Da Butragueño a Raul, da Chendo a Salgado, da Del Bosque a Makelele: viaggio in trent’anni di Real Madrid. Tre formazioni per un pezzo di Storia del Calcio
6 Marzo 2021
Claude MAKELELE
Ti accorgevi della sua importanza solo quando non era in campo. Questo è stato Claude Makelele nei suoi tre anni al Real Madrid, fulcro del gioco, diga indispensabile in una squadra dai tanti talenti funambolici ma dalla inevitabile attitudine difensiva. Piccolo e forte, rapido e intelligente, benvoluto in uno spogliatoio complicato come può essere quello madridista, Claude lascia il Real dopo importanti vittorie in Spagna ed in Europa per via del mancato accordo sul rinnovo. Colpa della società, Makelele è poco galactico in un gruppo di stelle. Nonostante la solidarietà di importanti pezzi di spogliatoio come Hierro e come Zidane, saluta tutti e se ne va al Chelsea di Claudio Ranieri. A portare la croce per gli altri, ad essere, di nuovo e ancora, un mediano come non ne fanno e forse ne faranno più.
José Maria Gutiérrez Hernández GUTI
Una continua evoluzione la sua. Necessaria per trovare spazio nel Real delle stelle. Guti nasce seconda punta, poi diventa centrocampista totale, che offende e difende, che segna, imposta, chiude e fa segnare. Tecnica ai massimi livelli, Guti è sempre stato protagonista nei suoi anni al Real Madrid. Cambiano gli allenatori, cambia la squadra, arrivano stelle e stelline. Quando le cose si fanno serie ed importanti, José Maria Gutierrez c’è sempre, in Spagna ed in Europa. E non è un caso. Sfortunato il suo rapporto con la nazionale: tredici presenze e tre reti. Un peccato, ma visto come è andata con il Real, se ne sarà di certo fatto una ragione.
Luis FIGO
Pagato giusto un po’ dal Real. Per Figo – era l’estate del 2000 – sono usciti dalle casse madridiste “soltanto” 140 miliardi delle vecchie lire, direzione Barcellona, per uno dei colpi di mercato più stupefacenti della storia e più discussi. E meno accettati, visto che quando Figo torna a Barcellona nel 2002, da avversario, gli ex tifosi lanciano in campo contro di lui una bella – si fa per dire – testa di maiale. Ma Luis se ne è fatto ben presto una ragione, eufemismo per dire che ha fatto per anni le fortune delle Merengues. Ala destra di estro e talento, gol e assist garantiti per le punte. Di fatto uno dei migliori interpreti del ruolo del calcio moderno. E dire che è stato ad un passo, in gioventù, dalla Juventus prima e dal Parma poi, in uno di quegli intrighi di mercato che fanno amare la materia a tutti, tranne ai tifosi coinvolti. In Italia alla fine ci è arrivato: l’Inter nel 2005 lo ha vestito di nerazzurro.
Zinedine ZIDANE
Giocatore prima, allenatore adesso. Fenomeno in mezzo al campo, tecnico che definire vincente è riduttivo. È davvero necessario raccontare quello che Zidane è stato ed ha rappresentato per questo gioco, a Bordeaux e a Torino, e certamente a Madrid dove ha vinto finalmente quella Coppa dei Campioni che tanto mancava e dove mette a segno reti davvero indimenticabili. Su tutte, probabilmente, il tiro al volo praticamente impossibile con cui segna il raddoppio delle Merengues contro il Bayer Leverkusen. Decisamente nella storia del Real Madrid, e non è necessario dilungarsi oltre.
Grigoris Georgatos nella classifica dei 20 terzini più prolifici di sempre
3. ALESSANDRO PARISI Un italiano è sul podio. No, non si tratta né di Zambrotta e né di Grosso, i due terzini titolari della nazionale campione del mondo 2006. La piacevole sorpresa di questa speciale classifica si chiama Alessandro Parisi, un terzino che ha fatto tanta gavetta e che, al contrario degli altri due […]
Le rose dell’Europeo Under 21 2002: il pianto dell’Italia e l’insuperabile Cech
Tutte le rose dell’Europeo Under 21 2002, vinto dalla Repubblica Ceca di Baros e Cech. Quanti campioni e quanti talenti perduti.
Riscriviamo la storia del trofeo mai vinto da Diego
5. Emilio BUTRAGUEÑO (Spagna) È un rapinatore dell’area di rigore. E non a caso gli affibbiano il soprannome di El Buitre (l’Avvoltoio) per la sua capacità di fiondarsi sul pallone e trasformarlo in gol. Vive praticamente tutta la sua carriera con la maglia del Real Madrid, eccezion fatta per il triennio finale in Messico con […]
Halloween nel calcio: l‘enciclopedia delle notti horror dagli anni ‘80 ad oggi!
NAPOLI – LAZIO 5-0 (20 settembre 2015) È il racconto di un dominio o di un tracollo, fate voi. Il Napoli inizia ad ammirare i primi vagiti della gestione-Sarri che, dopo la sua avventura all’Empoli, è arrivato alla guida dei partenopei con grandi aspettative. Il bel gioco messo in mostra in Toscana trova la sua […]