Da De Ascentis a Gattuso, da Sheva a West: la campagna acquisti del Milan 1999-00 è da leccarsi i baffi
9 Gennaio 2022
Max TONETTO
Esploso nell’Empoli nelle sue due prime stagioni in massima serie, convince il Milan della bontà dei suoi mezzi tecnici, non riuscendo però a convincere Zaccheroni a dargli minuti in campionato. Nei sei mesi in rossonero solo un’apparizione in Coppa Italia prima di un prestito al Bologna.
SESSIONE INVERNALE
José Antonio CHAMOT
Roccioso centrale argentino, dopo diverse esperienze in Italia, Pisa, Foggia e soprattutto Lazio, tornerà nel Belpaese dopo diciotto mesi all’Atletico Madrid, sposando il progetto del Diavolo. Zaccheroni lo inserisce subito nei meccanismi del suo 3-4-3, trovando tredici gettoni nella sua prima stagione. Nel complesso giocherà altre tre stagioni a Milano, vincendo da comprimario la Champions League del 2003.
Fabricio Tomas COLOCCINI
In Argentina viene considerato come un potenziale crack del calcio mondiale, convincendo la dirigenza rossonera a puntare su di lui per gli anni a venire. Tuttavia l’impatto col calcio italiano non fu ottimale, non trovando mai minuti nei primi sei mesi, costringendo l’argentino a una lunga serie di prestiti. Troverà la sua unica presenza milanista negli ultimi sei mesi italiani, nella stagione 2004-05.
JOSÉ MARI Romero Poyon
Nella sessione invernale il popolo rossonero vede partire uno dei suoi grandi idoli, George Weah, e la dirigenza rossonera decide di sostituirlo con lo spagnolo José Mari. L’esordio fu illusorio, con una rete dopo appena quaranta secondi dal suo esordio contro la Roma, ma in due stagioni e mezzo le marcature furono appena cinque.
Taribo WEST
In Italia il difensore noto soprattutto per le sue treccine colorate è ricordato per il suo biennio interista, ma nel dicembre del 1999 il nigeriano cambiò sponda del naviglio, giocando sporadicamente col Milan. Tuttavia, malgrado le appena quattro presenze, riuscì a siglare un gol nell’ultima gara di campionato all’Udinese.
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