Privacy Policy Caduta e rinascita azzurra. Tutti i protagonisti del Napoli Soccer - Pagina 3 di 10

Caduta e rinascita azzurra. Tutti i protagonisti del Napoli Soccer

22 Marzo 2021

David GIUBILATO

David è un centrale roccioso ed esperto. L’ideale per guidare la difesa ed assicurare la porta difesa da Iezzo a doppia mandata. I partenopei lo acquistano durante la sessione invernale di calciomercato del 2004-05, ma la sua stagione migliore la vive l’anno successivo quando occupa stabilmente il versante sinistro della retroguardia azzurra che domina il torneo e si guadagna la promozione in Serie B. La sua affidabilità gli consente anche di disputare la prima parte della stagione tra i cadetti, ma a due anni esatti dal suo arrivo, il Napoli lo cede al Vicenza. In totale, Giubilato è sceso in campo con la maglia del Napoli in quarantasei occasioni.

Gianluca GRAVA

Quando si è ormai prossimi ai trent’anni, un calciatore può giustificatamente pensare di aver dato già il massimo. La parabola di Gianluca, invece, è la rappresentazione pratica di quali traguardi si possano tagliare quando l’impegno rimane costante, nonostante le primavere che passano. Chissà se il giorno del suo esordio in Serie C1 nel 4-1 casalingo contro il Lanciano, Grava avrebbe mai immaginato di vestire la stessa maglia, sette anni più tardi, in un match di Champions League contro il Villarreal. Gravatar è entrato nel cuore dei tifosi e dei suoi compagni di squadra, diventando uno dei simboli della rinascita della Napoli pallonara. Acquistato dal Catanzaro all’inizio del 2005, dopo le esperienze con Ternana, Turris e Casertana, Grava è rimasto al San Paolo sino al termine della sua carriera, giunta otto anni più tardi. Nel mezzo, 180 partite e l’incarnazione della voglia e della determinazione per riportare la società azzurra gli dove gli compete. Riuscendoci.

Giovanni IGNOFFO

Il corazziere palermitano ha guidato le manovre difensive sin dal primo giorno in cui il Napoli si è cimentato nel campionato di C1. La statistica, piuttosto singolare, che fa da ingeneroso trait-d’union lungo il suo percorso professionale, comunque, non lo priva di un bilancio comunque positivo che l’ha visto disimpegnarsi, quasi sempre da titolare, dai dilettanti alla Serie A. Ma lo sfortunato filotto di sei play-off consecutivi perduti tra il 2004 ed il 2010 inizia proprio in quel di Napoli. Gli Azzurri devono cedere lo scettro dei primi in classifica al Rimini e la promozione passa necessariamente dagli spareggi. Dopo aver fatto fuori la Sambenedettese, in finale c’è il derby con l’Avellino. E per Ignoffo è un derby nel derby, avendo vestito la maglia dei Lupi dal 2000 al 2003. La doppia finale sorride proprio agli irpini e l’obiettivo cadetteria sfuma clamorosamente. Così come l’esperienza di Giovanni al San Paolo che l’anno successivo saluta tutti per andare alla Salernitana. Ma il finale, purtroppo, sappiamo qual è. Tuttavia, il suo nome rimane nella storia del club per aver segnato il primo gol ufficiale in campionato del Napoli Soccer nel 3-3 casalingo contro il Cittadella.

Luca LACRIMINI

Nel giro di poche settimane, il terzino sinistro di Città di Castello passa dal presidiare la fascia mancina dello stadio Virgilio Fedini, di San Giovanni Valdarno, provincia di Arezzo, a quella del catino ribollente del San Paolo. La sua avventura in Campania dura solo sei mesi, ma è quanto basta per dare una svolta alla sua carriera. Agli ordini di Braglia, Luca sta disputando un’ottima stagione con la Sangiovannese nella prima parte del torneo 2005-06. Per questo, la dirigenza partenopea lo sceglie per alternarlo a Cupi, spesso ai box. Conquistata la promozione, Lacrimini lascia Napoli per esordire in Serie B con il Frosinone e proseguire nella terza serie con Ancona, Cavese e Perugia.

Ruben Dario MALDONADO

Il suo nome, suo malgrado, viene associato a due sfortunati episodi: la squalifica comminatagli al termine del celebre parapiglia del 2004 durante Messina-Venezia sul campo di Bari che gli costò una squalifica di un anno, insieme alla vicenda che lo vide involontario protagonista della combine fra Genoa e Venezia, quando furono intercettati ben 250.000 euro in una valigetta, inizialmente giustificati dai protagonisti per il suo passaggio dai lagunari ai liguri. Ma Ruben non è stato solo questo: il paraguaiano, infatti, ha accumulato quasi duecento presenze nei campionati nostrani, dalla Serie C fino alla A. E quando viene acquistato dal Napoli, questi episodi sono già alle spalle. Tuttavia, Maldonado deve dimostrare ancora una volta di essere l’ottimo calciatore che è. E lo fa con prestazione di gran qualità che danno una grande mano ai partenopei nel doppio salto dalla terza serie al massimo campionato. In due anni e mezzo al San Paolo accumula sessantasette presenze, condendole con due reti decisive: una in C1 e l’altra in B.