Privacy Policy Gli attaccanti non in attività più volte capocannonieri nei migliori campionati Europei dal 1985 a oggi - Pagina 3 di 5

Gli attaccanti non in attività più volte capocannonieri nei migliori campionati Europei dal 1985 a oggi

14 Dicembre 2021

RONALDO Luis Nazario da Lima (1996-97 e 2003-04)

Il Fenomeno brasiliano ha vinto una volta il titolo di capocannoniere dell’Eredivisie nella sua prima stagione europea, e ben due volte il Trofeo Pichichi. Nel 1996-97 i trentaquattro gol con la maglia del Barcellona permisero al Fenomeno di diventare il giocatore più amato e ricercato al mondo. Il trasferimento all’Inter l’anno successivo rappresenta uno dei capitoli più iconici storia del calcio. In Italia, Ronie segna venticinque gol all’esordio, seppur la stagione venga archiviata con la piazza d’onore nella corsa al titolo. Il Fenomeno ottiene il secondo posto in campionato con l’Inter e il secondo posto in classifica marcatori, superato solo dal panzer tedesco Oliver Bierhoff, capace di realizzare ventisette marcature con la maglia dell’Udinese. Nella stagione post-Mondiale Ronaldo segna quattordici gol in diciannove match. Poi, un infinito calvario lo costringe a lunghissimi stop. Dopo aver trascinato il Brasile al successo mondiale nel 2002, Ronaldo divorzia dall’Inter e torna in Spagna, dove si consuma il “tradimento” ai colori del BarçaIl Fenomeno, infatti, firma per i rivali del Real Madrid, con cui riesce a vincere la classifica cannonieri nel 2003-04. Con le Merengues, Ronaldo torna ad esprimersi ai livelli realizzativi pre-interisti: nelle prime quattro stagioni alla Casa Blanca, il brasiliano supera abbondantemente la doppia cifra in campionato. Dopo aver vestito anche la maglia del Milan, il ginocchio lo tradisce per l’ennesima volta. Il lungo viale del tramonto viene percorso fino all’età di trentasei anni, quando dice basta dopo l’esperienza al Corinthians.

Andriy SHEVCHENKO – Serie A (1999-00 e 2003-04)

Con il sette sulle spalle, ma con l’attitudine del più letale dei numeri nove. D’altronde, quando si è il prediletto di una nidiata di campioni tirata su dal Colonnello Valeriy Lobanoskyi, non potrebbe essere altrimenti. Un attaccante tecnico, atletico e fisico: con un istinto innato. La combinazione perfetta per il Milan orfano del Cigno di Utrecht. Il campione ucraino trionfa due volte nella classifica cannonieri di Serie A. In ben tre occasioni Sheva raggiunge quota ventiquattro gol. I suoi due titoli si registrano nelle stagioni 1999-00 e 2003-04. Grazie ai suoi ventiquattro gol realizzati nella stagione che ci ha portato verso l’Europeo in Portogallo, il Milan vincere agevolmente lo Scudetto. Il bomber ucraino gioca in rossonero per sette stagioni dal 1999 al 2006 ed in sei di esse raggiunge la doppia cifra in campionato.

Marco VAN BASTEN – Serie A (1989-90 e 1991-92)

Il Cigno di Utrecht ha entusiasmato una generazione di calciofili: non si poteva voler male a van Basten. Anche il più accanito detrattore del Milan restava umanamente e sportivamente estasiato di fronte a cotanta classe. Il gol che segnò agli Europei del 1988 contro l’Unione Sovietica è considerato tra i più belli della storia del calcio. Come il Colosseo o il Partenone, l’estro di Marco sarà tramandato alle generazioni future. In Italia vince due volte il titolo di capocannoniere. Nel 1991-92 con i suoi venticinque gol in campionato il Milan vince lo Scudetto ed è l’ultimo grande sorriso che Marco regala al calcio. Infatti, dalla stagione successiva il calcio non sarà più lo stesso. Il destino beffardo ha creato un corpo troppo fragile per sostenere il peso della sua classe: van Basten all’improvviso dice basta a causa di una caviglia malandata e l’olandese chiude anticipatamente una straordinaria carriera.

Ruud VAN NISTELROOY Premier League (2002-03) e Liga (2006-07)

Il possente giocatore olandese vince il titolo di miglior cannoniere in due occasioni. Van Nistelrooy è considerato uno dei giocatori più forti della propria generazione. In ben dieci occasioni in carriera ha superato la doppia cifra in campionato, la prima volta in Eerste Divisie, la seconda divisione olandese con la maglia del Den Bosch nel 1996-97. Prima dei fasti con la maglia dei Red Devils, l’attaccante di Oss ha stupito tutti in Eredivisie, all’esordio con l’Heerenveen, grazie alle sue tredici marcature realizzate. Archiviata l’esperienza con i biancorossoblù, si trasferisce al PSV Eindhoven. Le tre stagioni con i Boeren vengono coronate dai due titoli di capocannoniere: trentuno gol nel 1998-99 e ventinove nella stagione successiva. Col passaggio al Manchester United, Ruud non perde il vizio del gol: in cinque stagioni vince un titolo di re dei marcatori nel 2002-03, realizzando complessivamente novantacinque gol in 150 presenze. Inoltre, in quattro stagioni segna oltre venti gol in campionato. Il secondo titolo di capocannoniere è datato 2006-07 e Ruud se lo aggiudica con la casacca del Real Madrid grazie ai 25 gol realizzati nella sua stagione d’esordio in Liga. È l’ultimo, grande score del centravanti olandese che poi non riuscirà più a ripetersi a quei livelli.