I 45 under-20 più prolifici dei quattro maggiori campionati dal 1990 ad oggi
9 Maggio 2020
Incasellare giocatori in aride graduatorie è rischioso: c’è il pericolo di avvicinarsi più all’idea di uno sguardo monoculare e poco propenso ad una veduta dall’ampio raggio. Avere una visione complessiva, capace di comprendere tutte le dinamiche, le caratteristiche e le qualità di un calciatore significa, invece, avere l’intelligenza di non circoscrivere, semplicemente, un nome ad un numero. Sappiamo tutti che l’effettivo valore di un giocatore è direttamente proporzionale all’apporto tecnico che viene dimostrato in campo, però è anche altresì vero, che forse ciò non basta.
Le statistiche, seppur fredde, possono aiutare a comprendere l’esplosione di un giocatore e delineare, dietro una precisa analisi, quanto il valore di quel calciatore sia stato incredibile. È importante, dunque, equilibrare l’ago della bilancia per poter argomentare il peso specifico della particolare classifica che vi proponiamo.
Quanti talenti sono saliti alla ribalta in maniera precoce? Beh, tantissimi. Ma imporsi nel club ad una età che difficilmente viene considerata come sinonimo di maturità calcistica è veramente complicato. C’è chi è esploso nell’immediato per poi perdersi durante la carriera e chi, invece è riuscito a mantenere alte le aspettative stratificando il trend dei gol segnati a livelli inimmaginabili.
In merito a ciò abbiamo stilato la classifica degli attaccanti di Italia, Inghilterra, Spagna e Germania – i quattro migliori campionati d’Europa – che, al compimento dei vent’anni, avevano già raggiunto il traguardo minimo dei dieci gol. I nomi che son venuti fuori rappresentano un mix interessante: un incrocio senza tempo che mescola campionissimi con grandi talenti inespressi, le conferme più importanti con le gradite sorprese e le immancabili meteore con i flop più clamorosi. Proprio in virtù di quel sacrosanto equilibrio a cui facevamo riferimento.
In questa lista s’intrecciano le storie con i numeri, il genio con la follia, il fiuto del gol con l’irrequietezza. Solo e soltanto per consegnarvi i migliori enfant prodige della storia del calcio che hanno contribuito, con le loro prodezze, a farci innamorare tutti insieme dello sport più bello del mondo.
Buona lettura!
45. Nick BARMBY – 10 gol
Fin da ragazzo dimostra che con la palla tra i piedi ci sa fare. Il Tottenham Hotspur lo inserisce nella sua rosa alla soglia della maggiore età e contribuisce con un notevole apporto in termini di gol. Dopo una stagione positiva al Middlesbrough firma per l’Everton con cui si afferma definitivamente, finché non decide di passare ai rivali del Liverpool, la sua prima vera grande occasione. Infine, dopo Leeds United e Nottingham Forest, chiude da profeta in patria con la maglia dell’Hull City, la squadra della sua città.
44. Kevin GALLEN – 10 gol
Inizia con la divisa del Queens Park Rangers, la squadra con cui resterà più legato, sia in termini di affetto, quanto di prestazioni. Nonostante la giovane età dimostra il suo buon feeling con il gol, ma il resto della sua carriera è frenato dai molti infortuni che gli impediscono di rendere sempre al meglio. Costringendolo, di fatto, a sporcarsi la maglietta nelle serie minori. Gioca con Plymouth, Milton Keynes Dons, Luton Town, Braintree Town e Leverstock Green.
43. Kelechi IHEANACHO – 10 gol
Lascia ben presto la Nigeria per firmare con il Manchester City di Guardiola e, dopo una stagione nelle riserve, riesce pian piano a ritagliarsi i suoi spazi, segnando gol importanti. Ha rapidità nelle gambe e può giocare sia come esterno d’attacco che da seconda punta. Anche se all’occorrenza è stato chiamato perfino a sostituire Agüero come falso nueve. Nel 2017 passa al Leicester City, dove tutt’ora gioca, calando un poco nella fase realizzativa ma giocando spesso da titolare.
42. Santiago SANTI MINA – 10 gol
Cresce nel settore giovanile del Celta Vigo. È un esterno rapido che ama svariare su tutto il fronte d’attacco per non dare punti di riferimento agli avversari, facendo di questa caratteristica il suo vero punto di forza. Con los Celestes esordisce nel massimo campionato appena diciassettenne e ci resta per tre stagioni, per passare alla corte del Valencia, dove gioca per un altro triennio con ottimi risultati a livello personale. Nel 2019 decide di ritornare al Celta Vigo, dove adesso gioca.
41. Julen GUERRERO – 10 gol
Simbolo dell’Athletic Bilbao, nel cui giro delle giovanili entra all’età di otto anni. Dopo un’attesa di dieci anni, Jupp Heynckes premia il suo talento con un posto da titolare nell’undici basco. Alle doti da fantasista, coniuga quelle di incisivo attaccante sotto porta e, nel giro di pochissimo tempo, assurge agli onori delle cronache come uno dei talenti più cristallini del massimo campionato spagnolo. Non lascerà mai il prato del San Mamés, disputando oltre 370 partite della Liga condite da 101 gol.
40. Roque SANTA CRUZ – 10 gol
Viene soprannominato el Puntero per le doti fisiche che gli donano una facile predisposizione al gioco aereo. A diciotto anni si trasferisce dal Club Olimpia al Bayern Monaco. In baviera resta per otto stagioni contribuendo alla causa con 51 gol in 238 partite. Passa al Blackburn Rovers dove disputa la sua migliore stagione – 37 presenze e 19 gol – ma i numerosi infortuni continuano a perseguitarlo. Gioca anche Malaga e Siviglia prima di ritornare al Club Olimpia, la squadra dove è cresciuto.
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