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Chi ha la migliore media reti in Nazionale rispetto ai minuti giocati?

6 Settembre 2021

Ciro IMMOBILE – 15 reti in 3722 minuti (un gol ogni 248 minuti)

Immobile: "Devo segnare di più in Nazionale"

Alla Lazio sembra un giocatore e in Nazionale un altro?
Smettiamola con questa storia, sono le squadre e i sistemi di gioco della Lazio e della Nazionale che sono molto diversi.
Certo, i numeri non sono dalla sua parte e sicuramente potrebbe fare molto di più, ma dalla sua dobbiamo ammettere che il sistema di gioco della Nazionale non predilige un giocatore come lui che attacca gli spazi e vive di profondità.
Ha ancora qualche anno per migliorare le sue statistiche con la maglia azzurra.

Antonio CASSANO – 10 reti in 2356 minuti (un gol ogni 236 minuti)

Cassano si prende l'Italia, Irlanda del Nord al tappeto 3-0 | Sky Sport

Uno dei più impertinenti, scostanti, cristallini talenti che il calcio italiano abbia mai visto all’opera. Ci ha fatto strabuzzare gli occhi con le sue giocate, così come ci ha lasciati di sasso per alcuni suoi atteggiamenti: irriverente e provocatore. Così come con la palla fra le mani, che nel resto della vita. Cantava Lucio Battisti: “Come può uno scoglio arginare il mare?”. Ebbene, la sensazione è sempre stata quella di ritrovarsi con del materiale incandescente fra le mani e solo l’ottimo rapporto umano avuto con alcuni tecnici che gli si sono succeduti alla guida ne hanno incanalato – o quantomeno saggiato – le indescrivibili doti. In azzurro, il rapporto con Prandelli gli ha consentito di essere uno dei protagonisti assoluti durante gli Europei di Polonia ed Ucraina nel 2012: la sua intesa con Balotelli, affine caratterialmente così come tecnicamente – è stata decisiva nel percorso degli Azzurri verso la finalissima. Ricordiamo una sua doppietta contro l’Irlanda del Nord siglata nel 3-0 dell’Adriatico di Pescara.

Gianfranco ZOLA – 10 reti in 2301 minuti (un gol ogni 230 minuti)

Nazionale, Zola: "C'è talento nel gruppo azzurro, la strada è quella giusta  ma occorre lavorare ancora tanto"

Il suo pianto di rabbia dopo l’incredibile espulsione comminatagli da Brizio Carter durante Italia-Nigeria dei Mondiali di USA ’94 rimane un indelebile ricordo del fantasista sardo in azzurro. Avremmo tutti voluto abbracciarlo in quel momento, per poterlo consolare dell’ingiustizia subita. Ma c’era un quarto di finale da conquistare. Per sua (e nostra) fortuna, Gianfranco ha avuto innumerevoli occasioni per riscattarsi. Nel biennio 1995-96 vive il suo periodo migliore con la Nazionale: quando si trova contro le difese delle repubbliche baltiche, Zola si scatena. Ne fa due all’Estonia in quel di Salerno e addirittura tre alla Lituania nel 4-0 del novembre 1995 fatto registrare nella vicina Reggio Emilia. La maglia numero dieci è fissa sulle sue spalle e Sacchi ne fa uno dei leader in campo in vista di Euro ’96: viene chiamato a calciare il rigore che può significare la qualificazione ai quarti di finale contro la Germania, ma la sfera viene respinta da Köpke. Poco male. Gianfranc, diventato nel frattempo Magic Box dopo il suo passaggio al Chelsea, trova ancora il tempo per ammutolire Wembley con la rete decisiva che consegna i tre punti all’Italia nel girone di qualificazione a Francia ’98.