Privacy Policy Da Baggio a Baggio: la top 20 dei calciatori made in Vicenza in attività dal 1980 al 2010 - Pagina 3 di 4

Da Baggio a Baggio: la top 20 dei calciatori made in Vicenza in attività dal 1980 al 2010

8 Gennaio 2022

12. Nicola ZANINI (Vicenza)

Centrocampista classe ‘74, Zanini si mette in luce nelle giovanili del Vicenza, venendo acquistato nell’estate del 1990 dalla Juventus. Con la compagine bianconera Zanini fa il suo esordio in Serie A il 10 febbraio 1991 nella vittoria casalinga della Vecchia Signora contro il Cesena, venendo poi ceduto alla Sampdoria. Anche a Genova gioca una sola partita, iniziando poi un lungo peregrinare che lo porta a vestire le maglie di: Mantova, Pistoiese, Verona, Atalanta, Pescara, Como, Triestina, Napoli, Genoa, Ascoli, Vicenza, Albignasego e Treviso. Termina la carriera nel 2010.

11. Massimo PAGANIN (Vicenza)

Difensore classe 1970, Paganin inizia la sua carriera al Bassano Virtus in Interregionale. Prelevato dalla Fiorentina, che lo lascia per due anni nella formazione Primavera, viene poi ceduto alla Reggiana, in serie B, dove gioca le sue prime partite tra i professionisti. La svolta della sua carriera arriva nella stagione 1992-93, quando esordisce in Serie A tra le file del Brescia. Le prestazioni con la maglia delle Rondinelle gli valgono infatti la chiamata dell’Inter, squadra di cui diventa ben presto uno dei titolari inamovibili. In maglia nerazzurra gioca quattro stagioni, conquistando la Coppa UEFA nel 1994 assieme al fratello Antonio (unico alloro internazionale vinto contestualmente da due fratelli italiani). Terminata l’esperienza meneghina, Paganin milita per tre stagioni nel Bologna, prima di giocare nelle ultime fasi della sua carriera per Atalanta, Sampdoria, Vicenza e Athlītikos.

10. Antonio PAGANIN (Vicenza)

Fratello maggiore di Massimo (classe ‘66), Antonio cresce nel settore giovanile del Bologna, passando poi alla Sampdoria nel 1984. Con i blucerchiati arriva l’esordio in Serie A nell’aprile del ‘85 e la vittoria dei primi trofei: le Coppe Italia 1984-85 e 1987-88. Dopo quattro anni a Genova passa all’Udinese, contribuendo alla risalita in Serie A del team friulano. Le prestazioni in maglia bianconera gli valgono la chiamata dell’Inter, dove resta per cinque stagioni vincendo da titolare le prime due Coppe UEFA della storia club meneghino (la seconda insieme al fratello Massimo). Lasciata l’Inter, gioca per altre due stagioni (Atalanta e Verona) prima di ritirasi dal calcio ad alti livelli a soli trentuno anni.

9. Fabio MORO (Bassano del Grappa)

Difensore scuola Milan, Moro esordisce in prima squadra con il Ravenna, in C1, nella stagione 1994-95. Le prestazioni in maglia giallorossa gli valgono la chiamata del Torino, dove trova il suo esordio in massima serie. Non confermato nella stagione successiva, il difensore gioca tre campionati in Serie B con Salernitana e Monza, passando poi al Parma nell’estate del 1999. Un infortunio patito in precedenza, però, non gli permette di esordire mai con la compagine ducale, dato che a febbraio del 2000 passa al Chievo Verona in Serie B. Con la compagine clivense Moro vive le sue stagioni migliori, divenendo un punto fermo della “favola Chievo” che ottiene la sua prima storica promozione in massima serie e mette paura a tutte le grandi nella stagione 2001-02. Dopo dieci stagioni e mezza a Verona, nel 2010 appende gli scarpini al chiodo.

8. Giorgio STERCHELE (Schio)

Portiere simbolo del Vicenza (è l’estremo difensore con più presenze nella storia del club biancorosso), Sterchele ha giocato in due periodi distinti per la compagine berica: il primo periodo è quello che va dal 1988 al 1995, e comprende l’esordio tra i professionisti di Sterchele e la scalata dalla Serie C alla Serie A del club veneto, mentre il secondo, quello dal 2000 al 2007, è il periodo finale della carriera del portiere vicentino e coincide con l’ultimo anno in massima serie del club e i successivi anni in serie cadetta. A inframezzare queste due fasi ci sono le esperienze di Sterchele in diversi club italiani (Roma, Cagliari, Bologna, Ternana e Perugia) durante la seconda metà degli anni ‘90.

7. Walter SPEGGIORIN (Camisano Vicentino)

Attaccante di peso, Speggiorin dopo un inizio nelle giovanili del Vicenza approda al Genoa, giocando in Liguria per tre stagioni. L’esordio in Serie A arriva nella stagione 1972-73, quando torna a vestire i colori biancorossi del Vicenza. Dopo una sola stagione passa però alla Fiorentina, con cui conquista una Coppa Italia e una Coppa di Lega Italo-Inglese (suo il gol decisivo nella finale di ritorno contro il West Ham United). Come a Genova, dopo tre annate Speggiorin cambia maglia, passando questa volta al Napoli. Con i partenopei fatica in campionato, ma è di nuovo decisivo in Coppa di Lega segnando due reti nel ritorno della finale con il Southampton. Ceduto in compartecipazione al Perugia, in Umbria gioca le sue migliori stagioni, arrivando a sfiorare la doppia cifra in campionato. Riacquistato dal Napoli nel 1979, sotto il Vesuvio non riesce a rendere come con il club umbro, venendo ceduto alla Lazio in Serie B dopo due annate anonime. Termina la sua carriera nelle file della Massese.