Tutti gli italiani che hanno vinto la Champions League dal 1992 al 2006
4 Giugno 2020
Giancarlo MAROCCHI – Juventus (1995-96)
Prima di tornare nella sua amata Bologna, il biondo centrocampista imolese riuscì ad incrementare la sua ricca bacheca juventina con la Champions League, nonostante una stagione che lo vide decisamente più con un ruolo da comprimario rispetto alle altre annate. Non scenderà in campo per la finale con l’Ajax, ma alla fine saranno sette le presenze nella competizione, con la chicca della splendida bordata che da venticinque metri si insacca all’angolino nella vittoria per 4-0 in terra scozzese con i Rangers.
Daniele MASSARO – Milan (1993-94)
La Provvidenza. Con l’arrivo di Capello sulla panchina del Milan, e l’inizio dei guai fisici di Van Basten che lo porteranno al precoce ritiro, Massaro sposerà l’intuizione di Don Fabio passando dal ruolo di seconda a quello di prima punta. Risultati strepitosi, stagione da incorniciare con l’indimenticabile notte di Atene, dove in quarantacinque minuti ammutolisce il popolo catalano, con una splendida doppietta che risulterà decisiva per la quinta Champions League della storia rossonera.
Stefano NAVA – Milan (1993-94)
Bastano quaranta minuti per laurearsi Campione d’Europa? Evidentemente si. L’esempio è quello di Stefano Nava, centrale difensivo rossonero, che entrando in campo in due spezzoni di partita entrambi al posto di Paolo Maldini può vantare la conquista del titolo. E dopo la gara del secondo turno di ritorno contro il Copenaghen, ecco l’occasione decisamente più ghiotta, la finale contro il Barcellona. Sette minuti per amministrare un risultato ampiamente al sicuro e per vivere la splendida atmosfera e la magnifica magia del momento.
Alessandro NESTA – Milan (2002-03)
L’ex difensore della Lazio, era stato acquistato a suon di quattrini per incominciare un processo di ricambio generazionale e rinforzare un reparto che storicamente ha fatto le fortune del Milan, cercando di riportare i rossoneri nei piani alti nelle competizioni europee. Nesta si conferma un’assoluta certezza e l’obiettivo viene immediatamente raggiunto. Pilastro inamovibile della retroguardia Milanista, a Manchester nella lotteria dei rigori si conferma, dopo la finale dell’Europeo Under 21 del 1996, cecchino infallibile, spianando la strada al successo rossonero, capitalizzato poi alla perfezione da Shevchenko.
Alessandro ORLANDO – Milan (1993-94)
Alessandro Orlando – Barcellona 1-1. Dopo aver perso nel 1992 con la maglia blucerchiata la finale di Londra l’esterno mancino friulano ottiene la sua rivincita. Protagonista principalmente della prima parte della competizione dove nelle prime cinque partite parte sempre titolare, con la ciliegina del suo primo e unico gol in Champions League, nel 6-0 esterno ai danni dei danesi del Copenaghen. L’assist di Papin era impossibile da non sfruttare.
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