Privacy Policy Dall'Aalborg passando per l'Helsingborgs e il Kosice fino allo Sheriff, le ricordate tutte? - Pagina 3 di 3

Dall’Aalborg passando per l’Helsingborgs e il Kosice fino allo Sheriff, le ricordate tutte?

15 Settembre 2021

2009-10 – Unirea Urziceni

Unirea Urziceni 1-1 VfB Stuttgart: Romanians Make Point After Inspired  Display | Goal.com

Se “urzică” in rumeno significa “ortica”, è facile capire l’indole mai doma e sempre fastidiosa di questa squadra: darsi per vinti non è contemplato, pungere se necessario un imperativo. L’Unirea ha vinto un solo campionato e grazie a questa vittoria ha centrato l’accesso ai gruppi di Champions League. One shot one kill. Arrivare dalla Muntenia con un seguito di meno di ventimila persone e giocarsi la qualificazione agli ottavi contro lo Stoccarda di Lehmann, Khedira e Cacau non è roba da tutti. Qualificata direttamente nel girone G, l’Unirea si scontra con Rangers, Siviglia e Stoccarda appunto. Dopo le tre gare d’andata i rumeni sono al secondo posto. Poi arriva un pareggio contro gli scozzesi e un incredibile successo di misura ai danni degli andalusi. I biancoblu devono almeno pareggiare in Svevia, ma dopo 11 minuti i tedeschi sono avanti 3-0. Finirà 3-1, con l’Urziceni terzo e in Europa League e la fortuna di incontrare il Liverpool — altra sconfitta onorevolissima. La società fallirà l’anno successivo, ma quest’impresa memorabile rimarrà negli annali.

2011-12 – Oțelul Galați

Champions League: Manchester United v Otelul Galati – in pictures |  Football | The Guardian

Oggi milita nella Serie C rumena, eppure appena dieci anni fa poteva ospitare nel proprio stadio Rio Ferdinand, Giggs e Rooney. Sei sconfitte, tre gol fatti e undici subiti, grinta da vendere, tempra e orgoglio tipici dei calciatori dell’est Europa. Dopo la conquista dello storico titolo nazionale nella stagione 2010-11, l’Oțelul (parola che significa “acciaio”) si affaccia nel calcio che conta e viene sorteggiato con uno degli ultimi Manchester United di Ferguson, il Basilea di Alexander Frei e il Benfica del centravanti Óscar Cardozo. Sempre battuto ma senza prendere imbarcate, il Galați ha dimostrato che un successo solitario può cambiare le sorti di un club: anche se deve lottare per scalare la piramide del calcio rumeno, quelle sfide contro i migliori d’Europa resteranno per sempre impresse nella mente dei tifosi dell’Oțelul.

2012-13 – FC Nordsjælland

Il Nordsjaelland frena la Juve, in Danimarca finisce1-1 | Sky Sport

Qui entriamo con discrezione in una storia piccola ma molto bella: il Nordsjælland è la squadra di Farum, cittadina danese di neanche ventimila abitanti a un tiro di schioppo dalla Svezia. Ha vinto un solo campionato e grazie a questo exploit si è potuto confrontare con Chelsea, Shakhtar Donetsk e Juventus. A qualcuno verrà in mente quel solo punticino conquistato il 23 ottobre 2012 proprio contro i bianconeri, grazie a una punizione magistrale di Mikkel Beckmann (chissà se lo avessero chiamato David) e il pari nel finale di Vucinic. Pareggio d’oro ancorché inutile contro i vari Buffon, Bonucci, Chiellini, Vidal, Pirlo e Marchisio. De wilde tijgers, le tigri selvagge, usciranno di scena senza tornare nei teatri sportivi più prestigiosi, ma lasciandoci un insegnamento di umiltà e determinazione. Magari solo per un punto, ma ne è valsa la pena.

2015-16 – FK Astana

Highlights: Astana - Atlético 0-0 | UEFA Champions League | UEFA.com

Se ci si ferma a pensare al Kazakistan vengono in mente grattacieli dorati nel deserto, giacimenti di combustibili fossili e le imprecazioni dei tifosi davanti alla TV a causa di un fuso orario fuori dalla grazia di Dio. Forse non sovviene l’Astana, squadra della metropoli omonima (che oggi si chiama Nur-Sultan); i gialloazzurri nel 2014 iniziano un ciclo di sei campionati di fila portati a casa, conditi da un’apparizione storica ai gironi di Champions nel 2015-16. Il prologo c’è al secondo turno di play-off contro il Maribor: sconfitta 1-0 in Slovenia e risultato ribaltato con un 3-1 casalingo; al terzo turno 0-0 in trasferta contro l’HJK Helsinki e 4-3 pirotecnico in Kazakistan. Ancora non basta, servono gli spareggi: l’Astana riesce ad eliminare l’APOEL Nicosia (2-1 il punteggio aggregato) e accede finalmente alla fase a gruppi. L’epilogo consiste in quattro pareggi e due sconfitte dei kazaki, in un tabellone che li aveva accoppiati a Galatasaray, Benfica e i futuri finalisti dell’Atletico Madrid.

2021-22 – Sheriff Tiraspol

Lo Sheriff Tiraspol in Champions League: dalla Transnistria all'Europa che  conta | Radio Deejay

Nell’edizione che ha appena preso il via si sta per ridefinire il significato stesso della parola “caparbietà”. Forse inizieremo ad usare in loro onore la locuzione “ostinati come gli sceriffi”. Tiraspol è la capitale dello stato cuscinetto Transnistria, ufficialmente parte della Moldavia ma indipendente de facto. Lo Sheriff, che rappresenta il capoluogo di questo territorio, non si è limitato a vincere il campionato moldavo: lo ha fatto con assiduità, con continuità matematica (diciannove titoli contro gli otto della formazione della capitale, lo Zimbru Chisinău), fino a che non ha sfondato il muro dei preliminari ed è arrivato nel caveau dei gironi di Champions League. Meritatamente aggiungiamo. Vanta trentasei successi nazionali, ma a volte questi non sono sufficienti per coronare un sogno: invece, all’ennesimo tentativo, quest’anno sono riusciti a salire un gradino in più per ammirare dall’alto il panorama del continente. Una favola a lieto fine, un risultato conseguito con testardaggine incrollabile. Al primo turno lo Sheriff ha demolito gli albanesi del Teuta (5-0 il risultato aggregato); nel secondo preliminare 4-1 complessivo sugli armeni dell’Alaškert; poi l’impresa al Marakanà di Belgrado, 1-1 in terra serba contro la Stella Rossa e 1-0 a Tiraspol. Spareggio finale: 3-0 casalingo sulla Dinamo Zagabria e 0-0 in Croazia. Le porte del paradiso si sono finalmente aperte. Potranno gustarsi le sfide contro lo Shakhtar di De Zerbi, l’Inter di Barella, Lautaro e Dzeko, ma soprattutto il Real Madrid di Modric, Kroos e Benzema: tredici affermazioni in Champions League contro una sola partecipazione. Voluta strenuamente, disperatamente, fino a raggiungerla. Tutto questo per una musichetta. E noi, se si tratta di scegliere tra campioni assoluti o semisconosciuti, stavolta abbiamo le idee chiarissime. Allo Sheriff Tiraspol gli vogliamo già un gran bene.

di Lorenzo Andorlini