Quando Paolo Rossi riuscì a mettere tutti in fila: ecco la classifica del Pallone d’Oro 1982
9 Dicembre 2021
Quanti ne hai messi in fila in quel magico anno, Pablito nostro. Quanti si sono dovuti ricredere, quanti avranno fatto mea culpa, e quanti non volevano proprio credere al tuo essere così illuminato in quel purtroppo ormai lontano 1982. E quanto ci manchi, caro Paolo, oggi come ieri e come quel maledetto 9 dicembre 2020 che ti ha portato via da qui ma non dai nostri cuori. Perché quelli, Pablito, sono tuoi, lo sono da quell’estate così indimenticabile e lo saranno per sempre. E proprio per questo, per ricordarti e celebrarti, oggi vogliamo ricordare quella bellissima classifica di quel Pallone d’Oro che hai vinto (e a chi sennò?), nomi belli e altisonanti che tu ti sei lasciato alle spalle. Ma anche e forse soprattutto una classifica colorata d’azzurro, e piena di tuoi amici che ti hanno aiutato ad alzare anche quel trofeo.
19. Marius TRESOR

Libero di ruolo, difensore centrale all’occorrenza, Marius è stato sublime interprete di entrambi i ruoli. La Perla delle Antille, soprannome che il giocatore ha ricevuto ai tempi del Marsiglia, è cresciuto all’Ajaccio prima di passare all’ombra del Velodrome, chiudendo al Bordeaux dove riesce a vincere il suo primo e unico scudetto. E’ stato capitano della Francia, il primo giocatore di colore a portare la fascia. Un punto nella classifica del trofeo del 1982.
18. Marco TARDELLI

Juventus in particolare, ma non solo. Perché nella classifica del Pallone d’Oro 1982 non può non aver giocato un ruolo decisivo il mondiale da protagonista di Marco, a prescindere anche dall’urlo di gioia nella finale contro la Germania. Cinque scudetti con la Juventus, tutte e tre le competizioni europee vinte (con lui Cabrini e Scirea), nel 2004 presente nei migliori cinquanta giocatori dell’UEFA Golden Jubilee Poll, che ha celebrato i migliori calciatori d’Europa dei cinquant’anni precedenti. Nel Pallone d’Oro 1982 per Tardelli un punto.
17. Walter SCHACHNER

Per lui i tifosi del Cesena cambiano nome, e da Brigate Bianconere diventano Weisschwarz Brigaden. A Cesena dal 1981 al 1983, poi Torino e Avellino e in mezzo una parentesi più che temporanea al Pisa, per questo attaccante austriaco che in Italia non ha sfigurato. Con la nazionale sessantaquattro presenze e ventitrè gol. E’ stato capocannoniere della Coppa Italia 1983-84. Un punto nella classifica del 1982.

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