Privacy Policy Caduta e rinascita azzurra. Tutti i protagonisti del Napoli Soccer - Pagina 8 di 10

Caduta e rinascita azzurra. Tutti i protagonisti del Napoli Soccer

22 Marzo 2021

Cataldo MONTESANTO

Il profilo di Cataldo coincide con quello del classico centrocampista di fatica: pochi fronzoli e tanta sostanza. Così come per Montervino, anche Montesanto è uno dei “sopravvissuti” al tornado della nuova gestione. E infatti c’è bisogno anche di lui che non ha i galloni di titolare nelle dinamiche di Ventura e Reja ma che si fa sempre trovare pronto quando c’è da “tappare” una falla o c’è bisogno di pedalare quando la situazione lo richiede. In totale, sono trentadue le apparizioni durante l’esperienza del Napoli Soccer: diciannove nella prima, tredici nella seconda, alla quale si aggiungono le nove nelle altre competizioni. Nel 2007, poi, il mediano siciliano viene ceduto al Monza, concludendo così la sua triennale esperienza con la gloriosa maglia del Napoli addosso.

Gerardo SCHETTINO

Il suo passaggio al San Paolo viene ricordato principalmente dai tifosi di fede partenopea presenti sulle tribune del Rubens Fadini di Giulianova e dai più ferrati tifosi che, davanti al televisore, seguivano le imprese dei propri beniamini impegnati in un match neanche decisivo per le dinamiche degli imminenti play-off. Il ragazzo di Vico Equense non ha avuto l’occasione di esordire davanti al pubblico di casa: Reja lo chiama in causa in quel di Martina Franca il 1° maggio per cercare di tornare con la vittoria dalla Puglia, ma senza successo. L’impegno con gli abruzzesi, invece, serve soltanto per consolidare il terzo posto. I padroni di casa vanno in vantaggio prima dell’intervallo, a pochi minuti dalla fine l’allenatore friulano inserisce il giovane Schettino per Corrent ed in tre minuti – tra l’81’ e l’84’ – il ragazzo segna la rete del pareggio e poi assiste alla zampata di Pià per l’1-2 finale. Finisce lì la sua esperienza in maglia azzurra, prima di iniziare un lungo peregrinare tra le serie minori, terminato nel 2013 quando Gerardo non ha ancora trent’anni.

Ivano TROTTA

Forse non gli avranno dedicato un arco come ad Augusto, ma dalle parti di Rimini è certo che Ivano Trotta non troverà mai le porte chiuse. Infatti, il centrocampista scuola Juventus, lì in Riviera, ha scritto fra le pagine migliori che il club locale ricordi, almeno nella sua storia sportiva più recente. Ed è altrettanto plausibile che i supporter biancorossi non avranno fatto salti di gioia quando Ivano è stato ceduto al Napoli. Ma l’esigenza dei partenopei di rinforzare la propria squadra, specie nel reparto avanzato, ha fatto sì che la scelta cadesse proprio su di lui. Dopo la rincorsa alla B, iniziata in C2 con i riminesi, Trotta è chiamato a ripetere una simile impresa con la maglia napoletana addosso. Vive la seconda parte della regular-season che porta gli azzurri a dominare il proprio gruppo e, quindi, a conquistare la cadetteria. Dove Trotta rimane anche nel torneo che riconsegna al massimo campionato proprio Napoli, Genoa e Juventus. Compiuta la sua missione, saluta il gruppo nel 2007 per avviarsi al termine della sua carriera che avverrà qualche anno più tardi.

Attaccanti

Emanuele BERRETTONI

Il ragazzo aveva indubbie qualità. Il suo talento, infatti, viene adocchiato da uno che se ne intende come Sven-Göran Eriksson che lo vuole nella prima squadra della Lazio neo-scudettata. In biancoceleste esordisce in campionato e in Champions League alla soglia dei venti anni e sono tante le attenzioni sul suo profilo. Per concedergli più spazio, viene ceduto al Perugia, poi al Catania. Ma la storia non cambia: tante aspettative, pochi risultati. Dopo una comparsata al Crotone, il Napoli decide di dargli fiducia, nella speranza che il suo talento finalmente s’infiammi. Tuttavia, sebbene svari su tutto il fronte d’attacco – gioca sulla trequarti, sulle fasce o come seconda punta – in tredici uscite non riesce a segnare neanche una rete e, quindi, a gennaio saluta il San Paolo per andare alla SPAL. Per vedere il vero Berrettoni bisognerà aspettare ancora qualche anno: troverà la sua ideale dimensione nella provincia veneta, con la maglia del Bassano Virtus, dove porta il sodalizio a toccare vette solo immaginate.