Privacy Policy La classifica marcatori della Serie B 1988-89 vinta da Totò Schillaci

La classifica marcatori della Serie B 1988-89 vinta da Totò Schillaci

1 Dicembre 2021

Genoa, Bari, Udinese e Cremonese che esultano per il passaggio in A, Empoli, Sambenedettese, Taranto e Piacenza che conoscono l’onta della retrocessione di una B che all’epoca era una vera e propria fucina di talenti. Nella quale, su tutti, spiccava un certo Salvatore Schillacci. Per chi, anagraficamente parlando, ne ha potuto godere le gesta dal vivo o dinanzi alla televisione, un’icona senza tempo. Per tutti Totò, che proprio oggi compie 57 anni, capace di scrivere pagine meravigliosi di sport. Che si intreccia inevitabilmente con la vita. Cresciuto nei campi battuti della Sicilia, Salvatore era il classico ragazzo che voleva emergere dal profondo sud. Ci è riuscito, con un percorso tutto suo. Passando in appena un anno dalla B all’esser il miglior realizzatore del Mondiale di Italia 90. Edoardo Bennato e Gianna Nannini cantavano “Notti magiche”, quelle che lui faceva vivere a milioni di italiani incollati allo schermo. Di quello che fece Schillaci e l’Italia in quel Mondiale, ne sono a conoscenza anche i più disattenti. Esercizio storico invece molto più complesso, ricordare chi nella stagione 1988-89, tra i cadetti, gli fece compagnia nella classifica dei marcatori. E allora, ecco per voi, la lista di coloro che nel corso di quel campionato andarono in doppia cifra. 

Gabriele SAVINO (10 reti, Brescia)

Tanta C con Pro Vercelli, Novara, Legnano e Carrarese, conosce la B nel 1985 con il Lanerossi Vicenza. Due anni di buona fattura, quindi l’approdo alla Lazio nel 1987. Un solo anno in biancoceleste e poi il passaggio al Brescia. Le dieci reti nella seconda stagione con le rondinelle, permettono al Brescia di salvarsi per il rotto della cuffia (34 punti a pari merito con Monza ed Empoli, coi toscani retrocessi).

Angelo PIERLEONI (10 reti, Messina)

Teramo, Benevento e Fermana la gavetta che gli permettono di conquistarsi, nel 1987, il Messina. Due anni coi peloritani, il secondo con dieci reti. Frequenta anche la A con Cesena ed Ascoli: nelle Marche tra il 1990 e il 1994 colleziona ben 109 presenze. Le ultime due annate di livello le gioca nell’Avezzano.

Paolo MONELLI (10 reti, Bari)

 Debutta e segna a soli sedici anni con il Monza, con cui gioca due anni (sessantadue presenze e tredici gol), mettendosi in mostra come uno dei maggiori talenti. Nell’estate del 1981 lo acquista la Fiorentina: al primo anno in viola tredici presenze e secondo posto in classifica. Resta a Firenze sino al 1987 (con un anno in A all’Ascoli), prima di scendere in B alla Lazio. Le sue tredici reti aiutano i biancocelesti a ritrovare la massima serie. Dopo un solo anno però, la Lazio lo cede al Bari. In coppia con Scarafoni, segna dieci reti e ottiene la seconda promozione consecutiva. Viene riconfermato anche per il campionato successivo, nel quale i galletti raggiungono la salvezza: Monelli realizza 4 reti e contribuisce alla vittoria nella Mitropa Cup, nella quale segna il primo gol nella vittoriosa partita contro il Pécsi MSC.

Luigi MARULLA (10 reti, Avellino)

Di Cosenza e del Cosenza è stato emblema indiscusso. Undici campionati, 330 presenze e novantuno reti ne fanno il calciatore con il maggior numero sia di presenze che di reti del club calabrese, un arresto cardiaco che lo porta via nel 2014. Quello che ero lo stadio “San Vito”, diventa immediatamente “San Vito-Marulla”. Tra il 1985 e il 1989 lascia la Calabria. Gioca tre anni con il Genoa (100 gare, ventitre reti) e uno ad Avellino, portando gli irpini in A.

Ultime storie