Da Rizzitelli punta centrale del Bayern Monaco a Verratti: sono 31 gli italiani che sono riusciti a vincere all’estero
8 Novembre 2021
Salvatore BOCCHETTI (Spartak Mosca: 2016-17)
Il difensore centrale partenopeo è ininterrottamente nella capitale russa dal 2013 – eccezion fatta per sei mesi con la maglia del Milan dal gennaio al giugno del 2015 – ed è uno dei punti di riferimento che prima Alenitchev e poi Carrera schierano nell’undici di partenza per consentire allo Spartak Mosca di conquistare il suo decimo titolo in campionato. Salvatore è ormai un esperto del torneo russo, militando in Prem’er Liga ormai dal 2010, quando il Rubin Kazan lo ha prelevato dal Genoa.
Gianluigi BUFFON (Paris Saint Germain: 2018-19)
Il portierone della Nazionale si concede un’annata tra i campionissimi del Paris Saint Germain, con l’obiettivo di alzare finalmente al cielo la tanto agognata Champions League. Tuttavia, l’ex estremo difensore di Parma e Juventus non riesce nel suo intento, dovendosi arrendere al Manchester United negli ottavi di finale. In campionato, invece, si alterna ad Alphonse Areola, mettendo a referto diciassette presenze nella Ligue 1 dominata dai parigini.
Fabio CANNAVARO (Real Madrid: 2006-07, 2007-08)
Giunto a Madrid a seguito della retrocessione in d’ufficio in Serie B della Juventus per la vicenda Calciopoli e fresco di vittoria ai Mondiali del 2006, il capitano azzurro in tre stagioni al Santiago Bernabeu totalizzerà novantaquattro presenze vincendo due campionati consecutivi sotto la guida di Fabio Capello e Bernd Schuster. Alzando davanti al popolo madridista il Pallone d’Oro 2006. Dopo questa parentesi spagnola deciderà di tornare in Italia (sempre alla corte della Vecchia Signora) per prepararsi al meglio ai Mondiali di calcio sudafricani. Entrambe le esperienze (l’ultimo anno alla Juventus e la parabola azzurra a Sud Africa 2010) si rivelarono un flop per il centrale difensivo partenopeo.
Amedeo CARBONI (Valencia: 2001-02, 2003-04)
Il terzino sinistro è un’istituzione dalle parti del Mestalla. Giunto nel 1997 dalla Roma, il difensore aretino è diventato uno dei simboli del Valencia, con cui ha giocato sino ai quarantuno anni d’età. Per lui si contano due successi in campionato con Rafa Benitez in panchina che non rinuncia mai al suo apporto. Al termine della carriera, Carboni saluta quella che è la sua seconda casa dopo quasi 250 partite in campionato e diversi trofei in aggiunta: una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intertoto.
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