Privacy Policy Gli stranieri del Napoli 2000/01 vi daranno una botta di adrenalina esagerata

Gli stranieri del Napoli 2000/01 vi daranno una botta di adrenalina esagerata

21 Novembre 2021

Gli anni del magico Napoli di Maradona sono ormai lontani, lontanissimi. Gli azzurri capaci di duellare contro il ricco polo del nord Italia formato da Milan, Inter e Juventus, restano un ricordo indelebile ma allo stesso tempo troppo sfuocato. Non c’è più traccia della banda diretta da Ottavio Bianchi capace di vincere uno Scudetto, una Coppa UEFA e una Coppa Italia o della squadra di Alberto Bigon Campione d’Italia 1989-90 e vincitrice della Supercoppa Italiana nella stagione successiva. Eh già, la Supercoppa. La mente ritorna a quel primo settembre del 1990 quando, grazie alle doppiette di Silenzi e Careca e al gol di Crippa, i partenopei umiliano la Juventus. Maradona alza il trofeo al cielo. Sarà l’ultimo “titulo” conquistato dal Napoli sotto la gestione di Corrado Ferlaino.

Sono passati dieci anni da allora, il Napoli a causa anche di una profonda crisi finanziaria finisce in Serie B, Ferlaino lascia il posto all’imprenditore Giorgio Corbelli, e dopo aver riconquistato la Serie A con Novellino, retrocede nuovamente. È la stagione 2000-01 e quella che sembrava potesse riportare gli Azzurri dove gli compete (specie dopo una campagna acquisti da ben sessanta miliardi) si traduce in un nuovo fallimento che, inesorabilmente, porta i campani alla retrocessione e al successivo fallimento.

Ecco i quattordici stranieri ingaggiati dal Napoli per il primo campionato del Millennio.

Abdelilah SABER (Marocco)

Photo: Grazia Neri – Allsport

Il primo giocatore africano della storia del Napoli. Pronti via ed esordio pazzesco. Prima giornata di campionato, Napoli-Juventus. Saber macina chilometri sull’out di destra e sforna un assist al bacio per il gol del momentaneo vantaggio di Stellone. Kovacevic e Del Piero però ribaltano il match. Finisce 2-1 per gli ospiti. Ma la prova del marocchino è da incorniciare e partono subito i paragoni. Saber il nuovo Cafu del Deserto. No, non sarà proprio così. In realtà si tratterà di un fuoco di paglia. Prestazioni altalenanti, infortuni, retrocessione in Serie B e l’addio al Napoli, destinazione Torino. Una meteora anche in Piemonte. Undici partite con i granata e stop. Si ritira dal calcio giocato a soli trent’anni. Nella stessa stagione Cafu vince il campionato con il Milan. No, decisamente il paragone non regge.

Facundo Hernan QUIROGA (Argentina)

Il centrale argentino sbarca a Napoli dallo Sporting Lisbona insieme al suo collega marocchino Saber. L’obiettivo è quello di copiare ed incollare la coppia che bene si è disimpegnata con la maglia biancoverde e riprodurla pedissequamente all’ombra del Vesuvio. L’obiettivo, però, non riesce appieno, seppur l’argentino riesca a prender parte a ventotto delle trentaquattro sfide in programma. Il suo soggiorno al San Paolo, dunque, si esaurisce nel giro di un anno e, dopo il termine del prestito, Facundo torna in Portogallo a disposizione dei Leões che, poi, lascerà nel 2004 per accettare la proposta del Wolfsburg ed abbracciare i connazionali D’Alessandro, Klimowicz e Mesenguez.

Claudio Daniel HUSAIN (Argentina)

El Turco arriva in Italia carico di speranza ed entusiasmo dopo l’esperienza significativa e ricca di soddisfazioni con il Velez. Lui, argentino, che giocherà in Italia, nel Napoli. Proprio in quel Napoli che fu trascinato ai successi dal suo connazionale Diego Armando Maradona, il più grande di sempre. Con El Pibe de Oro però Husain avrà in comune solo la nazionalità. Affinità dal punto di vista calcistico? Zero totale. La sua esperienza partenopea è fatta di pochi alti e molti bassi. In Italia El Turco diventa El Picapietre, Lo Spaccapietre. Zeman lo impiega poco, con Mondonico gioca di più ma l’annata è pessima e il Napoli retrocede in B. De Canio se ne vuole sbarazzare il prima possibile. L’ingaggio dell’argentino è troppo alto e le casse societarie piangono: la rescissione contrattuale è una logica conseguenza.

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