Fratelli di MLS: tutti i 22 italiani che hanno cercato (e trovato) la fortuna in USA e Canada
9 Gennaio 2022
10. Matteo MANCOSU

Sardo doc, inizia a giocare all’età di sei anni nel settore giovanile della Johannes dove compie tutto il percorso giovanile: dai primi calci agli allievi. La sua carriera professionistica comincia dalla Serie C2 con la Villacidrese, poi Latina e Vigor Lamezia. Nel 2012 è il Trapani ad acquistarlo, con i siciliani vince il campionato di C1 e conquista la serie cadetta. L’annata in serie B sarà il suo vero trampolino di lancio, vincendo anche la classifica cannonieri con ventisei realizzazioni. Nell’annata 2015 il Bologna lo porta alla ribalta, all’età di trent’anni e nove mesi, fa il suo esordio nella massima serie segnando subito il primo sigillo. Una breve parentesi al Carpi, prima del passaggio con prestito al Montreal Impact dove resta ben due stagioni totalizzando sessanta presenze condite da dodici reti. Attualmente milita nel Muravera, club sardo di Serie D.
9. Giuseppe GALDERISI

Attaccante rapido e agile, Galderisi è stato un cannoniere prolifico e reattivo. Inizialmente schierato come seconda punta, si realizzò pienamente come centravanti, ruolo che ricopriva alla perfezione per merito della sua scaltrezza, senso del gol e del suo stile da rapace d’area. Cresce nei dilettanti della Vietri Raito giù nel salernitano, poi all’età di quattordici anni è la Juventus ad acquistarlo inserendolo nel proprio vivaio. L’esordio in prima squadra arriva nell’agosto del 1980 in occasione della gara di Coppa Italia con l’Udinese. Coi bianconeri in tre stagioni, colleziona ventiquattro presenze e sei reti – fra cui si ricorda una tripletta al Milan – togliendosi qualche soddisfazione con la vittoria di ben due scudetti ed una Coppa Italia. Con l’arrivo di Pablito Rossi e degli stranieri Boniek e Platini, è costretto a lasciare Torino per scendere in campo da titolare. Passa al Verona, contribuendo da capocannoniere alla vittoria dello storico Scudetto scaligero della stagione 1984-85. I suoi gol attirano l’attenzione delle grandi e il Milan è il più lesto a concludere la trattativa portandolo in rossonero. Nell’annata 1986-87 colleziona coi rossoneri ventuno presenze e tre gol in campionato, prima di trasferirsi in cadetteria alla Lazio di Eugenio Fascetti. Una breve parentesi di nuovo con gli scaligeri, poi nel 1989 viene riscattato dal Milan, che lo cede a campionato in corso al Padova. Veste la divisa biancoscudata sette stagioni, di cui cinque nella serie cadetta segnando complessivamente cinquanta reti su 180 presenze. Chiude la carriera in America vestendo le maglie dei New England Revolution, assieme ad Alexi Lalas, e dei Tampa Bay Mutiny.
8. Antonio NOCERINO

Dopo aver fatto la gavetta in B, Nocerino approda alla Juventus appena risalita in Serie A dopo Calciopoli, ma vista la concorrenza vola a Palermo. Al Renzo Barbera si consacra definitivamente fino a giungere al Milan nel 2011. Con la società rossonera firma un contratto quinquennale. Nelle prime tre stagioni va segno dodici volte in settantadue presenze complessive tra campionato e coppe. Una breve parentesi al West Ham United in prestito in Premier, poi di ritorno in Italia vivrà nuove esperienze con le maglie di Torino e Parma, giusto poco prima che la società emiliana annunciasse il definitivo fallimento. Torna a Milano, ma qualcosa si è evidentemente incrinato nel rapporto tra il giocatore e la società che decide di svincolarlo a titolo definitivo. Rimasto svincolato Nocerino tenta la fortuna negli States accordandosi con l’Orlando City. Si ritira dal calcio giocato a soli trentaquattro anni dopo aver vestito la maglia del Benevento.
7. Walter ZENGA

L’Uomo Ragno raggiunge la sua Forest Hill d’oltreoceano. Dopo aver fatto la storia dell’Inter ed aver vissuto un biennio senza grandissime soddisfazioni alla Sampdoria, Zenga approda al New England Revolution nel mese di marzo 1997 dopo aver rescisso il suo contratto che lo legava al Padova. È probabilmente anche la presenza di ex compagni di Nazionale come Nanu Galderisi e Donadoni nella nazione del soccer a convincerlo ad accettare l’offerta dei New England Revolution, società di Foxborough, nello Stato del Massachusetts. L’arrivo di Walter negli Stati Uniti contribuisce alla crescita del movimento calcistico nella patria del basket e del football e in due campionati accumula ben quarantasette presenze durante le quali, però, è costretto spesso e volentieri a reggere da solo il peso della difesa. Lo smalto non si deteriora, ma aumentano le primavere sulla carta d’identità: quando la proprietà della franchigia gli chiede di assumere il ruolo di player manager Walter non dice di no ed inizia così la sua longeva carriera da allenatore che dura tuttora.
6. Matteo FERRARI

Se avesse avuto più continuità – e più fortuna – sarebbe stato uno dei migliori difensori al mondo della sua generazione. D’altronde parlano per lui le oltre 230 presenze messe insieme in Serie A con le maglie di Bari, Inter, Parma, Roma e Genoa. Il periodo più felice della sua carriera lo vive sulla via Emilia allo stadio Ennio Tardini, conquistando anche la maglia azzurra della Nazionale che veste per undici volte durante la gestione di Giovanni Trapattoni. Dopo il triennio in gialloblù, lo chiama la Roma, ma incappa nella peggior stagione della storia recente del sodalizio capitolino. Inizia così a gettar le basi per le sue prime esperienze all’estero. Tenta l’avventura in Premier League con la maglia dell’Everton e poi, dopo l’ottimo anno al Luigi Ferraris nel 2008-09 con il Grifone, accetta l’offerta del Besiktas, dove resta per due anni. Esaurita l’esperienza turca, Matteo dice sì alla corte del Montreal Impact, dove vive tre buone stagioni, concludendo la sua carriera nel 2014 a trentacinque anni.

Grigoris Georgatos nella classifica dei 20 terzini più prolifici di sempre
12. ALEKSANDAR KOLAROV Un altro grande terzino della storia recente del nostro campionato è sicuramente Kolarov. Esploso definitivamente con la maglia della Lazio, nel 2010 venne acquistato dal Manchester City per 18 milioni di euro. Ironia della sorte, la sua stagione più producente risultò quella del 2018/2019, con addosso la maglia della Roma. Con […]

Le rose dell’Europeo Under 21 2002: il pianto dell’Italia e l’insuperabile Cech
Tutte le rose dell’Europeo Under 21 2002, vinto dalla Repubblica Ceca di Baros e Cech. Quanti campioni e quanti talenti perduti.

Riscriviamo la storia del trofeo mai vinto da Diego
15. Hugo SANCHEZ Marquez (Messico) Quante capriole volanti per esultare dopo ogni gol. E c’è da meravigliarsi che non sia rimasto stordito dopo l’incredibile mole di reti messe a segno tra le due sponde del Manzanarre. Hugo Sanchez, infatti, è uno dei pochi ad aver vestito le maglie di Atletico, Real e Rayo Vallecano. Un […]

Halloween nel calcio: l‘enciclopedia delle notti horror dagli anni ‘80 ad oggi!
MILAN – JUVENTUS 1-6 (6 aprile 1997) Forse in molti fra i tifosi milanisti avranno pensato e sperato che fosse un pesce d’aprile. E invece no, era tutto vero. Seppur fossero passati soltanto cinque giorni, la Juventus di Marcello Lippi proiettata verso lo Scudetto che avrebbero strappato proprio dalle maglie rossonero di lì a poco […]