Privacy Policy Gli stranieri della Serie B '96 sono una chicca: almeno 10 di questi di sicuro non ve li ricorderete

Gli stranieri della Serie B ’96 sono una chicca: almeno 10 di questi di sicuro non ve li ricorderete

10 Dicembre 2021

Gli Europei del 1996 sono appena passati, guastando l’estate dello stivale pallonaro e sei suoi sessanta milioni di commissari tecnici. Tuttavia, c’è una nuova stagione agonistica alle porte e l’ondata di stranieri che l’estate ha portato con sé è figlia di una riforma regolamentare che ha sconquassato gli equilibri del Vecchio Continente e conseguentemente le strategie di tutte le squadre europee: la legge Bosman è ormai entrata pienamente in vigore e neanche le restrizioni nazionali possono arginare la libera circolazione dei calciatori continentali sul suolo d’Europa.

Ecco, quindi, che insieme alla categoria regina, anche le formazioni che partecipano al campionato cadetto guardano con giustificata voglia ai tornei esteri per rinforzare i propri organici. Si contano ben trentadue giocatori stranieri, in una competizione che storicamente non ha mai avuto un nutrito contingente estero.

In occasione del compleanno dell’unico straniero del Venezia edizione 1996-97, Nii Odartey Lamptey, vi snoccioliamo uno ad uno i componenti della flotta “esotica” impiegata nel torneo cadetto: dall’Australia al Suriname, passando per gli Stati Uniti, fino al Ghana. Eccoli a voi. Li ricordate tutti? Questo non creTo!

ABEDI PELÉ Ayew (Torino)

Se la casacca con il numero 10 viene sfilata dalle sue spalle – in luogo di una “anonima” 15 – per essere affidata a Matjaz Florijancic, è un segno evidente di come il fantasista ghanese abbia i giorni contati nella rosa dei Granata. Infatti, dopo la pessima stagione precedente, culminata con la retrocessione in Serie B, la volontà è quella di alleggerire le casse societarie del suo stipendio. La missione viene compiuta poco prima dell’inizio del torneo, quando Abedì Pelé viene ceduto in Bundesliga al Monaco 1860, dove gioca le sue due ultime stagioni europee, prima di concludere la sua carriera negli Emirati Arabi Uniti all’Al-Ain.

John ALOISI (Cremonese)

Dopo il debutto con record in Serie A, la parabola del centravanti australiano in Italia precipita senza pietà verso il disastro più nero. La Cremonese, infatti, chiude il torneo all’ultimo posto, sprofondando in Serie C1. Per mister Silipo, Aloisi è alle spalle di Bresciani e Mirabelli nelle gerarchie di squadra e quando al posto dell’ex tecnico del Cosenza arriva Sonetti, il minutaggio aumenta. Tuttavia, John riuscirà a mandare in fondo al sacco soltanto due palloni nei restanti ventotto impegni dei Grigiorossi – contro Lucchese e Torino – e quando la stagione termina viene ceduto in Inghilterra, al Portsmouth, dove rimarrà un anno e mezzo.

Jonas AXELDAL (Foggia)

Dalle parti dello stadio Pino Zaccheria si ricordano ancora i cori che accompagnavano l’ingresso in campo dell’attaccante svedese, vero e proprio beniamino dei tifosi dei Satanelli. Il centravanti viene prelevato nel mese di gennaio, dopo aver concluso il campionato in patria con l’Öster Växjö. “Il mio amico Axeldal” si presenta al pubblico rossonero nel migliore dei modi, con una rete alla Salernitana a cui segue un altro gol la giornata successiva al Castel di Sangro. Tuttavia, il centravanti giunto per guarire la bulimia sotto rete della squadra di Burgnich segnerà solo un’altra volta, all’ultima di campionato, per lasciare Foggia nel 1999.

Lennart BAK (Foggia)

Il granitico centrocampista viene prelevato insieme ad Axeldal durante il mercato di riparazione invernale. I Rossoneri lo acquistano dall’AGF Aarhus e la sua potenza fisica gli permette di avere un posto inamovibile da titolare nello scacchiere dei Satanelli. Mette insieme undici convincenti presenze, utili per conquistare l’obiettivo minimo della salvezza e le sue prestazioni sono così buone che viene confermato per la stagione successiva, anche per la sua capacità di disimpegnarsi sulla corsia sinistra. Seppur retrocesso, le sue tredici apparizioni in campo convincono la Salernitana che lo acquista in vista del torneo di Serie A del 1998-99, ma non verrà mai impiegato dai Granata a causa della rottura di un alluce.

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