Da Rizzitelli punta centrale del Bayern Monaco a Verratti: sono 31 gli italiani che sono riusciti a vincere all’estero
8 Novembre 2021
Antonio CASSANO (Real Madrid: 2006-07)
La parentesi con la maglia del Real Madrid di Cassano viene tutt’ora ricordata più per il suo abbigliamento nel giorno della presentazione alla stampa che per le sue magie in campo (se escludiamo il gol all’esordio contro il Betis in Coppa del Re). In effetti il talento di Bari vecchia (giunto a Madrid nel gennaio 2006) riuscì a farsi notare per le sue bizze anche fuori dai confini patri: spesso fuori rosa, non riuscì nemmeno ad ottenere maggiore centralità in squadra sotto la guida del suo ex allenatore alla Roma Fabio Capello (spesso preso in giro con astruse imitazioni). Lascerà la Liga spagnola dopo un anno e mezzo, vincendo un campionato da comprimario.
Domenico CRISCITO (Zenit San Pietroburgo: 2011-12, 2014-15)
Eterna promessa del calcio italiano, dopo alcune peripezie fisiche e di carattere giudiziario Domenico Criscito sceglie la Federazione Russa come propria patria calcistica. Lo attendono un ricco contratto e mister Spalletti in panchina. In sette anni allo Zenit di San Pietroburgo fa esperienza europea e vince due campionati. Prima di ritornare per la seconda volta al Genoa, sempre più desideroso di assumere il ruolo di uomo-simbolo del popolo rossoblù.
Carlo CUDICINI (Chelsea: 2004-05, 2005-06)
Figlio del leggendario portiere di Milan e Roma Fabio, Carlo Cudicini per dieci anni è stato il rappresentante tra i pali del gruppo italiano del Chelsea. Giunto a Londra a seguito della sua esperienza in Serie B col Castel di Sangro, parte come riserva di de Goeij salvo disputare ottime annate da titolare tra il 2001 e il 2003 a causa dell’infortunio dell’estremo difensore olandese. Nel 2004 con l’arrivo di Cech tra i pali, ritorna ad un ruolo di riserva ma è comunque parte della rosa che si aggiudicò la Premier League nel 2004-05 e nel 2005-06.
Ivone DE FRANCESCHI (Sporting Lisbona: 1999-00)
Centrocampista di scuola padovana, già compagno nelle giovanili di Alessandro Del Piero, De Franceschi nel 1999 (dopo una positiva annata in Serie A col Venezia) vola verso Lisbona destinazione Sporting Club de Portugal su precisa richiesta di mister Giuseppe Materazzi. In una stagione lusitana realizza tre gol in venticinque partite ed è il primo calciatore italiano ad aggiudicarsi il titolo di Campione del Portogallo. Una parentesi portoghese prima di una carriera tra Venezia, Chievo Verona, Salernitana e Bari.
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