Tutti gli italiani che hanno vinto la Champions League dal 1992 al 2006
4 Giugno 2020
Sergio PORRINI – Juventus (1995-96)
Dopo lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana arriva anche la tanto desiderata conquista della Champions League. Molto affidabile sia come terzino destro che come centrale scenderà in campo sette volte, tutte da titolare. In finale contro l’Ajax si accomoderà in panchina, insieme ai compagni aprirà le danze dei festeggiamenti dopo il penalty calciato da Jugovic.
Michelangelo RAMPULLA – Juventus (1995-96)
L’indimenticato numero dodici bianconero, primo portiere nella storia della Serie A ha segnare un gol su azione, gioca titolare nel campo completamente innevato di Bucarest, in una sera gelida di inizio dicembre. Nonostante le impervie condizioni del terreno di gioco, Rampulla dimostra di essere sinonimo di affidabilità e puntualità, tenendo lontano il pallone arancione dalla propria linea di porta.
Fabrizio RAVANELLI – Juventus (1995-96)
La favola di Penna bianca, atto IV°. Partito da Perugia, dopo tanta gavetta, Ravanelli arriva alla corte della Vecchia Signora. E dopo aver vinto Coppa UEFA, Scudetto e Coppa Italia, nell’ultima stagione di militanza bianconera arriva finalmente la Champions League. sette partite, tre gol nelle prime tre gare giocate contro Steaua Bucarest e Rangers, naturalmente senza dimenticarsi del punto esclamativo; la rete da attaccante di razza nella finalissima, pronto a sfruttare la papera colossale della premiata ditta Frank de Boer – Van der Sar. E dopo lo Scudetto vinto nella precedente annata, arriva un’altra preziosa dedica per l’amico Andrea Fortunato. Eccezionale.
Sebastiano ROSSI – Milan (1993-94)
Anni magici quelli per il Milan e per i suoi interpreti. Dopo aver sconfitto la concorrenza di Francesco Antonioli, Seba Rossi diventerà il guardiano per eccellenza della porta rossonera. Tanti successi, agevolati anche da compagni che formavano una linea difensiva formidabile, ma spesso ci ha messo del suo come quando ottenne il record di imbattibilità in Serie A di 929 minuti. Undici gare nella Champions League 1993-94 con solamente due gol al passivo, entrambi subiti dal Werder Brema e una finale dal successo agevolato dove è parso, causa manifesta superiorità rossonera, spettatore non pagante.
Marco SIMONE – Milan (1993-94)
Il bomber di Castellanza ottiene la sua seconda affermazione europea dopo la vittoria della stagione 1989-90. Nella competizione riesce a mettersi particolarmente in mostra soprattutto grazie alla doppietta inferta ai danesi del Copenaghen che, dopo neanche undici minuti, spiana la strada per il larghissimo successo rossonero. In finale siederà in panchina, a discapito di un indemoniato Daniele Massaro.
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