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8 Novembre 2021
Federico MACHEDA (Manchester United: 2008-09)
E se Federico Macheda non si fosse trovato in quello spicchio di campo durante il tiro di Carrick nella partita di Premier League contro il Sunderland? Sicuramente non ci sarebbe stato uno dei gol di esordio più originali della storia della Premier League. Ma forse non ci sarebbe stata nemmeno l’illusione di veder nascere una stella. Arrivato a Manchester dalle giovanili della Lazio nel 2008, la sua carriera è stata tutto un peregrinare. Fino al calcio greco e al suo arrivo nelle file del Panathinaikos. Però che emozione quell’abbraccio con Ronaldo dopo il gol, che emozione sentirsi dire da Sir Alex Ferguson «Scaldati, ché è il tuo turno». E che soddisfazione poter dire di aver vinto due campionati inglesi con la maglia dei Red Devils.
Claudio MARCHISIO (Zenit San Pietroburgo: 2018-19)
Il Principino ha appena dato l’addio alla sua Juventus, in un pieno processo di rinnovamento. La voglia di mettersi in gioco da parte del centrocampista è ancora tanta e per questo accetta l’offerta dei russi che gli concedono di cimentarsi con il livello della Prem’er Liga e la Champions League. Tuttavia, un grave infortunio al menisco della gamba destra lo costringe ai box per molto tempo e, alla fine della stagione, matura la decisione di dire addio al mondo del calcio.
Thiago MOTTA (Paris Saint Germain: 2012-13, 2013-14, 2014-15, 2015-16, 2017-18)
Il centrocampista italo-argentino è acquistato dal direttore sportivo del Paris Saint Germain Leonardo nell’estate del 2012. Arriva a Parigi assieme a giocatori come Ibrahimovic e Verratti, ed il suo approdo a Parigi rappresenta uno dei tornanti della storia recente del Paris Saint Germain e della storia del campionato di calcio francese in generale. Con lui titolare la squadra dell’Ile de France si aggiudica cinque campionati nazionali. E diventa un simbolo. Nel corso del suo ultimo match in Francia (nella finale di Coppa contro Les Herbiers) viene presentato dal presidente del club Al-Khelaifi ad Emmanuel Macron come futuro allenatore dell’under- del club.
Marco NEGRI (Glasgow Rangers: 1999-00 e 2000-01)
Se trentadue reti vi sembran poche… Marco Negri giunge a Glasgow dopo alcune ottime stagioni con la maglia del Perugia. E la sua prima stagione (nel 1997-98) è da incorniciare: trentadue gol, titolo di capocannoniere e addirittura cinque gol in un match contro il Dundee United. Quell’anno però il campionato andò ai rivali del Celtic e negli anni successivi Negri ebbe un rapporto conflittuale col calcio scozzese: infortunatosi nel corso di una partita di squash con Sergio Porrini, fu lentamente messo ai margini del team. Costretto a un lungo periodo di recupero, Negri fu ceduto al Vicenza a gennaio del 1999 con cui riuscì a segnare una rete in nove partite. Tuttavia, a cavallo del millennio, l’attaccante fu letteralmente tartassato da infortuni così gravi che gli impedirono di rimettersi in gioco. Dick Advocaat lo aspettò per due anni, ma riuscì a scendere in campo soltanto tre volte, prima di essere ceduto al Bologna. Sul palmares compaiono due titoli scozzesi, ma sono ricordi sbiaditi di un periodo sfortunato.
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