Privacy Policy Haaland Senior e la rosa della Norvegia che spaventò l'Italia ad USA '94 (e non solo)

Haaland Senior e la rosa della Norvegia che spaventò l’Italia ad USA ’94 (e non solo)

11 Dicembre 2021

Siamo all’alba degli anni ’90. Sono passati più di cinquant’anni dalla prima ed unica qualificazione della Norvegia ai Mondiali di calcio. In vista della kermesse iridata nella terra del soccer la nazionale scandinava viene inserita nel Gruppo 2 dei gironi di qualificazione a dir poco proibitivo: insieme ai Løvene (i Leoni), infatti, ci sono i vice-campioni d’Europa in carica dell’Olanda, l’Inghilterra, la Polonia, la Turchia e San Marino.

A guidarli c’è l’ex commissario tecnico dell’Under 21: Egil Olsen, detto Drillo. Dopo anni di anonimato, il nuovo allenatore – subentrato ad Ingvar Stadheim – porta in dote alla selezione rossoblù la linfa vitale della nuova generazione che sta crescendo tra i fiordi innevati e le acque gelide del Mar di Barents. Le prime, convincenti prove in vista di USA ‘94, giungono sin dall’insediamento del nuovo allenatore che, in vista delle qualificazioni a Euro ’92, si toglie la soddisfazione di battere la Nazionale azzurra con le reti di Totto Dahlum e Lars Bohinen, rimanendo fino alla fine in corsa per partecipare alla manifestazione continentale.

Ora che c’è da giocarsi il pass per gli Stati Uniti, la selezione di Drillo Olsen strabilia il Vecchio Continente, mietendo vittime illustri sul suo cammino. Soltanto due delle tre big presenti nel girone potranno ambire alla qualificazione e tutti gli osservatori indicano la Norvegia come il team designato a dover dar strada alle altre due contendenti. E invece, i Løvene tirano fuori gli artigli e dopo il 10-0 al San Marino che inaugura il cammino degli scandinavi, battono tra le mura amiche dell’Ullevål Stadion prima l’Olanda e poi gli inglesi, garantendosi la prima posizione nel gruppo e lasciando alle altre due la patata bollente della qualificazione. A rimetterci sono i Three Lions che, dunque, vengono clamorosamente estromessi dal torneo.

I giocatori della Norvegia festeggiano dopo la vittoria contro l’Inghilterra del 1993

La Norvegia, dunque, festeggia la qualificazione ai Mondiali dopo ben cinquantasei anni dalla prima e unica esperienza di Francia 1938. Drillo Olsen viene portato in trionfo, insieme ai suoi eroi che si preparano a un’estate torrida. In tutti i sensi.

Il sorteggio inserisce i norvegesi con l’Italia, l’Irlanda e il Messico e il girone si trasforma in una vera e propria roulette russa: all’esordio, Rekdal regala il successo contro i centramericani, mentre nella seconda giornata gli Azzurri si vendicano della sconfitta di due anni prima – nonostante siano in inferiorità numerica – e l’epilogo ha i profili di un vero e proprio thrilling.

Tutte le squadre sono appaiate in classifica con una vittoria ed una sconfitta a testa, la differenza reti è pari a zero. E come era facilmente immaginabile, entrambe le partite finiscono in pareggio, facendo sì che il passaggio agli ottavi di finale si decida sul filo di lana: ad aver la peggio sono proprio i ragazzi di mister Olsen, in virtù del minor numero di reti segnate, sebbene tutte e quattro le protagoniste terminino il loro girone a quota quattro punti.

Si torna a casa, con la grande delusione di una qualificazione mancata per un soffio, ma con la certezza di assistere alla nascita di una nuova nazionale che potrà dare maggiori soddisfazioni in futuro. Come accadrà proprio a Francia ’98.

Oggi, che è il compleanno di Stig Inge Bjørnebye e Sigurd Rushfeldt, due dei ventidue convocati da Drillo Olsen per il Mondiale di USA ’94, vogliamo celebrare quell’indimenticabile Norvegia come si conviene.

1. Erik THORSTVEDT

Viene unanimemente considerato come il miglior portiere norvegese di tutti i tempi ed ha trentadue anni quando difende i pali dei Løvene durante USA ’94. In quel periodo è impegnato in Premier League con la maglia del Tottenham Hotspur ed è dal 1988 che Thorstvedt risiede al White Hart Lane, dove è giunto dagli svedesi dell’IFK Göteborg. Prima dell’avventura in Svezia, però, Erik aveva già disputato un torneo con una big: nel 1986-87 ha messo insieme dodici apparizioni con il Borussia Mönchengladbach.

2. Gunnar HALLE

Dopo aver vinto due campionati norvegesi con il Lillestrøm, Halle sbarca in Inghilterra nel 1991 per firmare con l’Oldham Athletic. Con i Latics disputa ben cinque campionati e nel 1996 viene messo sotto contratto dal Leeds United: con i Peacocks il terzino destro disputa tre Premier League, per poi firmare con il Bradford City. Quella con i Bantams è la penultima tappa del suo viaggio in Inghilterra che si conclude nel 2002, quando Halle fa ritorno in Norvegia dopo sette match disputati con il Wolverhampton Wanderers.  

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