non è però ottimale: dopo otto giornate il City è ottavo in classifica con tredici punti, staccato di otto lunghezze dalla capolista Burnley. La squadra segna tanto (diciotto gol realizzati), ma concede anche molto ai rivali di giornata (quattordici quelli incassati). Serve una svolta, che arriva puntuale alla nona giornata di campionato.
Sul campo dello Sheffield Wednesday gli uomini di Keegan vanno infatti due volte in svantaggio, ma rimontano e vincono la partita con un roboante 6-2 finale grazie alle reti di Benarabia e Granville e alle doppiette di Goater e Wanchope, i bomber della squadra. È l’inizio di una cavalcata impressionate: a fine dicembre il Manchester City è infatti primo in classifica con un punto di vantaggio sul Burnley, ha subito trentasei gol (undicesima difesa del torneo), ma ha segnato la bellezza di sessantatré reti, tredici in più del Burnely secondo miglior attacco del campionato.
Keegan capisce che deve continuare così, puntando tutto sulla verve offensiva delle sue bocche di fuoco: Wanchope, Goater e Huckerby. I risultati danno ragione al tecnico inglese, il Manchester City mantiene infatti il primato giornata dopo giornata con un unico intoppo a metà febbraio, quando dopo il pari contro il Walsall perde momentaneamente la vetta a vantaggio del Wolverhampton. È però un fuoco di paglia: gli Sky Blues riguadagnano prontamente il primato tre turni dopo e volano verso la promozione diretta con un filotto di risultati utili impressionate (dieci vittorie e un pareggio).
Alla fine i punti in campionato saranno novantanove, dieci in più del West Bromwich Albion secondo classificato, frutto di un attacco da record capace di segnare la bellezza di 108 reti (ventotto del solo Goater, capocannoniere del torneo). Ma chi sono i protagonisti che hanno compiuto tale impresa? Andiamo a scoprirli insieme:
Nicky WEAVER

Classe ‘79, difende i pali del Manchester City per un decennio (1997-2007). Durante la stagione 2001-02 divide i gradi di titolare con Nash. Dopo aver lasciato i Citizens gioca per lo Sheffield Wednesday, il Charlton Athletic, il Dundee United, il Burnley e l’Aberdeen.
Carlo NASH

Co-titolare assieme a Weaver durante l’arco dell’intera stagione 2001-02, Nash lascia nel 2003 Manchester per iniziare una lunga carriera da portiere di riserva in varie squadre d’Oltremanica; unica eccezione sono i due anni al Preston North End, squadra con cui colleziona novantadue presenze.
Simon ROYCE

Portiere formatosi nelle leghe inferiori inglesi, Royce viene acquistato nel 1998 dal Charlton Athletic con cui esordisce in Premier League. Passa poi al Leicester City per una stagione, iniziando poi un lungo peregrinare che lo porta ad accasarsi al Brighton & Hove Albion, al Manchester City, al Queens Park Rangers (in due periodi distinti divisi dalle esperienze con Charlton Athletic e Luton Town), al Gillingham e al Brentford.
Brian MURPHY

Portiere delle giovanili del City, viene spesso aggregato in prima squadra durante l’arco dell’annata, iniziano poi la sua carriera “tra i grandi” passando al Peterborough per una stagione. Dopo tre anni allo Swansea, difende per le successive tre stagioni i pali del Bohemians, club di Dublino, facendo poi altre esperienze all’Ipswich Town, al Queens Park Rangers, al Portsmouth e al Cardiff City.
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