Privacy Policy Gli attaccanti non in attività più volte capocannonieri nei migliori campionati Europei dal 1985 a oggi - Pagina 4 di 5

Gli attaccanti non in attività più volte capocannonieri nei migliori campionati Europei dal 1985 a oggi

14 Dicembre 2021

Robin VAN PERSIE – Premier League (2011-12 e 2012-13)

Nasce a Rotterdam nel 1983. Considerato uno dei calciatori più forti della sua generazione, van Persie inizia la propria straordinaria carriera nella squadra della sua città: il Feyenoord. Tre buone stagioni in Eredivisie e poi il grande salto in Premier League, all’Arsenal, la carriera del trequartista olandese inizia a prendere forma. Ci vorranno ben otto stagioni per trasformare Robin in un cecchino infallibile: nel 2011-12, con trenta gol stagionali in Premier League, l’olandese vince la classifica cannonieri, un traguardo impensabile fino a qualche anno prima. Nel 2012, alla soglia delle trenta primavere, l’olandese cambia casacca ma non campionato: si trasferisce, infatti, al Manchester United. Con i Red Devils mette ventisei gol a referto e vince il titolo di capocannoniere mantenuto per il secondo anno consecutivo. Dopo tre stagioni nella più piovosa città d’Inghilterra, van Persie saluta la Gran Bretagna, destinazione Turchia, per l’esattezza Fenerbahçe. Nel 2018-19 il ragazzo prodigio di Rotterdam torna alle origini. Chiude la carriera al Feyenoord, ma non prima di aver insaccato per sedici volte i portieri avversari nella sua ultima stagione da professionista. Attaccante completo, dotato di gran velocità e spiccate doti atletiche, van Persie risulta essere ancora il miglior marcatore della nazionale Oranje con cinquanta marcature in 102 incontri.

Christian VIERI – Liga (1997-98) e Serie A (2002-03)

Il suo trasferimento dalla Juventus all’Atletico Madrid portò nelle casse della società bianconera trentaquattro miliardi di lire. Con i Colchoneros Vieri segna ventiquattro gol nella prima e unica stagione disputata in Spagna. Trofeo Pichichi e settimo posto in classifica: questo il bottino del centravanti in terra iberica. L’Italia lo reclama: a spuntarla è la Lazio che versa nelle casse degli spagnoli cinquantacinque miliardi del vecchio conio. Ogni volta che Vieri cambia casacca le cifre raddoppiano. Passano solo dodici mesi e l’Inter stacca ai biancocelesti un assegno novanta miliardi – settanta cash più il cartellino di Diego Pablo Simeone – per il suo passaggio alla San Siro nerazzurra. Con la maglia della Beneamata è subito amore: sei stagioni prodighe di reti e una classifica marcatori conquistata nel 2002-03. Sulla panchina nerazzurra c’è Hector Cuper, ma lo Scudetto è roba per gli juventini e l’Inter si piazza seconda: medaglia d’argento a ventiquattro carati, proprio come le marcature del bomber della Nazionale.

Anthony YEBOAH – Bundesliga (1992-93 e 1993-94)

Il calciatore ghanese è uno dei giocatori africani più famosi e prolifici di sempre. Nato nel 1966 a Kumasi in Ghana inizia a giocare nel campionato ghanese nel 1982. Nel 1988, dopo essersi messo in luce come abile goleador, si trasferisce in Germania nel Saarbrücken con cui realizza ventisei gol in sessantacinque presenze nell’arco di due stagioni. Le prestazioni convincenti nel club del Saarland convincono l’Eintracht Francoforte che nella stagione 1990-91 decide di puntare sul centravanti ghanese per tentare nuovamente la scalata al vertice in Bundesliga dopo il sorprendente terzo posto dell’annata precedente. Nel 1992-93 e 1993-94 vince il titolo di capocannoniere, in entrambe le occasioni con la maglia dell’Eintracht Francoforte, squadra con cui giocherà fino al 1995 diventando il primo capitano africano di una squadra della Bundesliga. In entrambe le occasioni il club riesce a qualificarsi per la successiva Coppa UEFA.

Ulf KIRSTEN – Bundesliga (1992-93, 1996-97 e 1997-98)

Nasce nel 1965 nell’allora DDR. Come tutti i calciatori nati e cresciuti nella Repubblica Democratica Tedesca il destino sportivo è legarsi ad un solo club per tutta la carriera. Nel caso del giovane attaccante della Sassonia quel club ha le fattezze della Dinamo Dresda. Nel 1989 cade il muro di Berlino: la Germania torna un unico grande paese e il giovane Ulf assapora il profumo della libertà, la volontà di poter scegliere. E cosa sceglie? Kirsten si lega a vita al Bayer Leverkusen. Vince tre volte la classifica marcatori (1992-93, 1996-97 e 1997-98). Nella stagione 1996-97 le Aspirine giungono seconde alle spalle del solito Bayern Monaco: i ventidue gol del centravanti di Riesa non bastano per staccare i rivali e quella piazza d’onore ad un solo punto dalla Juventus di Germania brucia ancora oggi. 

Alan SHEARER Premier League (1994-95, 1995-96 e 1996-97)

C’è chi dice no. E Shearer è uno di questi. Esponente della vera working class inglese, fatta di acciaio e birra, Shearer ha sempre declinato le lusinghe dei top club per realizzare il suo sogno e vestire la maglia del suo Newcastle United, agognata per una vita intera. Ma il suo viaggio verso il fiume Tyne parte da lontano, dai porti di Southampton, dove il giovane Alan inizia a farsi notare – tripletta all’Arsenal a diciassette anni e otto mesi, è il più giovane ad averne realizzata una nel massimo campionato inglese – grazie al suo fiuto del gol. La consacrazione giunge con lo sbarco all’Ewood Park di Blackburn. Trascina i Rovers all’incredibile successo del 1994-95 grazie alle trentaquattro reti che lo fanno re dei marcatori. Ripete l’impresa anche l’anno successivo con trentuno acuti, però non sufficienti ai biancoblu per ripetere il miracolo. Giunge, così, la tanto attesa chiamata del Newcastle United. La prima stagione mette a segno venticinque reti, realizzando il primato di tre titoli consecutivi fra i marcatori, ma i Magpies si piazzano alle spalle del Manchester United. Rimarrà nel Nord-Est inglese fino alla fine della sua carriera, segnando 148 reti in campionato che, sommate alle 112 con il Blackburn, lo portano ad essere il re dei cannonieri nella storia della Premier League con 260 gol.