Ma quanto era bella la classifica del Don Balon dei 100 talenti più forti del 2001?
16 Aprile 2022
All’alba del secondo millennio, tra gli appassionati e gli addetti ai lavori tanta era la curiosità su quali giovani avrebbero dominato il panorama calcistico dell’imminente futuro e quali invece, dopo un inizio promettente, si sarebbero persi per strada. Autorevole fonte d’informazione, pronostici e scouting era, allora, il celebre giornale spagnolo Don Balòn, redattore – con cadenza annuale – di una classifica dei cento giovani più promettenti della scena internazionale.
Dando un’occhiata alla lista del 2001, comprendente i nati dal 1981 al 1984, è facile notare come molti giocatori, soprattutto tra le prime posizioni, abbiano innegabilmente disatteso le aspettative, mentre altri, inspiegabilmente posizionati nelle retrovie, abbiano invece avuto una carriera gloriosa e ricca di successi.
Nel corso di questi anni, tanti di loro ci hanno fatto innamorare ed emozionare, altri invece ci hanno deluso, facendoci magari perdere la scommessa che avevamo fatto con gli amici su chi sarebbe stato il re della prima decade calcistica del nuovo millennio, o chi invece si sarebbe rivelato, alla fine, come il più classico dei “fuochi di paglia”.
Non è affatto semplice scovare, nei vivai, giovani promesse. A volte il ragazzo riesce ad affermarsi ad alti livelli, diventando il nuovo crack del calcio mondiale; altre, capita di prendere un genuino abbaglio.
Certo è che molti di quelli presi dai redattori di questa classifica sono, a posteriori, davvero incredibili.
Ecco allora la lista dei 100 talenti più forti del 2001 secondo Don Balon.
100. Aljaksandr HLEB (Stoccarda)
Proprio qualche settimane fa ha annunciato il suo ritiro questo giocatore che a posteriori avrebbe meritato ben altra posizione in questa classifica. Il suo talento lo ha portato a vestire anche maglie prestigiose come quelle dell’ Arsenal e del Barcellona dopo gli anni allo Stoccarda vissuti da assoluto protagonista.
99. David PRUTTON (Nottingham Forest)
98. ERDAL Kiliçaslan (Bayern Monaco)
Attaccante prodotto del vivaio Bayern, dalle chiare origini turche. È infatti in Turchia che trascorre tutta la sua carriera, cambiando svariate squadre, tra le quali il Konyaspor, con cui mette a referto più di 100 partite, ma solo 20 goal.
97 Daniyel Cimen (Eintracht Francoforte)
96. Benjamin AUER (Borussia Mönchengladbach)
Sembra un paradosso che un attaccante che nel 2001 si piazzò al quarto posto, dietro Saviola, Adriano e Cissé, nella classifica marcatori del Mondiale Under 20, non verrà mai convocato nella Nazionale maggiore. Eppure, Auer ha questo piccolo primato. Riuscirà comunque a rendersi decisivo nella promozione del Mainz in Bundesliga, segnando fiumi di goal.
95. KAKÀ (San Paolo)
Ebbene sì, nel 2001 Don Balon ipotizzava che ci fossero 94 giocatori più promettenti del Pallone d’oro 2007. Un’offesa, un delitto vedere in questa posizione la leggenda del Milan, uno dei giocatori più amati e ammirati degli ultimi anni. Un amore, quello tra Milan e Kakà, sinceramente reciproco, come testimonia il romantico ritorno, sebbene solo per una stagione, dopo quattro anni al Real Madrid. Semplicemente uno dei più forti giocatori degli ultimi venti anni.
94. Azar KARADAS (Brann Bergen)
Decisamente curioso il percorso calcistico di questo gigante norvegese, schierato prevalentemente al centro della difesa oppure, all’occorrenza, centravanti. Se lo ricorderà l’Inter, a cui nel 2002 ha siglato una doppietta. Nel suo curriculum difende i colori anche di Benfica, Portsmouth e Kaiserslautern, prima di dare l’addio al calcio nella sua Bergen.
93. Shaun MALONEY (Celtic Glasgow)
92. LEONARDO Vitor Santiago (Feyenoord)
91. Kieran RICHARDSON (Manchester United)
Prodotto delle giovanili dello United, Richardson, dopo qualche anno in chiaroscuro a Manchester, trova la sua dimensione perfetta al Sunderland, dove rimane per cinque anni, registrando oltre 130 presenze. Qualche anno anche al Fulham e all’Aston Villa, non ugualmente memorabili.
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