Privacy Policy Haaland Senior e la rosa della Norvegia che spaventò l'Italia ad USA '94 (e non solo) - Pagina 5 di 5

Haaland Senior e la rosa della Norvegia che spaventò l’Italia ad USA ’94 (e non solo)

11 Dicembre 2021

18. Alf-Inge HÅLAND

La faida con Roy Keane lo ha reso – ahilui – celebre: dopo lo scontro con l’irlandese, la sua carriera è finita in maniera decisamente tragica. Per sua fortuna, ci ha pensato il figlio Erling a restituirgli con gli interessi le soddisfazioni di cui è stato privato anni addietro. Peccato, perché Alf-Inge era uno dei difensori più dotati della sua generazione. Nel 1994, infatti, venne acquistato dal Nottingham Forest che andò a pescarlo nel Bryne FK. Dopo tre anni con i Garibaldi Reds, nel 1997 passò al Leeds United e con i Peacocks toccò le vette più alte della sua carriera. Trascorre un altro triennio ad Elland Road per poi trasferirsi al Manchester City e lì, durante un derby con i Red Devils, il patatrac che pose fine alla sua parabola di giocatore.

19. Roar STRAND

Dal 1989 al 2010 – eccezion fatta per sei mesi di “esilio” al Molde nel 1993 – il centrocampista unisce il suo nome al Rosenborg, unico amore della sua vita. Con il sodalizio di Trondheim gioca oltre quattrocento sfide nel campionato norvegese, vincendo ben sedici titoli. Un record imbattibile. Il centrocampista viene spesso chiamato in causa dalla sua nazionale, mettendo assieme quarantadue gettoni. Curiosità: nel Mondiale non raccoglie alcuna presenza, esordendo soltanto nel match di preparazione alla kermesse contro la Svezia. La seconda presenza arriverà soltanto quattro anni dopo, poco prima dell’edizione francese.

20. Henning BERG

Photo: Bob Thomas – Sports Photography – Getty Images

È forse uno dei difensori più forti di sempre che hanno mai vestito la maglia della Norvegia. Per lui parlano le cento presenze raccolte con la Nazionale e una carriera densa di soddisfazioni che l’ha visto trionfare in più di un’occasione in Premier League e in Europa. Giunge nel regno di Elisabetta II nel 1993 grazie ai Blackburn Rovers che lo prelevano da Lillestrøm ed il suo arrivo ad Ewood Park coincide con la scalata dei Rovers al trono d’Inghilterra. Vince un titolo inatteso nel 1995 e due stagioni dopo si guadagna la chiamata del Manchester United con cui si aggiudica altri due campionati inglesi, insieme ad una Champions League. Tuttavia, non avendo assicurato un posto da titolare, torna al Blackburn nel 2000 per poi chiudere nel 2003 coi Rangers Glasgow.

21. Sigurd RUSHFELDT

Photo: Simon Bruty – Allsport

È il cannoniere-principe nella storia del campionato norvegese, merito delle 167 marcature realizzate con Tromsø e Rosenborg. Giunge nella squadra di Trondheim dopo l’esperienza infruttuosa in Inghilterra con il Birmingham City e si riscatta con gli interessi, superando la media di un gol a partita in tre anni. Numeri che gli consentono di conquistarsi la chiamata del Racing Santander nel 1999: tuttavia, l’impatto con la Liga è pessimo e segna solo cinque reti in due tornei. Ritrova la vena nell’Austria Vienna e dopo cinque tornei fa ritorno nella sua Tromsø dove Siggi chiude la carriera nel 2011 alla soglia dei quarant’anni.

22. Lars BOHINEN

È il cugino di Rushfeldt e con Rush si vede soltanto in occasione dei raduni con la Nazionale. Infatti, Bohinen è un buon centrocampista e le sue doti lo fanno adocchiare dagli scout di mezza Europa. Nel 1990 sceglie lo Young Boys e in Svizzera si trasferisce insieme a Mini Jakobsen. Le buone prestazioni gli consentono di sbarcare in Inghilterra nel 1993 – dopo un rapido passaggio estivo al Lillestrøm – per dire sì al Nottingham Forest. I due buoni tornei con i Garibaldi Reds gli consentono di ottenere la chiamata dei Blackburn Rovers, campioni in carica, dove gioca già Henning Berg. Resta a Ewood Park fino a marzo 1998, quando dice sì al Derby County. Rimane fino al gennaio 2001, trasferendosi prima al Lyngby, poi al Farum BK e infine al Vålerenga.

di Nando Di Giovanni