Gli 8 finali di stagione con una sceneggiatura degna dei migliori maestri del cinema thriller
14 Maggio 2020
2001-02: IL 5 MAGGIO
Sono sufficienti due parole e una data per far riaffiorare una miriade d’emozioni discordanti nei cuori dei protagonisti. L’Inter di Hector Cuper disputa un campionato che permette ai tifosi nerazzurri di poter accarezzare il sogno scudetto dopo più di un decennio di astinenza. La Beneamata, ritrovato il Fenomeno, è riuscita a mettersi alle spalle Juventus e Roma, distanti rispettivamente uno e due punti, quando mancano solamente novanta minuti alla conclusione della Serie A 2001-02. In un Olimpico totalmente nerazzurro, va in scena il dramma sportivo dell’Inter: in vantaggio per due volte, il Biscione si fa riprendere e superare per 4-2, risultato figlio di un crollo fisico e psicologico. La squadra del Hombre Vertical finirà addirittura terza, dietro ai bianconeri – che vincono il ventiseiesimo scudetto col 2-0 maturato a Udine nei primi undici minuti di gioco – e ai giallorossi, vincenti sul Torino. Da allora, il 5 maggio non può non ricordare alla mente le lacrime disperate di Ronaldo.
2007-08: IBRA = SCUDETTO
Dopo un campionato a senso unico, l’Inter di Mancini riesce a perdere cinque punti in due partite, dissipando il vantaggio sulla Roma inseguitrice. Perde il derby, fallisce l’appuntamento con lo Scudetto, in casa, pareggiando 2-2 col Siena (Materazzi sbaglia anche un rigore, strappato a Cruz) e si ritrova con una sola lunghezza di vantaggio su di giallorossi di Spalletti, prima dell’ultima giornata. I nerazzurri giocano a Parma con Ibrahimovic non al meglio delle condizioni fisiche, costretto ad accomoda in panca, mentre i giallorossi sono di scena a Catania: gialloblu e rossazzurri lottano per rimanere in Serie A. Dopo i primi quarantacinque minuti, la Roma è virtualmente Campione d’Italia grazie alla rete realizzata da Vucinic. I nerazzurri sentono inevitabilmente la consapevolezza di essere artefici del proprio destino. Mancini rompe gli indugi e, nel secondo tempo, si gioca il tutto per tutto: entra Ibrahimovic. Lo svedese lo ripaga segnando due gol e trascinando l’Inter allo scudetto, condannando il Parma alla Serie B. Dopo il secondo centro di Ibra, la Roma crolla, il Catania segna fissando il risultato sull’1-1 e gli etnei conquistano anche la salvezza. Per la Beneamata arriva, così, il sedicesimo scudetto, il terzo consecutivo. Il Tricolore appena conquistato è di gran valore per l’Inter, non solo perché nobilita l’anno del centenario, ma perché ottenuto quando la beffa sembrava ormai dietro l’angolo: una delusione che, probabilmente, sarebbe stata capace di scomodare persino il 5 maggio.
di Edward Margarone
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