Privacy Policy Da terzino a doppiatore di film cinesi, Pippo Pancaro State of Mind

Da terzino a doppiatore di film cinesi, Pippo Pancaro State of Mind

25 Agosto 2021

Professione terzino? Non solo. Quando sembra di sapere tutto di un calciatore, ecco che la memoria corre all’ormai lontano 2003, quando finalmente arriva nei cinema del nostro Paese un film diventato in un attimo cult per gli appassionati. Vi dice niente “Shaolin Soccer – Arbitri, rigori e filosofia zen”? Se non vi sovviene nulla, l’invito è di provvedere al
più presto. Vi diamo un altro indizio. Cosa accomuna Damiano Tommasi, Marco Delvecchio, Siniša Mihajlović, Angelo Peruzzi, Vincent Candela e Giuseppe Pancaro, festeggiato del giorno? Troppo facile dire “i tanti derby della Capitale giocati con la Lazio e con la Roma”, non lo accettiamo. Non vi ricordate? Non vi torna alla mente la grande vittoria del Real Shaolin contro l’Infamitas United? I protagonisti del film hanno tutti, o quasi, le voci dei giocatori che abbiamo citato sopra. Questo rende Shaolin Soccer una
perla per gli amanti del calcio nostrano, che non potranno non riconoscere voci, accenti e cadenze degli atleti.

Shaolin Soccer, tra i SuperBoys e Holly e Benji

La grande idea alla base del successo del film tra gli appassionati è stata quella di dare le voci dei protagonisti ai calciatori di Roma e Lazio, che hanno naturalmente devoluto i loro compensi in beneficenza. E’ questo il surplus di una pellicola divertente e rumorosa, che racconta la storia del derelitto Fong “Gamba d’Oro”, ex campione di calcio in rovina dopo
aver venduto una partita per soldi da parte del perfido compagno di squadra Hung.

Un’aggressione mette fine alla sua carriera. Passano gli anni, e cruciale è l’incontro tra Fong e Sing, “possente Gamba d’Acciaio” con la voce di Damiano Tommasi, studente Shaolin rammaricato dallo scarso interesse del mondo verso le arti marziali. Come renderle interessanti? Unendole al calcio! Ed ecco dunque la nascita del Real Shaolin, pronta a sfidare la squadra del malvagio Hung, l’Infamitas United. Mancano però i giocatori e Sing decide di trovarli tra i suoi cinque fratelli (lui è il quinto), esperti sì di kung fu ma ora alle prese con i lavori più disparati. Ed ecco dunque la ricerca, che porterà in squadra, dopo varie peripezie il Primo Fratello, Testa d’Acciaio, voce di Marco Delvecchio, e poi anche il Secondo, doppiato da Siniša Mihajlović, “Riportone”, con la tecnica segreta
della “Gamba Rasoterra”.

Arriva anche il momento del Terzo Fratello, cadenza e voce di Pippo Pancaro, addominali indistruttibili che riescono a tenere fermo il pallone e nome “Canotta d’Acciaio”, decisivo nella finale. Vincent Candela è la voce del Quarto Fratello, Saracinesca, con una evidente somiglianza con Bruce Lee, autore della rete decisiva in semifinale dopo aver reso vani tutti gli attacchi degli avversari, infortunato dagli avversari nell’atto conclusivo contro l’Infamitas. L’enorme Sesto Fratello, detto “Peso Leggero” a discapito della sua mole, ha la voce di Angelo Peruzzi, salta e si muove con elegante leggiadria. Ovviamente il Real Shaolin vince contro l’Infamitas United, Hung viene arrestato, Sing trova l’amore con Mei, esperta di Tai-chi e decisiva nella finale con un tir potentissimo che travolge tutti gli avversari e il kung fu diventa popolare in città. “Shaolin Soccer”, film cult per gli appassionati, un po’ meno sotto il punto di vista strettamente cinematografico. Pino Insegno, doppiatore di professione e voce nel film di Fong, ha dichiarato in una intervista: “Shaolin soccer l’abbiamo distrutto, abbiamo distrutto un film, e c’ero anche io perché davamo tutti i soldi in beneficienza all’ospedale Bambin Gesù. Era
una bella cosa ma l’abbiamo distrutto”. Peccato, perché a noi continua a piacere parecchio!

Pippo Pancaro, terzino vecchia scuola

Capace di giocare su entrambe le fasce difensive con buoni risolti, il calcio di Pancaro è quello di corsa e di sostanza che si è sempre richiesto ai terzini. Nato il 26 agosto del 1971 a Cosenza, il buon Pippo cresce nell’Acri, viene scoperto dal Torino che lo manda a giocare all’Avezzano. Nel 1992 la grande occasione del Cagliari: qui dopo le difficoltà iniziali si consacra titolare e negli anni tra i migliori interpreti del ruolo (un gradino sotto i
grandi), togliendosi lo sfizio di segnare il 3 a 2 nella semifinale di Coppa Uefa contro l’Inter nel 1993/1994 (trofeo poi vinto dalla Beneamata in finale contro il Salisburgo). Dopo il Cagliari Pancaro partecipa all’epoca dorata della Lazio di Cragnotti: resta in biancoceleste fino al 2003, vincendo lo scudetto del 2000, le Coppe Italia del 1998 e del 2000, due Supercoppe Italiane e nel 1999 sia la Coppa delle Coppe che la Supercoppa Europea,
chiudendo l’esperienza biancoceleste dopo essere stato titolare e protagonista, mettendo insieme tra Coppe e campionato 220 presenze e 7 reti. Due stagioni con la maglia del Milan portano nella bacheca di Pippo uno scudetto, un’altra Supercoppa Europea e una Supercoppa Italiana. Fiorentina e Torino le ultime tappe di una carriera chiusa a 36 anni
per questo terzino tutto corsa e polmoni, capace in ogni sua esperienza di ritagliarsi un ruolo da protagonista grazie alla sua affidabilità e alla sua tenacia. Come detto, un ottimo interprete del ruolo.

Gli anni da allenatore

E’ particolare la carriera da allenatore intrapresa da Pancaro a partire dal 2012. Il motivo è presto detto: ogni esperienza, o quasi, è stata caratterizzata da un ex giocatore che ha preso il posto di Pippo o che da lui è stato sostituito. Tutti nomi di un importante livello nostalgico: nel 2012 infatti sulla panchina del Modena Pancaro diventa il vice di Dario Marcolin, con l’esperienza che finisce con l’esonero dell’ex centrocampista della Lazio,
sulla panchina della Juve Stabia invece Pancaro si siede nel 2014 ma viene esonerato nel 2015 (la squadra era terza in classifica nel girone C di Lega Pro). Ancora più interessante l’esperienza a Catania nell’estate del 2015, con la squadra siciliana ai nastri di partenza del campionato 2015/2016 con 9 punti di penalizzazione: Pancaro lascia la squadra nel marzo 2016, la squadra in zona play out della serie C e il posto di allenatore che viene
preso da Francesco Moriero. Da esonerato a subentrante nel 2018, quando, sempre in serie C, Pancaro sostituisce il dimissionario Davide Dionigi al Catanzaro, per abbandonare poi la panchina calabrese al termine della stagione. L’ultima esperienza da allenatore di Pancaro inizia il 28 giugno del 2019 sulla panchina della Pistoiese, dove prende il posto di Antonino Asta, e termina nel giugno dell’anno successivo.

Sliding Doors tra Cagliari e Monaco

C’è una storia curiosa raccontata da Pancaro in una intervista a Tuttosport relativa al rapporto con Giovanni Trapattoni, sulla panchina del Cagliari nella stagione 1995/1996. Un racconto di sedute post allenamenti tra il terzino e l’allenatore, con l’obiettivo di migliorare la tecnica di base. Un legame saldo, visto che con il Trap Pippo giocherà la maggior parte delle sue 19 partite in nazionale, e che avrebbe potuto avere colori diversi da quelli indossati dal terzino nel corso della carriera. E’ lo stesso Pancaro a raccontare dell’invito di Trapattoni a seguirlo nella sua seconda esperienza tedesca sulla panchina del Bayern Monaco. Era il 1996, e non se ne fece nulla, e vista la carriera siamo sicuri che lo stesso Pippo non abbia rimpianti. Ma che bello immaginare Pancaro correre sul fondo per raccogliere un suggerimento di Matthaus e crossare per l’accorrente Rizzitelli o per Klinsmann, oppure vedere il duello per il posto di titolare tra Pippo, Lizarazu e Tarnat.

di Yari Riccardi

Ultime storie