Atlanta, 1996. Tutti i protagonisti di Argentina-Nigeria
26 Marzo 2021
Taribo WEST
Difensore centrale di quelli che non le manda a dire (chiedere al povero Kanchelskis per conferma), il reverendo Taribo ha ben figurato in Europa, dove già gioca con l’Auxerre quando partecipa al torneo olimpico. Nato il 26 marzo del 1974 (i dubbi sulla sua nascita sono stati chiariti da lui stesso), Taribo ha ben figurato in Italia, soprattutto con la maglia dell’Inter. Lo smalto lo perde a partire dal Milan, dopo il quale comincia un girovagare che lo porta in Inghilterra, poi in Germania e infine in Serbia, per terminare poi la sua carriera in patria. Nei cuori interisti il suo gol allo Schalke nel ritorno dei quarti di finale della Coppa UEFA 1997-98, vinta poi dalla Beneamata. In Nazionale per un decennio.
Uche OKECHUKWU
Fuori quota in quella Nigeria, classe 1967, difensore centrale che con West forma una coppia di quelle che è meglio non incontrare mai, Uche arriva in Europa con la maglia del Brøndby di Copenaghen, per approdare poi in Turchia, dove con il Fenerbahçe gioca per nove stagioni, non disdegnando le sortite in avanti e mettendo a segno diciannove reti. Una permanenza radicata e forte, tanto da ottenere la cittadinanza e il nome di Deniz Uygar. Con la Nazionale gioca per quarantasei volte, vincendo anche la Coppa d’Africa del 1994.
Mobi OPARAKU
La medaglia d’oro come punto più alto della sua carriera, una carriera iniziata in patria che ha avuto comunque l’opportunità di crescita in Europa con le esperienze all’Anderlecht e al KFC Turnhout. È l’anello meno conosciuto di un reparto solido e affidabile, che lo mette comunque in condizione di ben figurare, in un contesto dove spesso alla mancanza di esperienza e di tecnica si sopperisce con lo strapotere atletico.
(dal 62’) Wilson ORUMA
Francia, Turchia, Svizzera e Grecia le tappe europee di Oruma, terzino/esterno di centrocampo di assoluta esperienza e affidabilità. Protagonista del memorabile scudetto del Lens del 1997-98, dunque un anno dopo l’oro olimpico, Wilson vince in Francia alcuni trofei con squadre non propriamente abituate alla vittoria: negli anni successivi riesce a mettere nella sua bacheca una Coppa di Lega francese con il Sochaux e una storica Coppa di Francia con il Guingamp, nel 2008-09 in Ligue 2. Per Oruma il numero 10 sulle spalle.
Tijjani BABANGIDA
Ala veloce e talentuosa, esterno d’attacco pericolosissimo e bravo nel fornire assist ma anche nel concludere a rete, Babangida ha conosciuto l’apice della sua carriera con la maglia dell’Ajax, dove ha giocato dal 1997 al 2000. Da lì in poi la carriera del giocatore è stata caratterizzata da una irrefrenabile discesa. Poche apparizioni in Turchia, il ritorno in Eredivisie e la malinconica chiusura della carriera in Arabia Saudita e in Cina. Un peccato, perché forte lo era. Ed era sempre da prendere negli splendidi videogiochi dell’epoca: un turbo garantito sulla fascia, sullo schermo come nella realtà. Un solo gol nel torneo olimpico.
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