Privacy Policy Brehme e i suoi fratelli: tutti i difensori entrati almeno una volta nella Top 10 del Pallone d’Oro

Brehme e i suoi fratelli: tutti i difensori entrati almeno una volta nella Top 10 del Pallone d’Oro

9 Novembre 2021

Una corsa nel tempo, dal 1957 fino ad oggi, o quasi. In occasione del compleanno di Andreas Brehme, splendido interprete dell’Inter di Trapattoni, abbiamo deciso di ricordarci e ricordarvi tutti i difensori che si sono classificati nelle prime 10 posizioni del Pallone d’Oro. Un ruolo sempre poco celebrato, quello dei difensori. Eppure ogni grande squadra del passato e del presente è sempre partita da una grande difesa e poi dal resto. E qui di grandi difensori e grandi squadre ne abbiamo quanti ne volete. Per chiarezza: molti di questi giocatori si sono classificati più volte nelle prime posizioni del premio, noi li abbiamo inseriti soltanto la prima volta che sono apparsi tra i migliori 10 giocatori d’Europa prima e del Mondo poi, e ovviamente non abbiamo inserito quelli, in età moderna, che ancora non si sono ritirati. Dunque non ci troverete Pepe, ancora in mezzo all’area del Porto. Ma ci troverete Lahm.

1957, Igor NETTO

Tra i più grandi di sempre dell’Unione Sovietica, classe e carisma fanno parte del bagaglio di questo difensore e centrocampista russo, capace di interpretare più ruoli in chiave difensiva. Entra nei cuori di tutti nel 1962, quando durante i mondiali in Cile fa notare all’arbitro di Unione Sovietic-Uruguay, sul risultato di 1-1, che il pallone finito in rete dopo il tiro di un compagno era entrato dall’esterno della rete. C’era un buco, e Igor lo disse. Questo lo inserisce nel novero dei più grandi gentiluomini del mondo del calcio. 

1962, Karl-Heinz SCHNELLINGER

Terzo posto nel 1962 per questo terzino sinistro tignoso e potente, affidabile e continuo nel rendimento, polivalente tra difesa e centrocampo ai massimi livelli. In Italia lo abbiamo visto con le maglie di Roma, Mantova e Milan. Nel nostro campionato vince numerosi trofei in patria e in Europa, oltre a legare il suo nome al periodo più glorioso della storia del Colonia (dal 1959 al 1963).

1963, Giovanni TRAPATTONI

Nono posto nel 1963 per il Trap, molto più di un difensore, forse tra i marcatori per eccellenza del nostro calcio. Negli annali la sua marcatura ai danni del povero Eusebio durante la finale di Coppa dei Campioni 1962/1963: il fuoriclasse portoghese è stato completamente annullato dalla grinta di Trapattoni, la cui prestazione risulta decisiva per portare al Milan – e all’intero calcio italiano – la sua prima Coppa dei Campioni.

1966, Franz BECKENBAUER

Terzo posto per il Kaiser, uno che ha interpretato il ruolo di libero in una chiave che definire moderna è addirittura riduttivo. Nato mediano, si consacra nel ruolo di libero, e lo fa con tecnica e carisma, portando nell’interpretazione del ruolo la capacità anche di partecipare e sviluppare il gioco e la manovra, senza limitarsi soltanto al contenimento degli attaccanti avversari. Il Pallone d’Oro Franz lo vince nel 1972 e nel 1976.

1966, Bobby MOORE

Capitano dell’Inghilterra nel 1964, a 23 anni. Due anni dopo il primo e unico trofeo della Nazionale dei Tre Leoni, vinto nel mondiale casalingo. Difensore centrale del tutto atipico per i canoni inglesi: questo è stato Bobby, simbolo del West Ham, capace di leggere il gioco e di anticipare con profitto gli attaccanti avversari. Lo stereotipo del difensore possente e rude viene stravolto dall’inglese. Pelè lo ha definito il difensore più corretto mai incontrato.

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