Privacy Policy Gli attaccanti non in attività più volte capocannonieri nei migliori campionati Europei dal 1985 a oggi - Pagina 5 di 5

Gli attaccanti non in attività più volte capocannonieri nei migliori campionati Europei dal 1985 a oggi

14 Dicembre 2021

Giuseppe SIGNORI Serie A (1992-93, 1993-94 e 1995-96)

Beppe nasce ad Alzano Lombardo in provincia di Bergamo nel 1968. I primi anni di carriera del funambolo bergamasco non sono dei migliori: con Leffe, Trento e Piacenza non trova la giusta dimensione in campo, delegato com’è a svolgere ruoli non consoni alla sua naturale collocazione. Parlano per lui i diciassette gol racimolati in cinque stagioni. La sua vita e la sua carriera cambiano radicalmente dal 1989-90, anno del trasferimento dal Piacenza al Foggia per un miliardo e mezzo di lire. Sulla panchina dei Diavoli della Daunia c’è un certo Zdenek Zeman che si rivelerà fondamentale per la carriera di Signori. Con i Satanelli il ruolo di Beppe si sposta al centro dell’attacco e forma un trio eccezionale per gol e rendimento con Ciccio Baiano e Ranbo Rambaudi. Nella prima stagione tra i cadetti Signori realizza quindici reti, saranno undici invece le marcature nella seconda stagione in B, culminata con la promozione in Serie A. L’esordio nel massimo campionato italiano consacra il giovane Signori come una delle rivelazioni del calcio nostrano: undici gol e trasferimento nella capitale, sponda Lazio. Con i biancocelesti Signori scrive le pagine più importanti della sua carriera sportiva: in sei stagioni realizza ben 107 gol in 152 presenze e vince per ben tre volte la classifica cannonieri (1992-93, 1993-94 e 1995-96, quest’ultima in coabitazione con Igor Protti del Bari). L’esperienza biancoceleste termina a metà della stagione 1997-98: il capitano biancoceleste viene venduto alla Sampdoria per 7,5 miliardi di lire, ma l’esperienza in Liguria si rivelerà un fallimento. Nell’estate del 1998 Signori si trasferisce al Bologna e con la squadra felsinea Beppe vive una seconda giovinezza. La sua esperienza in rossoblù viene impreziosita da sessantotto gol in 145 partite di campionato. Dopo tredici stagioni di Serie A, tre titoli di miglior cannoniere del campionato e dieci stagioni concluse in doppia cifra, Signori lascia il campionato italiano per chiudere la carriera tra Grecia e Ungheria, dove giocherà l’ultima gara da professionista con la maglia del Sopron.

Luca TONI Serie A (2005-06 e 2014-15) e Bundesliga (2007-08)

Il bomber modenese riesce nell’impresa di vincere per ben quattro volte la classifica marcatori. Il primo trionfo è del 2003-04, in Serie B con il Palermo. Successivamente il bomber azzurro trionfa con la Fiorentina nel 2005-06, anno in cui vince la Scarpa d’oro e i Mondiali con la Nazionale italiana. La parentesi tedesca regala a Luca Toni il titolo di miglior marcatore in Bundesliga nel 2006-07 con la maglia del Bayern Monaco. L’ultimo trionfo individuale nel 2014-15 con la maglia dell’Hellas Verona. Con il club scaligero, Luca realizza quarantotto gol in novantacinque presenze riuscendo a portare il club gialloblu fino al decimo posto in classifica nel 2013-14, stagione in cui l’ex bomber azzurro si posiziona secondo in classifica cannonieri battuto solo da Ciro Immobile, autore di ventidue gol con la maglia del Torino.

Thierry HENRY Premier League (2001-02, 2003-04, 2004-05 e 2005-06)

Il campione francese riesce nell’impresa di vincere quattro titoli di capocannoniere in cinque anni con la maglia dell’Arsenal dal 2001-02 al 2005-06, interrotto soltanto da Ruud van Nistelrooy del Manchester United che ha spezzato il suo dominio incontrastato nella stagione 2002-03. Poco male per chi, comunque, è entrato stabilmente a far parte della storia del club londinese, di cui è stato il principale baluardo del periodo più dorato della sua storia. Titì giunge giovanissimo ad Highbury: ha già le stigmate del campione quando non è ancora maggiorenne e veste la casacca del Monaco. Vince il campionato del Mondo in Francia nel 1998 assieme al suo compagno di reparto, David Trezeguet, e nella sessione invernale del calciomercato 1999 viene portato in Italia dalla Juventus. La sua parentesi torinese rappresenta il solo passo falso di una carriera costellata di grandi successi e che lo vedrà alzare trofei in quantità industriale – oltreché con l’Arsenal – anche con la maglia del Barcellona.

Jean-Pierre PAPIN  Ligue 1 (1987-88, 1988-89, 1989-90, 1990-91 e 1991-92)

JPP è nato per far gol. Il centravanti nato in Piccardia nel Nord della Francia aveva tanto fiuto per il gol, un feeling pericoloso per le difese avversarie. Dopo una breve esperienza in Belgio si trasferisce all’Olympique Marsiglia e vince cinque titoli di capocannoniere di fila in sei anni al Vélodrome. Il 1990-91 è l’anno della finale di Coppa Campioni persa a Bari contro la Stella Rossa di Belgrado. In una serata nefasta per il club transalpino, gli sportivi hanno la soddisfazione di veder trionfare il club dei brasiliani d’Europa prima della drammatica dissoluzione della Jugoslavia. Ovviamente Papin, pur non segnando in finale, si aggiudica il titolo di capocannoniere del torneo, titolo che porterà in bisaccia per ben tre volte in carriera. Gli amanti del calcio si ricorderanno del francese per i trascorsi in maglia rossonera: con la maglia del Milan saranno due stagioni intense prima di salutare tutti destinazione Monaco di Baviera.

Hugo SANCHEZ Marquez Liga (1984-85, 1985-86, 1986-87, 1987-88 e 1989-90)

Ha vinto il titolo di Pichichi per cinque volte in carriera. Il centravanti messicano, classe 1958, ha dominato le classifiche marcatori spagnole per sei anni consecutivi dal 1984-85 al 1989-90, vincendone cinque e arrivando secondo nel 1988-89 dietro al brasiliano Baltazar. Il centravanti ha giocato per entrambi i club di Madrid e con entrambi ha vinto il titolo di miglior marcatore. Per l’esattezza: quattro con il Real e una con l’Atletico. L’ultimo trofeo Pichichi è del 1989-90, anno in cui le Merengues pure la Liga. Il messicano comincia poi la parabola discendente della carriera: torna in Messico nel 1992, ma ci rimane una sola stagione. Il tempo di prenotare un volo e atterrare nuovamente a Madrid. La stagione 1993-94 lo vede protagonista con la casacca della terza squadra della capitale, il Rayo Vallecano e son altri sedici gol da aggiungere alle statistiche.

di Cristian Brighenti