Privacy Policy Da Baggio a Baggio: la top 20 dei calciatori made in Vicenza in attività dal 1980 al 2010 - Pagina 2 di 4

Da Baggio a Baggio: la top 20 dei calciatori made in Vicenza in attività dal 1980 al 2010

8 Gennaio 2022

18. Mauro ZIRONELLI (Thiene)

Classe 1970, Zironelli esordisce tra i professionisti nel 1986 con la maglia del Vicenza andando subito a segno nel match casalingo contro il Rimini. Passato nel 1989 alla Fiorentina, non ha molte occasioni per mettersi in mostra, giocando comunque uno spezzone di partita nella finale di Coppa UEFA tra i Viola e la Juventus. Dopo una serie di annate a fare la spola tra Pescara, Firenze, Vicenza e Verona, nell’estate del 1995 il centrocampista veneto si accasa al rampante Venezia di Zamparini. In breve tempo diventa una colonna della squadra lagunare, ottenendo la promozione in Serie A nella stagione 1998-99. Dopo un’annata da riserva in massima serie, Zironelli lascia Venezia per ritornare al Chievo Verona, in B, dove resta per due stagioni. Nel 2001 scende di categoria e passa al Modena, con cui trionfa in campionato e in Supercoppa. Termina la carriera vestendo le maglie di Thiene e Montecchio.

17. Andrea CAMPAGNOLO (Rosà)

Svezzato dal Cittadella, Campagnolo comincia a prendere confidenza con la Serie A fungendo per tre stagioni (1997-2000) da terzo portiere della Roma. Passato al Genoa in serie cadetta nell’estate del 2000, per due stagioni fa da vice a Lorieri, esordendo tra i professionisti il 3 febbraio 2002 nella trasferta contro il Como. Dopo un’altra stagione da secondo portiere al Vicenza, Campagnolo comincia a giocare con continuità nel biennio 2003-2005 con la maglia della Triestina. Le prestazioni con la compagine alabardata gli valgono la chiamata del Cagliari in Serie A, dove si alterna nella prima parte di stagione a Carini come portiere titolare e finisce poi a fare la riserva di Chimenti nel girone di ritorno. Trasferitosi alla Reggina, resta per tre stagioni in Calabria, risultando uno dei protagonisti della clamorosa salvezza della stagione 2006-07. Passato al Catania nel 2009, torna a svolgere il ruolo di portiere di riserva dei vari Andújar e Carrizo, concludendo poi la carriera giocando per il Siena e per l’Ascoli.

16. Claudio CLEMENTI (San Vito di Leguzzano)

Attaccante brevilineo classe ’68, Clementi si forma e fa il suo esordio tra i professionisti (1985-86) nelle file del Vicenza. Prestato alla Fiorentina per il Torneo di Viareggio del 1988, con la compagine viola vince la competizione, segnando tra l’altro il gol decisivo nella finale con il Torino. Dopo una serie di esperienze con Casertana, Giarre e Taranto, nel 1991 arriva la chiamata dell’Atalanta, in Serie A. L’esperienza bergamasca dura però poco, il tempo di due fugaci apparizioni e Clementi infatti fa le valige con destinazione Venezia. Anche in laguna i gol però non arrivano, così come ad Arezzo, tappa successiva della sua carriera. Per ammirare il vero Clementi bisogna attendere il 1993, quando l’attaccante vicentino si insedia a Mantova. Dopo tre ottime annate tra Lombardia ed Emilia-Romagna (sponda Fiorenzuola), arriva infatti di nuovo la chiamata di un club di Serie A: l’Udinese. Chiuso però da Amoroso e Bierhoff, la stagione di Clementi si dipana tra pochi ingressi e tante panchine. Così il centravanti di San Vito di Leguzzano scende definitivamente di categoria e gioca le successive annate nelle file di: Treviso, Siena, Rimini, Gubbio e Montecchio.

15. Matteo PIVOTTO (Montecchio Maggiore)

Difensore classe 1974, Pivotto fa il suo esordio nei professionisti nelle file dell’Hellas Verona. Dopo due esperienze di formazione alla Massese e al Carpi, viene prelevato dalla Roma nel 1997, esordendo in Serie A il 30 novembre nella vittoria esterna della compagine capitolina contro il Parma. Con i giallorossi rimane una sola stagione, passando l’anno dopo al Chievo Verona in cadetteria. Anche con i clivensi gioca un solo anno, trasferendosi poi al Lecce. In Salento Pivotto rimane 3 per stagioni, ottenendo due salvezze consecutive in Serie A e passando poi al Palermo. Le successive tappe della sua carriera sono: Modena, Triestina, Ravenna, Pro Patria e Sarego.

14. Giulio NUCIARI (Piovene Rocchette)

Semplicemente l’archetipo del secondo portiere. Nuciari detiene infatti il record di panchine in Serie A per un estremo difensore: 333. Cresciuto nella Ternana, il portiere classe ‘60 ha vestito anche le maglie di Montecatini, Milan, Monza e Sampdoria. Proprio con i rossoneri Nuciari ha colto la soddisfazione più importante della carriera, difendendo i pali (in sostituzione di Giovanni Galli) della compagine meneghina nel vittorioso spareggio per accedere in Coppa UEFA contro la Sampdoria. Attualmente è uno degli assistenti di Roberto Mancini in nazionale.

13. Giovanni DALL’IGNA (Malo)

Difensore classe ’72, Dall’Igna ha mosso i primi passi nelle giovanili della Sampdoria, prendendo poi parte, pur senza scendere mai in campo, all’incredibile cavalcata dei blucerchiati verso lo scudetto del 1991. Dopo due annate passate al Baracca Lugo e alla Spal per fare esperienza, il difensore vicentino torna alla Sampdoria, trovando maggior spazio e conquistando un altro trofeo: la Coppa Italia 1993-94. Non confermato dal club doriano, passa alla Cremonese nell’estate del 1994, restando per tre stagioni in grigiorosso. Trasferitosi al Bologna nel 1997, fatica a trovare minutaggio nel team allenato da Ulivieri, decidendo così a fine stagione di accasarsi al Ravenna, in Serie B. Dopo tre stagioni passa allo Spezia, vestendo poi anche le maglie di Cremonese (di nuovo), Varese, Tritium, Castellana e Romanese.