Privacy Policy Gli stranieri della Serie B '96 sono una chicca: almeno 10 di questi di sicuro non ve li ricorderete - Pagina 2 di 5

Gli stranieri della Serie B ’96 sono una chicca: almeno 10 di questi di sicuro non ve li ricorderete

10 Dicembre 2021

Zoran BAN (Pescara)

La Juventus lo acquista nell’estate del 1993 dopo le ottime prestazioni fornite con l’Hajduk Spalato che in patria gli fanno guadagnare il soprannome di Nuovo Boksic. Tuttavia, Zoran dimostra coi fatti di come quell’appellativo fosse stato decisamente frettoloso. Il Trap lo manda in campo solo in due occasioni e, a fine stagione, viene ceduto al Belenenses. Dopo un passaggio al Boavista, nell’estate del 1996 torna in Italia per sposare la causa del Pescara, ma Ban dimostra di essere lo stesso di sempre. Dopo nove partite ed una rete al Padova, viene ceduto ai belgi dell’Excelsion Mouscron. Tornerà in Italia per un’ultima volta, al Foggia, nel 2004-05.

Manfred BINZ (Brescia)

Dopo esser stato la colonna portante dell’Eintracht Francoforte, con cui si è aggiudicato una Liga Pokal nel 1987-88 e successivamente la convocazione nella Nationalmannschaft con cui si è laureato vice-campione d’Europa nel 1992, Binz sbarca in Italia nell’estate del 1996. Ha esperienza da vendere e le Rondinelle si affidano anche a lui per conquistare il primo posto fra i cadetti e la conseguente promozione in Serie A. Gioca trentasei match su trentotto, segnando anche una rete e l’anno successivo debutta nella massima categoria. Tuttavia, il Brescia fatica a trovare una dimensione e Manfred lascia il Rigamonti nel gennaio 1998 per tornare in patria e vestire la maglia dei campioni d’Europa in carica del Borussia Dortmund.

Abdelaziz DNIBI (Palermo)

Nel mese di novembre i Rosanero annunciano a sorpresa il suo acquisto dagli egiziani dell’Al-Ahly. C’è curiosità intorno al primo calciatore marocchino nella storia del club ed il centrocampista scalpita per poter dare il suo contributo. Tuttavia, mister Arcoleo non lo vede sufficientemente preparato e il Ramadan a cui si sottopone non fa altro che complicare la sua esperienza al Renzo Barbera: i ritmi serrati del torneo e la convinzione da parte del tecnico di non avere sufficiente forza lo convincono ad interrompere il digiuno, ma non servirà a modificare le sorti del suo soggiorno siciliano. Vede il campo soltanto per due volte, prima di essere ceduto agli svizzeri del Baden.

Thomas DOLL (Bari)

L’annuncio del suo acquisto entusiasma la tifoseria barese che saluta l’arrivo dell’ex Lazio come un colpo da novanta. La sua prima esperienza in Italia si è chiusa nel 1994 e dopo un biennio all’Eintracht Francoforte, Doll è deciso a concedersi una nuova avventura in una piazza calda come quella di Bari. La stagione è un trionfo e Thomas confeziona assist al bacio per gli avanti biancorossi – Guerrero e Ventola segnano dieci reti a testa, Di Vaio e Flachi tre ognuno – che consentono ai ragazzi di Fascetti di riconquistare subito la A. L’anno successivo mette insieme quattordici presenze prima di lasciare definitivamente il Belpaese.

Mark EDUSEI (Lecce)

Viene prelevato dalla Roma nell’estate del 1996 e, dopo aver visitato la Capitale, il centrocampista ghanese fa di nuovo le valigie per trasferirsi al Lecce, neopromosso in Serie B. I Salentini vogliono immediatamente ritornare fra le grandi ed allestiscono una rosa che coniuga l’esperienza con la giusta dose di gioventù. Il mix è vincente e i Giallorossi galoppano verso la promozione. L’obiettivo viene centrato anche grazie al contributo del giovane centrocampista che mette insieme dodici presenze nell’ultima parte di stagione, segnando anche un gol nel 4-1 che il Lecce rifila alla Lucchese. Rimarrà legato ai tifosi giallorossi fino al 2001, seppur venga spedito due volte in prestito all’União Leiria e infine al Bellinzona.

Robert ENGLARO (Foggia)

Nelle sue vene scorre sangue italiano, ma Robert Englaro è un punto di riferimento della neonata nazionale della Slovenia oltreché dell’Olimpia Lubiana, sua squadra di club. È il novembre 1996 quando si decide ad attraversare il confine per accettare l’offerta del Foggia che in lui vede un baluardo sinonimo di sicurezza. L’investimento dei Satanelli è grandemente ripagato: Englaro disputa ventuno partite e a fine stagione si guadagna l’interesse dell’Atalanta. Con la Dea rimarrà fino al 1999-00, mettendo però insieme solo dodici gettoni di presenza.

Maickel FERRIER (Salernitana)

Il difensore olandese, ma con origini del Suriname, viene prelevato dal Volendam. Sa di dover lottare per un posto da titolare, tuttavia il tecnico granata – Franco Colomba – non lo ritiene una così valida alternativa per dare un cambio ai compagni di squadra. L’allenatore lo impiega in quattro spezzoni di partita e durante il mercato di riparazione viene mandato in prestito al Catania che gioca in Serie C2. Qui Ferrier riesce a mettere insieme quattordici presenze e al termine del campionato fa ritorno all’Arechi. Sarà un anno da spettatore quello del 1997-98: non racimola neanche una presenza e dopo la promozione in Serie A, viene ceduto al Cambuur Leeuwarden.