Tutti gli italiani che hanno vinto la Champions League dal 1992 al 2006
4 Giugno 2020
Alessio TACCHINARDI – Juventus (1995-96)
La conquista della Champions League per il centrocampista lombardo coincide con la stagione dove viene utilizzato con meno frequenza, complice anche qualche acciacco fisico che ostacola il suo recupero. Saranno solamente quattro le presenze racimolate durante la manifestazione, per un totale di 244 minuti giocati. Assisterà dalla tribuna alla vittoria sull’Ajax. Negli anni successivi riuscirà a ritagliarsi un ruolo da protagonista, anche se le gioie europee non saranno le stesse del 1996.
Mauro TASSOTTI – Milan (1993-94)
Ha vinto tutto con il Milan. Con Costacurta, Maldini e Baresi ha composto una delle migliori difese di tutti i tempi. Dopo le enormi soddisfazioni nella “vecchia” Coppa Campioni con le affermazioni di Barcellona e Vienna rispettivamente contro Steaua Bucarest e Benfica, ecco il terzo sigillo del 1994, che immaginiamo rimanga il suo prediletto. Vincere la Champions è già una grande emozione, ma vincerla per 4-0 contro il Barcellona e con la fascia da capitano al braccio dev’essere una gioia semplicemente indescrivibile.
Moreno TORRICELLI – Juventus (1995-96)
Si ok, sarà banale ma è così, non ci si può fare niente. Cosa c’è di più sentimentale nella favola di Moreno Torricelli? Il difensore lombardo che all’inizio degli anni ’90 faceva il falegname e giocava a calcio per hobby, e che dopo un’amichevole fra Caratese e Juventus viene ingaggiato dai bianconeri. Quattro anni dopo sarà sul tetto d’Europa con la Champions League fra le mani, in un torneo vissuto da grande protagonista. Semplicemente sensazionale.
Gianluca VIALLI – Juventus (1995-96)
Alla fine è sempre lì. Incancellabile, storico. Nella mente di qualunque tifoso juventino balena l’istantanea di lui che alza al cielo, trionfante più che mai, la Champions League. L’ultimo capitano bianconero a riuscire nell’impresa, nonostante, nel tempo, i ripetuti altri tentativi della Vecchia Signora. Un riscatto personale voluto fortemente dall’ ex bomber della Cremonese dopo la tremenda delusione con la Sampdoria qualche anno prima. Risulterà decisivo soprattutto in semifinale, con le due reti al Nantes, una all’andata, l’altra al ritorno, che spediranno la Juventus a Roma per la finale.
Pietro VIERCHOWOD – Juventus (1995-96)
I giocatori normali a trentasei anni pensano a quale sarà la loro strada una volta finita l’attività agonistica. I campioni no. Ecco appunto Lo Zar che dopo dodici anni in maglia blucerchiata, si trasferisce alla Juve e in barba alla scaramanzia dichiara fin da subito di voler vincere la Champions League. Detto fatto. Elemento essenziale della formazione bianconera in otto occasioni, fra cui la finale contro i tulipani olandesi dell’Ajax. Monumentale.
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