Chi sono i 30 brasiliani più forti che hanno giocato in Italia?
3 Marzo 2020
15. CEREZO
Il suo nome è scolpito in maniera indelebile nella storia del calcio e della cinematografia italiana grazie a Vacanze di Natale ’83. Se nel secondo caso il merito va attribuito ai fratelli Vanzina, non vi è dubbio alcuno che siano state le sue virtù pallonare a renderlo un mito del pallone degli anni ’80 e ’90, specialmente per i tifosi di Roma e Sampdoria che poterono festeggiare, grazie anche alle sue doti di centrocampista universale, due Coppe Italia per parte, uno scudetto e una Coppa delle Coppe in blucerchiato.
14. CARECA
Finalizzatore completo: tecnico, veloce quanto astuto, praticamente ambidestro. Se Careca fosse un calciatore dei nostri tempi, Manchester City Barcellona e Real Madrid farebbero la guerra a suon di miliardi, ops… lapsus, milioni di euro per accaparrarsi le sue prestazioni. Con Maradona, negli anni d’oro di Napoli, formò un Tandem semplicemente perfetto capace di far tremare ogni retroguardia.
13. JUNIOR
Tutte le volte che il Pescara fu promosso in Serie A è prontamente retrocesso a fine stagione, tutte tranne una. Nella stagione 1987-88 arriva dal Torino il forte centrocampista Leo Junior, uno che era titolare nel Brasile del 1982, non proprio la squadra dell’oratorio. Dopo tre buone stagioni con i granata, Junior bisticciò con il tecnico Radice e, imbeccato dall’amico Zico che aveva conosciuto Galeone quando era assistente all’Udinese, Junior accettò il trasferimento al Pescara guidato proprio dal tecnico napoletano. Il resto è storia: se vi capita di andare al mare a Pescara, guardatevi intorno perché Junior potrebbe essere accanto a voi.
12. ALDAIR
Campione del mondo ad USA ’94, Pluto visse da leader silenzioso tredici anni con la maglia della Roma scrivendo l’epopea di una società che dopo i difficili anni ’90 riuscì a tornare tra le grandi del calcio italiano con lo scudetto del 2001. Verrebbe da chiedersi cosa pensasse quando proprio lui, difensore di caratura mondiale dotato di un senso della posizione senza eguali, ebbe a ritrovarsi come compagni di reparto i vari Trotta, Benedetti, Pivotto, Cesar Gomez e Servidei. Lasciò i giallorossi nel 2003, approdando in B al Genoa, per non dover affrontare la Roma sul campo.
11. LUCIO
Tra i protagonisti del Triplete nerazzurro, Lucio è il classico centrale difensivo di temperamento che vorresti avere nella tua squadra del tuo cuore. Nonostante la mole fisica, era dotato di un’ottima velocità di base che gli consentiva anche di rimediare a qualche errato posizionamento. Non era infatti raro trovarlo nella metà campo avversaria a supportare la fase offensiva e San Siro si incendiava quando lo vedeva suonare la carica accelerando palla al piede dalla propria area. Gli anni d’oro di Lucio sono stati quelli in Germania, tra il Bayer Leverkusen e il Bayern Monaco diventando uno dei difensori centrali più forti.
Grigoris Georgatos nella classifica dei 20 terzini più prolifici di sempre
12. ALEKSANDAR KOLAROV Un altro grande terzino della storia recente del nostro campionato è sicuramente Kolarov. Esploso definitivamente con la maglia della Lazio, nel 2010 venne acquistato dal Manchester City per 18 milioni di euro. Ironia della sorte, la sua stagione più producente risultò quella del 2018/2019, con addosso la maglia della Roma. Con […]
Le rose dell’Europeo Under 21 2002: il pianto dell’Italia e l’insuperabile Cech
Tutte le rose dell’Europeo Under 21 2002, vinto dalla Repubblica Ceca di Baros e Cech. Quanti campioni e quanti talenti perduti.
Riscriviamo la storia del trofeo mai vinto da Diego
15. Hugo SANCHEZ Marquez (Messico) Quante capriole volanti per esultare dopo ogni gol. E c’è da meravigliarsi che non sia rimasto stordito dopo l’incredibile mole di reti messe a segno tra le due sponde del Manzanarre. Hugo Sanchez, infatti, è uno dei pochi ad aver vestito le maglie di Atletico, Real e Rayo Vallecano. Un […]
Halloween nel calcio: l‘enciclopedia delle notti horror dagli anni ‘80 ad oggi!
MILAN – JUVENTUS 1-6 (6 aprile 1997) Forse in molti fra i tifosi milanisti avranno pensato e sperato che fosse un pesce d’aprile. E invece no, era tutto vero. Seppur fossero passati soltanto cinque giorni, la Juventus di Marcello Lippi proiettata verso lo Scudetto che avrebbero strappato proprio dalle maglie rossonero di lì a poco […]