Futuri campioni e perfetti sconosciuti: il Milan che trionfò nel Torneo di Viareggio 1999
16 Aprile 2022
Se nella storiografia moderna la Culla della Civiltà è intesa come una zona che ha dato il via ai moderni insediamenti urbani, nel calcio queste zone di passaggio tra acerbità e maturità sono segnate dai vivai delle squadre di calcio, ossia dai ragazzi del settore primavera, che dopo l’intera trafila nelle compagini under, sono chiamati a fare il grande salto nel calcio dei grandi.
Proprio come nella storia sono state individuate più culle dell’odierna civiltà, Mesopotamia, Egitto, valle del Fiume Indo, valle del Fiume Giallo e il Mesoamerica, e anche il calcio ha diversi settori giovanili floridi, tuttavia queste scuole e ideologie si sono spesse scontrate nel più grande evento per settori giovanili del mondo: il Trofeo di Viareggio.
La Coppa Carnevale raduna alcune delle migliori sezioni giovanili del mondo a partire dal 1949, e anche se negli ultimi anni la UEFA organizza torneo per club, il fascino del trofeo viareggino è immutato, portando scout e curiosi in tribuna per osservare i campioni del domani.
Nel corso del torneo si sono visti diversi atleti che avrebbero riscritto la storia del gioco, tuttavia non sono mancate le meteore o i calciatori che hanno avuto sulla schiena l’etichetta dei “se”.
Oggi, per celebrare il quarantaduesimo compleanno di Matteo Contini abbiamo deciso di passare in rassegna la rosa del Milan 1999, che conquistò la sua settima Coppa Carnevale, un titolo figlio di un’esaltante cavalcata che vide il Diavolo battere diverse compagini di rilievo sul proprio cammino (Bayern Monaco, Parma, Miami Breakers, Lazio, Vitoria Bahia e Werder Brema) prima di trionfare in finale contro il Varteks Varazdin.
Alberto PASSONI

Portiere titolare di quella formazione, ha disputato tutte le gare del torneo, risultando tra gli estremi difensori più interessanti. Il buon torneo porta il Milan a cederlo in prestito, tuttavia il portiere si perderà nei meandri delle serie minori, difendendo i pali del Sanremo, Pisa, Castel di Sangro, Virtus Lanciano, Viterbese, Olgianatese, Merate e Cantù.
Andrea POSOCCO

Malgrado i rotocalchi dell’epoca lo definissero un portiere di futuro avvenire, l’estremo difensore avrà pochissimo spazio nel calcio professionistico, facendo registrare la sua esperienza più lunga nel Montecchio in serie D e un triennio nel Porto Mansué tra Eccellenza e Promozione.

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