Da Butragueño a Raul, da Chendo a Salgado, da Del Bosque a Makelele: viaggio in trent’anni di Real Madrid. Tre formazioni per un pezzo di Storia del Calcio
6 Marzo 2021
Martín VAZQUEZ
Uno della Quinta del Buitre, e già questo potrebbe bastare. Colpo del Torino nel 1990 (in campo nella storica e sfortunata doppia finale di UEFA del 1992 tra i granata di Mondonico e l’Ajax di Van Gaal), il buon Martin è stato centrocampista di talento, con piedi buoni e altrettanta visione di gioco. Tanto basta per essere protagonista del Real di quegli anni, fatti di vittorie e di bel gioco, con il marchio di un settore giovanile che forse mai come in quel periodo era spina dorsale della prima squadra. Martin, e con lui gli altri della Quinta, sono stati simbolo perché marchiati Real Madrid, con uno spirito di appartenenza che raramente si è respirato così forte dalle parti del Bernabeu come in quegli anni.
José Miguel González Martín del Campo MICHEL
Percorso del tutto simile a quello degli altri della Quinta, della quale Mìchel è stato membro del tutto degno, sin dagli esordi con i compagni con la maglia del Castilla. Le vittorie sono sempre tante, altrettante le soddisfazioni personali per questo talentuoso centrocampista, talvolta focoso nel suo comportamento in campo (addirittura una squalifica per nove giornate per aver offeso e colpito un arbitro) ma sempre decisivo per le sorti della sua squadra: gol decisivi, la vittoria nella classifica cannonieri della Coppa dei Campioni del 1988, calciatore spagnolo dell’anno nel 1986 (per Don Balòn) e nel 1992 secondo El Paìs. Protagonista ai mondiali del 1986 e a quelli del 1990.
Bernd SCHUSTER
Sembra strano trovare calciatori non spagnoli in questo undici che vi abbiamo proposto. Eppure eccolo, questo valente centrocampista teutonico che arriva al Real Madrid dopo otto anni al Barcellona: è il 1988 quando Bernd arriva al Bernabeu, trova ad accoglierlo una serie di grandi giocatori e continua a vincere campionati. Così come in blaugrana, per il tedesco prosegue con la maglia madridista la maledizione della Coppa dei Campioni, mancata sia al Barcellona che negli anni al Real, che viene eliminato nelle due partecipazioni di Schuster con il Madrid dal meraviglioso Milan di Sacchi. Il buon Bernd, che il Real l’ha pure allenato, dopo il Bernabeu pensa bene di passare dall’altra sponda del Manzanarre vestendo pure la maglia dell’Atletico. Comunque due anni degni di essere menzionati per il calciatore tedesco, che si toglie lo sfizio di vincere con i Blancos un campionato da allenatore nella stagione 2007-08 e la successiva Supercoppa.
Vicente DEL BOSQUE
Lo ricordate quel signore sulla panchina della Spagna, protagonista del grande ciclo di vittorie delle Furie Rosse, quello dei Mondiali 2010 e degli Europei 2012? Ecco, quel tipo con i baffi, che aveva spesso l’aria di passare lì per caso, è stato anche un grande centrocampista del Real Madrid, in un ruolo fondamentale, quello dell’interdizione, cruciale per una squadra con una spiccata e inevitabile vocazione offensiva. Tante vittorie da giocatore, palmares assurdo da allenatore: oltre ai Mondiali, due Coppe dei Campioni, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale sulla panchina del Real Madrid, senza dimenticare un paio di campionati. Niente male quel signore con i baffi, non trovate?
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