Tutti i giocatori che sono passati dalla Serie C alla Nazionale in 5 anni
9 Aprile 2020
Giovanni STROPPA
Viene acquistato dal Milan che, prima di lanciarlo al grande calcio, lo presta al Monza. Ritornato a Milano fa la riserva di Donadoni e segna un gol decisivo nella conquista della Coppa Intercontinentale, senza però trovare continuità. Le stagioni al Foggia gli valgono la chiamata di Sacchi in Nazionale. Quattro presenze totali senza riuscire a lasciare il segno. E prosegue la sua carriera in giro per l’Italia.
Luca BUCCI
Portiere di grande affidabilità. Dopo un’ottima stagione alla Casertana in C1 dove ottiene la promozione, e la cadetteria con la Reggiana, conosce la massima serie con il Parma. L’ottima stagione viene suggellata dalla convocazione in Nazionale. Le presenze in azzurro saranno solo tre, ma fa parte del gruppo che sfiora la vittoria al Mondiale del 1994. Lascerà Parma per cedere il posto al giovane Buffon e ritroverà una sua dimensione al Torino. Chiude con il ritorno a Parma e infine al Napoli.
Andrea SILENZI
Di elevata statura ed abile in acrobazia, Pennellone si mette in mostra con la Reggiana, dove da centravanti si laurea capocannoniere e contribuisce al salto di categoria. Passa al Napoli senza trovare quella stessa continuità che ritrova al Torino. I gol in granata gli valgono una chiamata in Nazionale, per un amichevole contro la Francia che resterà il suo unico gettone. Sceglie quindi il Nottingham Forest: è il primo italiano a giocare in Premier League. Chiude poi al Torino e al Ravenna.
Roberto RAMBAUDI
Muove i primi passi sui campi della Serie C, ad Omegna, Pavia e Perugia per poi confermandosi ad alti livelli nel Foggia di Zeman, dove insieme a Signori e Baiano forma il tridente d’attacco che conquista il nono posto in Serie A, da matricola. Il successivo passaggio di Zeman alla Lazio lo porta a lasciare l’Atalanta per i biancocelesti. Pur non realizzando gli stessi numeri di Foggia, trova la Nazionale per due volte, senza riuscire a ritagliarsi uno spazio importante.
Massimiliano CAPPIOLI
Cresce nella Roma, ma stabilisce un rapporto speciale con il Cagliari, con cui sotto la guida di Ranieri arriva dalla C1 fino alla serie A e alla partecipazione in Coppa UEFA. Terminata l’avventura sarda ritorna nella sua Roma, prima di ripartire in giro per l’Italia e conquistare un’altra promozione con il Palermo. In Nazionale arriva solo di passaggio, nel 1994, per lui solo un’amichevole contro la Francia.
Daniele CARNASCIALI
Durante il settore giovanile si divide tra Sangiovannese e Atalanta. Esordisce con il Mantova nel calcio professionistico e porta avanti una discreta carriera tra le squadre più blasonate della provincia. Alternandosi tra la serie A e la B. I cinque anni alla Fiorentina risultano i più prolifici, dove nel 1996 mette in bacheca la Coppa Italia, la Supercoppa e le sue uniche due presenze in Nazionale.
Fabrizio RAVANELLI
Penna Bianca. Quante gioie ha regalato ai suoi tifosi mentre correva a perdifiato con la testa sotto la maglietta. Lui, bomber di razza, che ha aperto e chiuso la carriera nella squadra della sua città: il Perugia. Nel mezzo tantissimi gol in giro per l’Italia e per l’Europa. La Champions con la Juve, dove segna in finale, il momento più alto. In azzurro conta ventidue presenze e otto gol.
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