Privacy Policy Da Rizzitelli punta centrale del Bayern Monaco a Verratti: sono 31 gli italiani che sono riusciti a vincere all'estero - Pagina 4 di 8

Da Rizzitelli punta centrale del Bayern Monaco a Verratti: sono 31 gli italiani che sono riusciti a vincere all’estero

8 Novembre 2021

Morgan DE SANCTIS (Monaco: 2016-17)

L’estremo difensore abruzzese ha ormai quasi quarant’anni quando accetta l’offerta dei monegaschi, alla ricerca di un’alternativa esperta al titolare croato: Danijel Subasic. L’ex numero uno – fra le altre – di Pescara, Juventus e Galatasaray, si toglie la soddisfazione di esordire in Champions League anche con i biancorossi di Leonardo Jardim, stabilendo un primato: è l’unico calciatore italiano ad aver disputato la massima competizione europea con le maglie di cinque club differenti (Udinese, Siviglia, Napoli, Roma e Monaco). In Ligue 1 gli è sufficiente una presenza per sfoggiare nel suo palmares anche il titolo di Campione di Francia.

Gennaro GATTUSO (Rangers Glasgow: 1998-99)

Scappare dal ritiro del Perugia per dirigersi in direzione Glasgow. Questo fu il preambolo della breve esperienza scozzese di Gennaro Ivan Gattuso, che a soli diciannove anni si trovò a combattere contro la burocrazia federale (che cercò di bloccare il suo trasferimento in Scozia) e con un calcio molto fisico come quello dei figli di William Wallace. Ma anche molto adatto alle caratteristiche del centrocampista calabrese. Una stagione (quella del 1997-98) in cui è uno degli idoli italiani della tifoseria. Poi però arriva in panchina Dick Advocaat, e le cose cambiano. Ma prima di lasciare la Scozia nell’ottobre 1998, il futuro campione del mondo ha già collezionato cinque presenze nella stagione 1998-99. Ed il titolo ottenuto al termine di quel campionato è dunque a tutti gli effetti anche suo.

Cristiano LUCARELLI (Shakhtar Donetsk: 2007-08)

Fu voglia di avventura o un atto politico? Da poco la Rivoluzione Arancione di Piazza Maidan del 2004 aveva portato l’Ucraina a dividersi tra filo-europeisti e filo-russi. Con l’oriente russofono e del Donbass dalla parte di Putin. La principale squadra della zona orientale del paese (lo Shakhtar di Donetsk) allora era così filo-Yanukovich (il candidato sconfitto alle presidenziali e vicino alla Russia) da minacciare attraverso il suo presidente un cambio dei colori sociali della maglia (l’arancio era il colore di chi guardava verso occidente). In questo contesto tribolato Cristiano Lucarelli, probabilmente il giocatore più di sinistra della storia del calcio italiano giunge a Donetsk nel 2007. Solo sei mesi. Ma sufficienti a fargli vincere un campionato e a mettere a segno due gol in Champions League. Prima di tornare in Italia, nella ben più placida Parma.