Tutti i giocatori che sono passati dalla Serie C alla Nazionale in 5 anni
9 Aprile 2020
Alessandro COSTACURTA
Annoverato tra i migliori difensori del panorama italiano, dedica quasi interamente la sua carriera al Milan, la società con la quale è cresciuto e con cui ha vinto praticamente tutto. Nonostante la crescita evidente, viene spedito per una stagione al Monza, in C1, prima di ritornare alla base ed abbracciare il rosso e il nero per il resto della sua storia calcistica. Sarà protagonista anche con l’Italia con cui disputa due Mondiali e un Europeo. Per lui 59 presenze e 2 gol.
Francesco BAIANO
Muove i primi passi con il Napoli, con il quale è cresciuto, senza però ritagliarsi uno spazio tutto suo. Arriva la girandola dei prestiti, prima della consacrazione a Foggia. Con i satanelli segna tanto e si diverte. Le prestazioni gli valgono due presenze con gli azzurri, ma saranno soltanto fugaci apparizioni. Passa alla Fiorentina dove fa coppia con Batistuta, affermandosi come il compagno ideale per il bomber di Reconquista. Frenato poi da un infortunio, tornerà a girovagare nei campi della C.
Giuseppe SIGNORI
Aveva il fiuto del bomber di razza e un mancino che non lasciava scampo. A Foggia, con Zeman, diventa un terminale offensivo implacabile, nonostante i pochi gol realizzati in serie C. I numeri e il talento gli valgono la Nazionale con cui partecipa al Mondiale del 1994. Passata l’esperienza a Foggia sarà il capitano della Lazio e del Bologna, di cui diventa l’idolo di ogni tifoso.
Alessandro BIANCHI
Una carriera legata principalmente alla maglia del Cesena, con cui gioca in tre riprese. Prima l’esordio, poi il prestito al Padova e il ritorno in Emilia. Prima di chiudere la carriera, regala le sue sgroppate all’Inter con cui vince lo scudetto del 1989. In Nazionale conta nove presenze, divise tra amichevoli e qualificazioni. Senza mai presenziare alle fasi finali dei campionati nazionali più importanti.
Alessandro MELLI
Cresce e si afferma nel Parma. Con i crociati gioca nelle tre categorie italiane più importanti, fino a conquistare l’azzurro della Nazionale. Dopo aver vinto il campionato europeo con la Nazionale Under 21 nel 1992, riesce a conquistare l’azzurro grazie ad Arrigo Sacchi, ma le presenze saranno soltanto due. Oltre a quella dei gialloblù, indossa anche le maglie di Sampdoria, Milan e Perugia. Chiude all’Ancona in Serie B.
Antonio MANICONE
Cresce nelle giovanili dell’Inter, ma prima di arrivare alla prima squadra nerazzurra si fa notare nelle categorie inferiori, completando la scalata verso la massima serie: Licata, Palermo, Foggia e Udinese. Le buone prestazioni gli valgono la chiamata dell’Inter con cui si afferma a livello Nazionale. Si veste di azzurro soltanto una volta, in una gara di qualificazione contro l’Estonia e concluderà la sua carriera di nuovo in serie C.
Antonio BENARRIVO
Inizia nel Brindisi, la squadra della sua città, con cui gioca tre anni in C1. Le prestazioni sopra la media lo portano al Padova dove un ottimo biennio nel campionato cadetto gli vale la chiamata del Parma. Dal Tardini non si sposta più. Ne diventa il capitano e si afferma come uno dei migliori terzini del panorama italiano. In Nazionale vanta ventitré presenze e il titolo di vicecampione del mondo nel 1994.
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