Privacy Policy Caduta e rinascita azzurra. Tutti i protagonisti del Napoli Soccer - Pagina 2 di 10

Caduta e rinascita azzurra. Tutti i protagonisti del Napoli Soccer

22 Marzo 2021

Salvatore ACCURSI

Il difensore di Locri viene acquistato dopo la buona stagione che ha disputato con la casacca del Messina, con la quale ha conquistato la promozione in Serie A. Non è il titolare inamovibile, ma la sua esperienza può essere utile ad un gruppo messo su in fretta e in furia con l’urgenza di trovare la quadra, man mano che il tempo passa. Salvatore supera l’esame della sessione invernale di mercato, durante la quale la rosa partenopea subisce un profondo make-up. Alla fine della stagione, Accursi mette insieme soltanto otto presenze che, comunque, suscitano le attenzioni del Perugia che lo acquista nell’estate 2005. E lì rimane per altri cinque anni.

Simone BONOMI

Il profilo del difensore scuola Milan viene scelto per dare alternative valide a mister Ventura. E il ventiquattrenne rappresenta una pedina sulla quale poter contare nei momenti di bisogno. Ha già conosciuto i campi della Serie A con le casacche di Siena e Chievo Verona, racimolando sette apparizioni in due stagioni e, per questo, accetta l’offerta del Napoli per ritagliarsi maggior spazio e giocarsi le sue chance al San Paolo. Gioca nel ruolo di terzino sinistro, anche se sia Ventura prima che Reja poi lo impiegano anche sulla linea mancina più avanzata o, all’occorrenza, come centrale. Alla fine dell’anno saranno diciannove le presenze in regular-season e quattro negli sfortunati play-off. La riconferma non avviene, ma diventa una presenza fissa nei successivi tornei di Serie B con le maglie di Verona, Crotone e Bari.

Andrea BRIOTTI

È un giovane e promettente terzino quello che arriva a Napoli all’inizio della stagione 2005-06. È cresciuto nelle giovanili della Roma, diventandone un punto di riferimento, tanto da guadagnarsi la chiamata in prima squadra – con cui esordisce in Serie A – e da presenziare da diverso tempo nelle convocazioni delle Nazionali giovanili. Le aspettative sono molte, ma l’annata di Napoli smorza decisamente gli entusiasmi che si creano intorno al ventenne. Esordisce in Serie C1 dopo un praticantato di alcuni mesi, nel mese di novembre, durante la trasferta di Chieti. Accumula soltanto altre otto apparizioni, riuscendo a partire da titolare soltanto in altre tre occasioni. A fine anno, fa ritorno alla casa madre e di lui, ben presto, si perdono le tracce nei campionati minori.  

Karl CORNELIUSSON

La Salernitana guidata da Pioli durante il campionato 2003-04 lo pesca in patria, quando veste la maglia dell’AIK Solna. Il team granata punta decisamente alla promozione dopo un promettente avvio di campionato e l’innesto in squadra del terzino destro svedese può dare solidità al reparto. All’Arechi, seppur la squadra perda contatto con la testa della classifica, Corneliusson si trova benissimo e segna due reti in ventidue match. Il Napoli, dunque, spera che lo svedese si ripeta anche al San Paolo. Tuttavia, Karl si perde nell’equivoco tattico di Ventura che lo impiega da centrocampista centrale, decisamente fuori ruolo. Prova in undici occasioni a lasciare il segno del suo passaggio, ma viene rispedito al mittente quando il 2004 non è ancora finito. Che peccato.

Andrea CUPI

L’arrivo del terzino a Napoli coincide con gli obiettivi del club. Entrambi hanno la necessità di tornare a correre per tornare lì dove sono sempre stati: in Serie A. Andrea ha trent’anni quando sbarca al San Paolo e lo fa da svincolato, dopo aver disputato ben sette campionati con l’Empoli. Un brutto infortunio, però, l’ha tenuto fuori per lunghissimo tempo e Cupi riesce a dare comunque il suo contributo alla causa partenopea per conquistare la cadetteria. Sono solo undici i gettoni che riesce a mettere insieme, ma sono comunque funzionali alla conquista del primo posto. Finito il campionato, lo sfortunato Andrea viene colpito dalla pubalgia che lo tiene lontano dai campi per quasi cinquecento giorni. Nel frattempo, il Napoli è tornato in Serie A e Cupi ha l’occasione di tornare in campo da titolare nel terzetto di centrali. Tuttavia, un nuovo maledetto infortunio lo mette ancora fuori gioco e, al termine del 2008, fa ritorno ad Empoli.