Dalla Coppa Uefa alla Serie B: la rosa dell’Empoli di Marchisio e Giovinco che oggi si salverebbe a mani basse
12 Dicembre 2021
5. Davide MORO
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È il recordman in termini di presenze con l’Empoli (325). Cresciuto anche lui nel vivaio empolese, viene girato in prestito alla Sangiovannese ed al Varese ritrovando l’Empoli nel 2004-05 con la promozione dalla B alla A. Tre campionati nella massima serie, uno poi in B dopo la retrocessione del 2007-08, quindi il ritorno in A, sempre in Toscana, ma con il Livorno. Nel 2010-11 vive la sua seconda esperienza all’Empoli, anche stavolta da titolare inamovibile, fino al ritorno in A con la promozione del 2013-14. Chiude la carriera alla Salernitana, contribuendo al ritorno in B ed alla vittoria della Lega Pro nei sei mesi disputati da giugno a gennaio del 2015. Seguirà di fatto una stagione di B con i campani prima di fare ritorno in Lega Pro con la Cremonese ed all’Audace Cerignola in D.
6. Ignazio ABATE
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Non ha certo bisogno di troppe presentazioni il laterale destro, scuola Milan, che nella stagione 2007-08 rappresentava un’autentica furia sull’esterno empolese. Come si era soliti fare, le grandi squadre mandavano alcuni dei loro migliori prospetti a “farsi le ossa” in squadre di medio-bassa classifica. Di fatto per Abate è la prima stagione in A, dopo le esperienze con Napoli in C1, Piacenza e Modena in B. Lui risponde con trentacinque presenze e un gol, non riuscendo ad evitare però la retrocessione; l’anno dopo passa al Torino, poi torna definitivamente al Milan e ci resterà per dieci anni dal 2009 al 2019, vincendo uno Scudetto e supercoppe italiane. Ventidue presenze e un gol anche con la Nazionale maggiore, con la quale scende in campo anche nel Mondiale di Rio contro il Costa Rica e ancora prima nella Confederations Cup (terzo posto), Europeo di Polonia-Ucraina (secondo posto) ed Europeo Under 21 in Svezia (terzo posto). Anche lui come Bassi vince il trofeo di Tolone nel 2008.
7. Vittorio TOSTO
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Difensore esterno, dotato di buona tecnica e capacità di spinta. Vittorio Tosto, nato a Cariati, insieme a Balli vince il campionato di B con la Salernitana e disputa la storica stagione in A, bissando il successo di qualche stagione addietro, quando giovanissimo scolpì il suo nome accanto a “mostri sacri” della Fiorentina che trionfò nella Serie B del 1993-94. La sua carriera inizia all’Avellino. Dopo l’esperienza in granata passa alla Samp, prima di approdare al Piacenza che porta dalla B alla Serie A. Seguiranno altre due stagioni in B, con Napoli e Genoa, prima di arrivare Ascoli per metà stagione. Dai marchigiani si sposta quindi all’Empoli che non lascerà più nel pieno della sua maturità calcistica, con tre stagioni in A e due in B.
8. Francesco MARIANINI
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Centrocampista nato a Pisa, vanta nel suo curriculum oltre 300 partite tra Serie A e Serie B. Dopo gli inizi alla Luchese passa alla Triestina in cadetteria, stagione successivamente alla quale approda nella massima serie col Lecce senza però troppa fortuna. Nel 2006-07 è una delle certezze nella stagione dei record dei toscani di Gigi Cagni che chiuderanno al settimo posto con la qualificazione in Coppa UEFA, anche grazie al suo apporto. Disputerà anche la seconda stagione in A, quella della retrocessione, e resterà in B anche nelle due annate successive. Nel 2010-11 si trasferisce a Novara e vince i play-off in B, salvo poi non riuscire ad evitare la retrocessione. Con i piemontesi resterà anche nelle due stagioni successive dove vivrà un’esperienza simile rispetto a quella vissuta all’Empoli, passando dal disputare i play-off ed i play-out, retrocedendo in C (proprio contro il Varese battuto tre stagioni prima nell’ultimo atto prima della promozione in A).
9. Nicola POZZI
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Centravanti vecchio stampo, Pozzi cresce calcisticamente nella sua Romagna, tra il Santarcangelo e poi al Cesena con cui esordisce in C1. Poi lo prende il Milan che lo rigirerà al Napoli per mezza stagione in C1 e poi mezza stagione al Pescara in B. Nel 2005-06 arriva all’Empoli e guadagna subito la fiducia nella massima serie e disputerà tre stagioni di fila, compresa la 2007-08 nella quale risulterà il miglior marcatore dei toscani in campionato (sette gol) nonché stagionale (dieci complessivi contando i tre arrivati in Coppa Italia, al netto di ventuno presenze). Pesa, senza dubbio, il poker rifilato al Cagliari nel 4-1 del 9 dicembre 2007, per la gioia dei tifosi ed anche dei fantallenatori che hanno scommesso su di lui. Proprio per inseguire il gol, riportò un brutto infortunio al ginocchio che gli costò la stagione. Tornerà in campo nel torneo successivo di Serie B, mettendo a segno dodici reti in metà stagione, prima cioè di risalire in Serie A dove inizia il suo ciclo alla Sampdoria (di Cassano e Pazzini). Con il club genovese disputerà quattro stagioni in A ed una in B (contribuendo alla risalita dopo i play-off e andando in doppia cifra). Prima della sua ultima stagione alla Samp, gioca tre partite col Siena e poi passa al Parma ed al Chievo Verona, esperienze poco esaltanti. Torna in B col Vicenza, solo quattro gare, per chiudere tra Lega Pro e Serie D. Oggi allena il Grassina, ha giocato anche nelle nazionali giovanili, dall’Under 17 all’Under 21 (venti presenze e sei gol complessivi).
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