Tutti i giocatori che sono passati dalla Serie C alla Nazionale in 5 anni
9 Aprile 2020
Francesco TOLDO
San Francesco, così ribattezzato in onore dei miracoli che sapeva compiere nei momenti decisivi. Prima di spartire equamente la propria carriera tra Fiorentina e Inter ha mosso i primi passi nel Verona, Trento e Ravenna. Un portiere strepitoso che in azzurro viene ricordato per la storica semifinale europea in casa olandese, dove spinge gli Orange a sbagliare ben cinque rigori! Di cui tre sono respinti dai suoi guanti!
Francesco STATUTO
Centrocampista centrale, faceva dell’agonismo e della resistenza le sue qualità maggiori. Viene prestato dalla Roma alla Casertana, Cosenza e Udinese, prima di rivestire il giallorosso nel triennio più importante della sua carriera. Con l’Italia gioca soltanto in tre occasioni, di cui l’ultima contro la Lituania, in un match di qualificazione ad Euro 1996. Chiude poi nelle serie inferiori.
Fabio PETRUZZI
Figlio anche lui del vivaio romanista, finisce a fare “l’apprendistato” alla Casertana con ottimi risultati. Ritorna a Roma dove si distingue come un difensore tosto e coriaceo, conquista il posto da titolare che invece perde con l’arrivo di Capello. E deciderà quindi di emigrare a Brescia e Bologna dove chiude la carriera. In Nazionale conta solo una sparuta presenza senza troppi rimpianti.
Moreno TORRICELLI
La sua storia è emblematica e rappresenta il sogno di ogni appassionato. Moreno faceva il falegname e giocava nella Caratese, nei dilettanti. Viene organizzata un’amichevole contro la Juventus e fa colpo sull’occhio del Trap che lo porta nell’olimpo del calcio. Vince tantissimo, sia in ambito Nazionale che internazionale, prima di trasferirsi alla Fiorentina e di chiudere con l’Arezzo. Raggiunge anche l’azzurro dove conta dieci presenze e una partecipazione ad Euro 1996.
Gianluca PESSOTTO
Dalle giovanili del Milan passa in prestito al Varese, dove mette in mostra le proprie doti sulla fascia, dimostrando corsa e duttilità. Freddissimo nei calci di rigore, è un laterale affidabile che, dopo le esperienze con la Massese, Bologna e Torino, passa alla sponda bianconera dove diventa titolare affermandosi anche in Nazionale. Con l’Italia vanta ventidue presenze e la partecipazione ad Euro 2000 dove segna uno dei penalty decisivi nella famosa semifinale contro l’Olanda.
Enrico CHIESA
138 gol in Serie A. Una classe infinita che veniva alla luce attraverso l’espressione del suo immenso repertorio balistico. Sapeva giocare in tutti i ruoli dell’attacco e a volte veniva ripiegato sull’esterno. Enrico, candidato per due volte al Pallone d’Oro, ha iniziato a farsi conoscere nella Cremonese, per esplodere poi nella Sampdoria e consacrarsi al Parma. Alla Fiorentina non è riuscito ad esprimersi per un brutto infortunio, dedicando quindi il resto della carriera al Siena. Diciassette volte in azzurro con 7 gol.
Federico GIUNTI
Protagonista con il Perugia della scalata dalla C1 alla Serie A, resta molto legato al club umbro di cui è anche capitano. Con la successiva retrocessione, passa al Parma e al Milan, prima di continuare il proprio viaggio calcistico nella provincia italiana. A Brescia, Bologna e Chievo Verona. Tocca la Nazionale solo una volta senza più riconquistare la prestigiosa convocazione.
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