Privacy Policy Abbagli zemaniani: le 11 delusioni del Boemo sulla panchina della Roma - Pagina 4 di 4

Abbagli zemaniani: le 11 delusioni del Boemo sulla panchina della Roma

5 Gennaio 2022

Dmitri ALENICHEV

Probabilmente il giocatore più vincente della presente lista, è il centrocampista Dmitri Alenitchev. Il russo è uno che al termine della sua carriera è entrato a far parte di un club assai ristretto di calciatori che hanno segnato sia in finale di Coppa UEFA/Europa League, sia in finale di Champions League (gli altri sono Allan Simonsen, Hernan Crespo, Steven Gerrard, Pedro e Diego Godin). Arriva alla Roma nel 1998 dopo aver fatto faville in patria con le maglie di Lokomotiv Mosca e Spartak Mosca. In giallorosso, non vincerà e non convincerà, ventuno partite ed appena una rete all’attivo, ecco il bottino zemaniano di Alenichev.

Gustavo Javier BARTELT

Doveva essere “il nuovo Caniggia”, grazie alla velocità di esecuzione con la quale si era guadagnato gli occhi di molti club europei, eppure l’attaccante Gustavo Bartelt passò soltanto come un meteorite, senza mai abbattersi ed avere alcun impatto. In patria con l’All Boys prima e soprattutto con il Lanus poi, segna gol a raffica e nel 1998, il presidente Sensi lo regala a Zeman pagandolo tredici miliardi di lire e vestendolo con la maglia numero nove. Il ragazzo nonostante una buona presentazione non riuscì a segnare neanche una volta in Campionato e la sua unica stagione zemaniana si chiuderà con dodici presenze, tutte a reti bianche.

Alessandro FRAU

Ultimissimo nome della nostra top è l’attaccante classe 1977 di Porto Torres, Alessandro Frau. Il giovane sardo giocò dal 1995 al 1998, un triennio assai positivo con la maglia del Torres, talmente positivo che la Roma lo strappò alla sua amata Sardegna per vestirlo di giallorosso ed aggiungerlo al suo parco attaccanti assieme al sopracitato Bartelt. Tuttavia la tenera età e l’eccessiva discrepanza tecnico-tattica con i tre titolari (Paulo Sergio, Delvecchio e Totti), fece sì che Frau a Roma rimase soltanto per una sola ed amarissima stagione condita da sette presenze e nessuna rete gonfiata.

Danilo Mariotti