Privacy Policy I venti marcatori più giovani in Serie A dal 1980 al 2010, il primo si chiama "Renatino"

I venti marcatori più giovani in Serie A dal 1980 al 2010, il primo si chiama “Renatino”

19 Dicembre 2021

Riuscire a segnare in Serie A è una grande soddisfazione, perché è riconosciuto da tutti come il nostro massimo torneo sia il più difficile tra i vari campionati nazionali. Il primo gol quindi non si scorda mai, specie se viene segnato in giovane età, quando già il sogno di esordire tra i “grandi” sembra un desiderio grandissimo.

Noi abbiamo così deciso di prendere in esame il periodo nostalgico per eccellenza, quello che va dal 1980 al 2010, per redigere la classifica dei venti calciatori più precoci ad andare a segno in Serie A. Mettetevi comodi, la carrellata ha inizio:

Roberto GALIA (18 anni, 3 mesi e 8 giorni)

Segnare subito un gol decisivo. È questo il destino di Roberto Galia, difensore o centrocampista classe 1963, che assaggia per la prima volta il palcoscenico della Serie A il 10 maggio del 1981 nella sconfitta del suo Como contro il Napoli. Pochi giorni dopo arriva anche la gioia della prima rete, e non è una rete banale. Subentrato al decimo minuto del primo tempo al posto di Giancarlo Centi, Galia realizza infatti la rete del definitivo 2-1 contro il Bologna che permette alla compagine lariana di restare in Serie A. Sarà l’inizio di un’ottima carriera che vedrà il calciatore siciliano militare anche nella Sampdoria, nell’Hellas Verona, nella Juventus e nell’Ascoli.

Settimio LUCCI (18 anni, 2 mesi e 13 giorni)

Campione d’Italia con la maglia della Roma al suo primo anno da professionista, senza però mai scendere in campo, Lucci inizia a giocare con più continuità nella stagione successiva, quando passa in prestito all’Avellino. Con la maglia degli irpini il difensore classe 1965 esordisce in Serie A, all’ottava di campionato contro la Lazio, e segna anche il suo primo gol. Una rete importante, quella del pari al novantesimo minuto contro l’Inter di Serena e Altobelli. Terminata l’esperienza all’Avellino, Lucci torna alla Roma per due stagioni, diventando poi un punto fermo di Udinese (1988-91) e Piacenza (1991-97). Termina la carriera all’Ancona nel 2001.

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