Privacy Policy Don’t look here: 100 meteore di cui sicuramente non ti ricorderai - Pagina 7 di 9

Don’t look here: 100 meteore di cui sicuramente non ti ricorderai

8 Gennaio 2022

OSCAR LOPEZ Hernandez

Il suo nome ha un che di storico. Infatti, il terzino spagnolo è il primo acquisto ufficiale della Lazio di Lotito. Oscar Lopez è un prodotto della Masia e ha scalato i vertici del calcio blaugrana, vestendo anche la maglia della prima squadra per otto volte. Arriva, dunque, nella capitale dopo l’estate del 2004 e nelle gerarchie dovrebbe partire con i galloni da titolare. Tuttavia, sono solo quattordici le presenze accumulate sinceramente poco entusiasmanti.

Emmanuel OSEI

Il mediano ghanese è svincolato dopo l’esperienza in Turchia con l’Akçaabat Sebatspor e nel mese di ottobre 2004 il Livorno punta su di lui per “rinforzare” la mediana. Le virgolette non sono casuali, visto che – seppur esordisca nel vittorioso derby con la Fiorentina, Osei contribuisce a modo suo nelle due débâcle consecutive che vedono i Labronici subire dodici reti in una sola settimana (Parma-Livorno 6-4 e Livorno-Siena 3-6). Calcio di fine stagione. Ma anche di fine esperienza in Italia.

Aldo Arcangel OSORIO

Dopo due buone stagioni con l’All Boys e l’Argentinos Juniors, dalle parti di Lecce c’è da riporre giustificate speranze in Aldo Osorio che dovrebbe assicurare concretezza e velocità all’attacco salentino. E invece, il centravanti sudamericano si accanisce soltanto contro le formazioni venete – segnando le sue uniche due reti in campionato contro Verona e Vicenza – mentre nelle altre occasioni non sa come incidere. Dopo una pessima annata al Via del Mare, Osorio riesce a far peggio in Serie B a Crotone, non segnando neanche una rete nelle undici uscite con i Pitagorici.

Marco PASCOLO

Il presidente Cellino si lascia sedurre dagli atleti elvetici che ben hanno figurato durante l’Europeo del 1996 in Inghilterra. Il numero uno dei Rossoblù riesce a convincere l’elettricista di Sion che fa il portiere per hobby. E a vederlo all’opera coi guantoni davanti al pubblico di Sant’Elia qualcuno pensa che, probabilmente, siano ancora voltaggio ed amperaggio le sue principali passioni. Dopo quattordici presenze, infatti, viene ingaggiato Sterchele e lo svizzero termina la sua stagione al fianco di mister Mazzone, precipitando in Serie B.

Bogdan Aurelian PATRASCU

Se dalle parti di Piacenza questo inserimento in lista può sembrare una mezza bestemmia – viste le 188 presenze in campionato con i Biancorossi – la sua comparsa sugli album Panini ci ha riaperto dei cassetti della memoria che sembravano più che sigillati. Il rumeno è arrivato sulla via Emilia nel 2002 dai bulgari del Litex Lovech e dopo sette anni al Leonardo Garilli tenta l’avventura al Chievo Verona, rivelatasi infruttuosa. Conclude la sua esperienza italiana con la maglia del Padova.

Sergio PAULO COSTA Cardoso

Il trequartista portoghese viene acquistato dall’Inter in vista del primo campionato del terzo millennio. Ha soltanto ventuno anni, ma l’entourage nerazzurro crede nelle qualità del lusitano e per questo lo manda in prestito alla Reggina, alla ricerca di nuove energie per centrare la salvezza. Tuttavia, il suo apporto si limita a poche presenze – la maggior parte anonime – a cui però si aggiunge la prestigiosa marcatura al Milan realizzata all’ultima giornata che consegna la vittoria e poi gli spareggi – poi persi – per consentire agli Amaranto di giocarsi la permanenza in Serie A.

Walter Horacio PERALTA

All’arrivo di Peralta ci celebra l’ennesimo arrivo dall’aeroporto di Montevideo verso quello di Elmas. Com’è consuetudine, il fil rouge che unisce la capitale uruguaiana alla città sarda si rinforza con l’arrivo del centrocampista del Nacional nell’estate del 2004. Le recensioni sul suo conto sono buone, ma mister Arrigoni non sa che farsene. Gioca soltanto undici minuti durante la sconfitta interna contro il Milan e a gennaio viene ceduto agli spagnoli dell’Albacete.

Ruben Fabian PEREIRA

Per l’acquisto del cartellino del centrocampista del Danubio bisogna ringraziare la connection fra Juventus e Lazio che, nell’estate del 1991, operano congiuntamente per metterlo sotto contratto, assieme al connazionale Da Silva. La Cremonese si aggiudica la corsa al prestito e l’uruguaiano completa la triade di stranieri in grigiorosso composta da Dezotti e Neffa. Tuttavia, le tredici partite messe assieme nell’arco della stagione sono così deludenti da convincere i dirigenti – assieme al diretto interessato – che il calcio italiano non era cosa per Ruben Pereira.

Vukasin POLEKSIC

Anche l’arrivo dell’estremo difensore montenegrino sugli album Calciatori lo si deve ad un’intuizione di Pantaleo Corvino che pesca nell’estate del 2002 il giovane portiere tra le file del Sutjeska. La presenza prima di Generoso Rossi, poi di Marco Amelia e Vincenzo Sicignano – assieme ad una giustificata inesperienza – lo relegano al ruolo di dodicesimo (se non di ventiduesimo) per tutta la durata della sua triennale esperienza in Salento, durante la quale raccoglie la miseria di otto apparizioni.

Gerhard POSCHNER

Il mediano tedesco arriva alla corte del Venezia durante l’inverno del 1998 e viene presentato alla stampa assieme ad Ahinful. Il suo curriculum è più che prestigioso: vanta quasi trecento presenze in Bundesliga raccolte con le maglie dello Stoccarda e del Borussia Dortmund. Ha trent’anni e l’innesto di Poschner dovrebbe dare sostanza ed esperienza agli Arancioneroverdi. Invece Gerhard s’infortuna immediatamente e riesce a scendere in campo soltanto una volta. Al termine della stagione, saluta tutti e si dirige in Spagna alla volta di Madrid per vestire la maglia del Rayo Vallecano.

Nenad PRALIJA

Il centrocampista è un’istituzione nell’Hajduk Spalato, di cui ha difeso i colori per un buon decennio, intervallandolo con le tre esperienze estere vissute con Espanyol (1996-98), Reggina (1999-00) e Maccabi Haifa (2000-03). Gli Amaranto si affidano a lui per l’esperienza che il croato riesce a conferire: il suo è un lavoro oscuro e prezioso e contribuisce al raggiungimento della salvezza dei calabresi.

RAFAEL Pereira da Silva

Di sicuro lo ricorderanno molti tifosi interisti, i quali lo videro bucare la rete di Toldo per il gol del 2-1 che significò la cocente sconfitta in rimonta patita per mano del Messina al San Filippo. È quello, forse, il punto più alto toccato dal cursore di fascia destra brasiliano, giunto in Italia nel 2004 e che ha disputato due campionati con la maglia dei Peloritani. Complessivamente, Rafael ha raccolto quarantatré presenze e due reti: l’altra, contro la Lazio nel campionato successivo.