Privacy Policy Il 2004 del Perugia è a dir poco clamoroso: la rosa per risalire in A era piena di idoli del Fantacalcio

Il 2004 del Perugia è a dir poco clamoroso: la rosa per risalire in A era piena di idoli del Fantacalcio

10 Dicembre 2021

La gioia di vivere e di calcare i campi di calcio, la tenacia di chi non si è arreso mai e ha saputo mostrare il meglio di se in mezzo ad un mare di difficoltà. Non deve essere stato affatto semplicemente nascere nella povertà del Brasile. L’avvento in Italia al Lanciano nel 2001 gli ha svolato la carriera ma soprattutto la vita. Adriano Ferreira Pinto, una freccia velocissima nell’arco di Perugia, Cesena ed Atalanta tra le altre, compie oggi quarantadue anni.

Penserete: avrà smesso a quell’età. Macché, corre ancora, lo fa in D con il Ponte San Pietro, lo fa perché il calcio gli scorre nelle vene. Gli inizi in C1, a Lanciano come dicevamo, gli danno visibilità, le otto reti invece con cui marca il territorio nel campionato 2004-05 del Perugia (miglior marcatore stagionale del Grifo) lo lanciano definitivamente nel calcio che conta. E proprio di quel Perugia, ripartendo dal carioca, vi proponiamo una rosa piena zeppa di calciatori di livello. Mettetevi comodi e gustatevi questi nomi.

1. Željko KALAC

Di origine croata, è cresciuto negli australiani del Sydney Croatia, ha giocato in patria dal 1989 al 1998. Nel mezzo un’esperienza inglese al Leicester, ma in Italia arriva nel 2002 dopo tre anni con gli olandesi del Roda Kerkrade. Dal 2002 al 2005 difende la porta del Grifo, e dopo il fallimento del club ha toccato la punta più alta della carriera, facendo parte del Milan sino al 2009. Secondo di Dida, ne ha preso il posto nella stagione 2007 quando l’estremo difensore carioca è rimasto fuori per infortunio.

2. Guglielmo STENDARDO

Napoletano doc, debutta in A con gli azzurri nel 1998, per poi passare alla Sampdoria con cinque campionati di B in blucerchiato. Nel 2003-04 col Catania, fa il solo anno col Perugia (come tanti) prima di giocare tra il 2005 e il 2008 con la Lazio, e di ritornare in biancoceleste tra il 2009 e il 2012. Diventerà poi pilastro dell’Atalanta: cinque anni a Bergamo, centoventuno presenze complessive, ma solo una di queste nell’annata con Gian Piero Gasperini alla guida che vede la Dea conquistare la qualificazione in Europa League. Menzione fuori campo, Stendardo è uno dei pochi calciatori laureati: dopo essersi laureato in giurisprudenza alla Link Campus University of Malta, nel dicembre del 2012 ha sostenuto l’esame di stato per diventare avvocato.

3. Kōnstantinos LOUMPOUTIS

Per tutti Lubutis, trattandosi dell’effettiva pronuncia greca del cognome stesso, dopo sette anni in Grecia nell’Aris Salonicco, il Perugia lo acquista nel 2002, ma trova poco spazio e allora ecco il prestito in B al Siena. Ritorna a Perugia nella stagione 2004-05 con sedici presenze all’attivo. Si trasferisce quindi nei Paesi Bassi per giocare nella Eredivisie, prima con il Twente e dal 2006 con l’ADO Den Haag.

4. Gennaro DELVECCHIO

Oltre un metro novanta di altezza, uno stacco aereo imperioso abbinato alla grinta di chi in mediana non molla mai, dipingono il quadro di Delvecchio spesso acquistato (per via della sua discreta vena col gol) dagli amanti del fantacalcio. Una carriera da girovago dell’Italia, iniziata coi tre anni al Melfi. Nel 2002 Gaucci lo acquista dal Catanzaro, che lo aveva mandato in prestito alla Sambenedettese, e lo rimanda per un’altra annata a San Benedetto. Nel Perugia vi giocherà solo nella stagione 2004-05, andando a segno per la bellezza di sei volte. Dopo il fallimento del club passerà alla Sampdoria con cui giocherà sino al 2009, esordendo anche in Coppa UEFA. Dopo due anni e mezzo di Catania, con l’intervallo di sei mesi all’Atalanta, chiude con Lecce, Grosseto e bari. Attualmente ricopre l’incarico di responsabile del settore giovanile del Lecce.

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